Massimo Poggio è l’attore-narratore del docu-film “Marco Biagi”, diretto dal regista Gianfranco Giagni e dedicato alla figura del giuslavorista padre della controversa riforma del mercato del lavoro. Senza entrare nel merito della questione politica, il docu-film indaga la vita di Biagi sia nell’aspetto umano, sia in quello professionale del docente universitario, chiamato dalle istituzioni a fornire la propria consulenza su un tema difficile e caldo come quello del lavoro, e per questo brutalmente assassinato.
Massimo Poggio partecipa all’annuale biciclettata in onore di Marco Biagi, visita i luoghi di Bologna dove il professore era solito passare con la sua bicicletta, da Piazza Grande ai celebri portici del centro e incontra alcuni suoi colleghi della Fondazione Marco Biagi di Modena. Sono presenti nel docu- film molte testimonianze di personaggi illustri del mondo della politica, delle istituzioni, della stampa e dell’università, tra cui Tiziano Treu, Maurizio Sacconi, Lamberto Giannini, Antonio Marotta, Maurizio Landini, Guido Gentili, Giovanni Bianconi e Yasuo Suwa.
Intanto c’è da sottolineare che il pubblico di Rai 1 ha accolto abbastanza tiepidamente il ciclo In nome del popolo italiano. Infatti sono stati solo 675.000 spettatori, pari al 6,8% di share, i telespettatori che hanno seguito il primo docu-film “Vittorio Occorsio” andato in onda su Rai1 dalle 23.33 alle 24.32. Cionostante il prodotto è riuscito a vincere la gara degli ascolti. E’ stato il programma più visto della seconda serata di lunedì 4 settembre.
Gian Marco Tognazzi (per il docu-film “Vittorio Occorsio”), Dario Aita (per “Piersanti Mattarella”), Massimo Poggio (per “Marco Biagi”) e Lorenzo Richelmy (per “Natale De Grazia”) sono gli attori-narratori di questi quattro racconti che, attraverso una struttura narrativa innovativa, coniugano il linguaggio classico del documentario a quello contemporaneo della narrazione drammaturgica, la riflessione giornalistica allo spunto romanzesco.
Diretti dai registi Gianfranco Pannone (Vittorio Occorsio), Maurizio Sciarra (Piersanti Mattarella), Gianfranco Giagni (Marco Biagi) e Wilma Labate (Natale De Grazia), i 4 docu-film vogliono restituire al pubblico lo sfondo storico, culturale e sociale in cui i quattro personaggi hanno vissuto e operato andando incontro al loro destino, nel ventennio che va dalla fine degli anni ’80 ai primi anni del 2000.