Il 13 settembre al via la terza stagione di Dì martedì: da cosa ripartirete e quali sono le novità che dovremo aspettarci?
Sono convinto che le novità si debbano trovare durante, è impossibile trovarle a tavolino. Quello che possiamo assicurare è chiarezza, rigore, serenità, flessibilità, la capacità di cambiare in corsa. Queste sono le caratteristiche che hanno dato il successo a Dì martedì e speriamo di mantenerle.
Nelle precedenti stagioni avete raggiunto dei buoni ascolti (lo scorso anno una media del 5,66% con una punta del 7,5% di share) vi siete posto degli obiettivi in merito?
No, non bisogna mai farlo. C’era uno che diceva il successo è una conseguenza se diventa un obiettivo non lo prendi.
Può svelarci qualche ospite della prima puntata?
Si, Pier Luigi Bersani.
Uno dei punti di forza della vostra trasmissione, soprattutto per attirare giovani, è la copertina di Maurizio Crozza; da gennaio il comico ligure passerà a Discovery, avete già pronta una soluzione alternativa?
Spero possa rimanere fino a giugno; so che stanno trattando lui e La7 e mi auguro che tutto vada bene.
Rai3 quest’anno ha cancellato Ballarò: quali sono le sue emozioni, per lei che ha fatto parte della storia di questo programma?
Noi l’abbiamo creato con Paolo Ruffini e con una squadra che poi è venuta a lavorare in blocco a La7. Nella nostra mente Ballarò è venuto con noi. Poi c’è stato la versione di Massimo Giannini, ora c’è Politics; noi però ci sentiamo di aver tenuto con noi in qualche modo Ballarò, l’abbiamo fatto evolvere e sono convinto che ora Di Martedì è meglio di Ballarò.
Martedì scorso ha esordito Politics- Tutto è politica, il vostro principale competitor, ha visto la prima puntata? Cosa ne pensa?
Penso che sono dei bravi professionisti e per questo lavoreremo.
Infine, come annunciato in conferenza stampa, a fine novembre inizio dicembre partirà Artedì il suo nuovo programma, può anticiparci qualcosa?
No, quella è una sorpresa e ne parliamo alla prossima conferenza stampa.
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