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Si inizia parlando delle elezioni americane, della costruzione di muri e il discorso serve ad introdurre un problema tutto italiano: i cittadini che vivono nel quartire Magliana e che per paura degli sfollati devono barricarsi dentro casa. La prima intervistata è una donna che per dare un piatto di pasta a suo figlio deve fare due lavori tornando di notte a casa in autobus “Mi dispiace ma queste persone ci stanno togliendo lavoro”. Viene ripresa anche la marcia di Forza Nuova contro gli immigrati, dall’altra parte un corteo di assistenti sociali anti fascisti. Il corteo si conclude con l’arresto di alcuni ragazzi dei centri sociali che stavano manifestando contro Forza Nuova. Di casa escono anche i cittadini del quartiere che per allontanare gli immigrati arrivano a distruggere il centro sociale.
Il primo ospite è Aldo Busi che nel suo discorso propone di portare rom e di immigrati in Via Condotti e non solo nelle periferie di Roma, “Solo in questo modo il problema verrebbe risolto”. Si continua a parlare di quegli immigrati che qualche mese fa cercavano di attraversare l’Ungheria, a parlarne è questa volta Ane Irazabal che si è recata direttamente al confine con la Serbia dove è stato costruito un muro di filo spinato. Qui ci sono i cacciatori di profughi che aiutano la polizia con ronde giornaliere sparando contro i profughi che di notte rompono la rete per passare dall’altra parte.
Lucci invece ci porta a conoscere O’ Ciuccio, un padre di famiglia che nella vita ha deciso di spacciare droga. Conosciamo anche la figlia che con molto orgoglio ci racconta come nascondere la droga in casa quando arrivano i carabinieri. Alla fine Lucci gli chiede: “Tua moglie è deceduta in carcere, tu e tua figlia avete passato vari anni dietro le sbarre, tutto questo casino per una vita di merda, ma conviene?”. Di una cosa O’ Ciuccio è sicuro, non bisogna mai collaborare con la giustizia. Nella prossima intervista invece incontriamo un pentito di camorra che seppelliva rifiuti tossici e una madre che ha perso il figlio. A raccontarci i dettagli l’inviato Nello Trocchia. Il carnefice pentito incontra Gigi Rosa, che vive nella terra dei fuochi, un parroco in prima linea contro lo smaltimento dei rifiuti tossici e una madre che ha perso il figlio di appena un mese.
La donna legge al pentito una lettera di una madre che ha perso la figlia a causa delle sue azioni e chiede all’uomo come può guardare negli occhi sua figlia, il pentito si commuove. Ma quello che fa più male è che nonostante le parole del pentito lo Stato sembra non voler sentire e la situazione non è ancora risolta, così altri dovranno perdere la vita a causa della mafia.
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Cambiamo argomento, si parla dei giovani imprenditori di Confindustria durante un convegno a Capri, ricchi e di successo, poi arriva in studio Lory Del Santo che racconta al pubblico i suoi amori pieni di soldi, dal primo uomo che la accompagnava a scuola e la riempiva di regali ad un ricchissimo arabo, dopo questa storia arriva la morale: “Ma ricordatevi che l’unica a rimanere è la ricchezza dell’animo”. Lucci allora le chiede la regola per diventare ricche: “Non siate pigre ragazze, uscite e andate a cercare”.
Il contributo di Lory Del Santo serve per introdurre un nuovo servizio dove si parla della povertà in cui è caduta la classe media. Arriviamo a Livorno, un tempo una città operaia dove la chiusura degli stabilimenti industriali sta causando oggi la perdita di lavoro di molte persone. Molti uomini di famiglia raccontano la loro storia, dopo anni di lavoro arriva il licenziamento e la difficoltà nel trovare una nuova occupazione costringe molti a rivolgersi alle parrocchie o alla Caritas per un pasto per se e la propria famiglia.
E’ il momento di Federica Ciarlariello, una studentessa di giurisprudenza di 22 anni che vorrebbe un futuro, un lavoro e una famiglia ma conosce le difficoltà della sua generazione. Il suo intervento introduce un nuovo filmato: una settimana insieme al senatore Vincenzo D’Anna. Il lunedì non si lavora, e in una settimana le ore di lavoro complessive sono state poco più di due. Durante una cena elegante D’Anna si lamenta: “I cittadini sono stati aizzati contro di noi perchè pensano che sprechiamo”. Il servizio ridicolizza il senatore che è capace di lamentarsi del proprio stipendio troppo basso.
Durante la scorsa puntata abbiamo assistito al monologo di Massimo D’Alema per il No, questa è invece la serata per il Si, Lucci infatti è a Firenze per la Leopolda. Per il finale interviene Giorgio Montanini che ancora parla dei ricchi che passano la vita ad ostentare la loro ricchezza e di quei poveri che vorrebbero essere vuoti come loro.
Nemo torna giovedì prossimo, in prima serata, su Rai 2.