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Pablo Trincia racconta nella intervista rilasciata al nostro sito come si siano messi in moto meccanismi necessari a prevenire il fenomeno. Innanzitutto spiega Trincia, la Rai e il Ministero dell’Università e della Ricerca hanno unito le proprie forze per la realizzazione del programma e di tutte le iniziative legate alla lotta contro il bullismo.
Il programma di Rai 2 avrà anche una futura diffusione nelle scuole, al di là della messa in onda che dura quattro settimane. In concomitanza è stata lanciata la campagna di sensibilizzazione che sarà articolata su più livelli e coinvolgerà anche trasmissioni come Uno Mattina, La vita in diretta, Sbandati, I fatti vostri, Detto fatto, Agorà, Geo sul piccolo schermo. Per quanto riguarda la radio a farsi promotori del lancio della campagna di sensibilizzazione sono Caterpillar, Non è un paese per giovani, Me anziano you Tuber, Tutta la città ne parla.
Noi andiamo nelle scuole, parliamo con i ragazzi che sono stati vittime di bullismo, ascoltiamo le loro famiglie mettiamo in luce il punto di vista di chi ha subito prevaricazioni violenze quotidiane e umiliazioni, dice Pablo Trincia alla nostra giornalista Irene Natali.
Il conduttore sottolinea come il programma di Rai 2 sia il primo social coaching televisivo pensato non soltanto per raccontare e denunciare ma soprattutto per aiutare i giovani che subiscono tale fenomeno ad uscire dall’isolamento, trovare soluzioni, cercare di interagire con l’ambiente circostante e riconquistare la propria dignità personale.
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Pablo Trincia è un giornalista molto amato dai più giovani e, utilizzando il linguaggio proprio degli under venti, interagisce con tutti coloro che subiscono tali azioni deplorevoli. Ma si mette anche in contatto con chi le provoca cercando di ristabilire tra le due parti un clima il più possibile sano e positivo. Trincia avrà incontri con i ragazzi e le loro famiglie.
Ogni puntata si conclude con un incontro finale con coloro che stanno in qualche modo contribuendo in maniera negativa dall’esperienza. Trincia insomma vuole spiegare ai ragazzi che anche una semplice battuta fatta in un determinato modo può ferire e creare disagio in chi la subisce. Pablo Trincia spiega che il programma è un format internazionale trasmesso in Olanda e Belgio ed è in corso di preparazione anche in altri dodici paesi nel mondo.