{module Pubblicità dentro articolo 2}
Le nuove cinque radio digitali sono: Radio Rai Classica (dedicata alla musica colta), Radio Rai Kids (dedicata ai bambini), Radio Rai Live (dedicata ai grandi concerti), Radio Rai Techetè (che propone programmi storici del passato radiofonico) e Radio Rai Tutta Italiana (dedicata alle grandi produzioni made in Italy).
Il primo a prendere la parola è il nuovo direttore generale Mario Orfeo: “La nascita di questi nuovi canali rappresenta la sfida del digitale anche nel settore delle onde hertziane. Saranno un punto di riferimento per gli ascoltatori e gli amanti del passato e del presente radiofonico. Perché noi puntiamo soprattutto al presente, che ha la precedenza addirittura rispetto al futuro”.
Il direttore Roberto Sergio ringrazia Orfeo per la sua presenza e saluta il futuro direttore del Tg1 Montanari, già in passato direttore di Radio 1. Roberto Sergio continua: “È importante parlare della radio nella storica sede di via Asiago, perché la radio gioca un ruolo centrale nel nuovo progetto che riguarda il digitale terrestre”. Il direttore precisa che la fruizione delle nuove radio è spalmabile su varie piattaforme, smartphone, web, digitale terrestre e via app. Ma ci sono anche le piattaforme satellitari e dab+.
La parola passa al direttore artistico Carlo Conti: “Sono onorato di essere qui con Renzo Arbore, che è l’incarnazione della radio. La mia carriera è iniziata proprio ascoltando i programmi radiofonici di Arbore e Boncompagni. Non credo assolutamente che ci sia crisi per il mezzo, il quale va fortissimo anche tra i giovani e sfrutta tutta la più moderna tecnologia”.
Conti continua spiegando i contenuti delle varie radio: “Radio Classica è dedicata alla musica importante: non solo concerti, ma anche lirica. Radio Kids avrà un forte legame con Rai Gulp e lo Zecchino D’Oro, Radio Live vuol dire una radio presente sul territorio in tutte le accezioni del termine e con un occhio attento ai grandi eventi. Radio Tutta Italiana è dedicata alla programmazione di casa nostra”.
Non basta, il direttore artistico anticipa: “Servono ancora altri canali radiofonici, uno legato allo sport e un altro rivolto al pubblico under 18”.
Interviene Renzo Arbore: “In questo studio è nata Bandiera Gialla. Quando abbiamo avuto l’idea di questo programma dovevamo svecchiare la programmazione radiofonica e riuscimmo nell’intento. Ancora oggi la radio ha un fascino tutto particolare, ma mi auguro che in futuro le frequenze delle singole emittenti possano stabilizzarsi senza cambiare da regione a regione”.
Arbore poi spera di essere presente su tutte le nuove emittenti, non solo su quella dedicata all’amarcord.
Marco Foderaro, voce di Rai Radio Tutta Italiana, sottolinea: “Con questa radio abbiamo finalmente un archivio tutto italiano da proporre agli ascoltatori. In prevalenza i contenuti saranno musicali, ma ci saranno anche altri tipi di proposte”.
Casinelli, curatore di Radio Rai Live, puntualizza che il nuovo canale punta a raccontare l’Italia delle piccole città e dei borghi turisticamente meno conosciuti.
Radio Classica è coordinata da Rachele Ceracchi: “Sarà un canale leggero con contenuti importanti, con dirette anche dai teatri e ogni giorno avremo un appuntamento con la lirica”.
Onofri, coordinatore di Radio Rai Kids, annuncia: “Il nostro canale è dedicato ai bambini dai 2 ai 10 anni, vogliamo diventare la versione radiofonica della Melevisione”.
Renzo Arbore riprende la parola: “Ho progetti televisivi di cui devo discutere con il nuovo dg Orfeo. Mi piacerebbe però che in radio tornasse la figura del disc jockey.
Immancabile la domanda a Carlo Conti sul prossimo Sanremo: “Il mio ritorno all’Ariston è vera e propria fanta tv. I tre anni da me gestiti non sono replicabili. Ora mi concentrerò ad altri progetti”. E sul suo rapporto con la Rai precisa: “Mi sono sempre sentito un valore. Rimarrò in quest’azienda se continuerò ad essere considerato una ricchezza e non un costo”.
È ancora Mario Orfeo a spiegare in conclusione: “Intanto spero di celebrare nei prossimi giorni i nuovi matrimoni della Rai con Fabio Fazio e Alberto Angela. Il progetto di Renzo Arbore non l’ho ancora letto perché sono fresco di nomina, ma lo farò presto”.