Il primo ad intervenire è Andrea Fabiano, direttore di Rai 1: “Tengo a questo programma in maniera particolare. È nato e cresciuto rapidamente, a tempo di record. Con questo format introduciamo un nuovo elemento, che si basa su un ingrediente semplice ma di grande richiamo come la musica. La coppia al timone di questo programma è inedita e sorprendente per Rai 1. Nei confronti della Rai e della nostra emittente c’è un pensiero contraddittorio: quando vengono proposti programmi già noti, si dice che facciamo sempre le stesse cose. Quando proponiamo programmi nuovi, arrivano altre critiche. Credo sia un dovere per Rai 1 farsi forte delle sicurezze che si hanno per seminare qualcosa di utile, anche per il prossimo futuro. L’idea di avere due talenti come Serena Rossi e Neri Marcorè è una risposta molto bella a questo stimolo. Auguro ad entrambi di vivere una prima esperienza bella su Rai 1. Lo studio è davvero molto bello: l’ambiente aiuterà a rafforzare il concetto di “festa”. Per me Celebration sarà proprio una festa, con tanti ospiti ed amici che si succederanno sul palco.
Maria Vittoria Fenu, capostruttura Rai 1: “Gli ingredienti di questo programma sono buoni. Neri Marcorè sta facendo delle cose incredibili in prova, Serena Rossi ha una voce pazzesca. Ernesto Assante è una sicurezza. Si parla di musica, che è la cosa più bella del mondo. Stiamo lavorando da Ferragosto con grande intensità e per questo ringrazio tutta la squadra tecnica e autorale. Sarà una bella sfida.
Prende il microfono Serena Rossi: “Mi stanno succedendo tante belle cose, dalla maternità alle avventure professionali. Sono felicissima di dividere la scena con Neri Marcorè: con lui condivido la grande passione per la musica. Provo grandissima gratitudine per chi mi ha dato quest’opportunità, la Rai e la Nonpanic. La conduzione di uno show del sabato sera era il sogno di quando ero bambina. Tutte le proposte di lavoro sono arrivate in maniera cristallina e trasparente e di questo ne sono orgogliosa”
Neri Marcorè: “La prima serata di sabato di Rai è forse l’appuntamento più importante dopo Sanremo. Non sono un habitué di questa fascia oraria, ma sono contento di questa possibilità che per me è una sfida. Ed io amo le sfide. Sono contento di ritrovare Serena Rossi: ci divertiremo a mischiare un po’le carte e a prenderci poco sul serio. Non faremo i “bravi presentatori”. Se va bene, lascio e mi dedico a coltivare il mio orto per lasciare un buon ricordo nei telespettatori (scherza, ndr). L’obiettivo è di fare le cose per bene e di divertirci! Sia io che Serena canteremo: lei è bravissima, io ci provo. Già dalla pre-sigla il pubblico capirà qual è il nostro approccio nei confronti di questo programma.
Ernesto Assante, critico musicale, è tra gli autori del programma: “Mi limiterò a fare al meglio il mio mestiere, cioè parlare di musica. Sarò la nota noiosa del programma! Mi fa piacere lavorare con Serena e Neri, molto appassionati di musica. Non sono si ascolteranno canzoni, ma si parlerà anche di musica, cosa che non si vede spesso.
Per la Nonpanic c’è Filippo Cipriano: “Andrea Fabiano è uno dei pochi direttori che accoglie le idee proposte da autori italiani. È un formato che nasce con Rai 1 non essendo stato ancora testato all’estero. I due interpreti sono talentuosi e hanno meritato questa chance”.
Il regista è Duccio Forzano: “La produzione ha lavorato speditamente e con grande qualità. Fare la musica dal vivo non è facile e dietro c’è un grande lavoro tecnico. Grazie a tutti coloro che lavorano per questo show, anche se da domani mi odieranno (scherza, ndr). Avremo delle trovate scenografiche che non voglio ancora svelare, ma saranno sorprendenti dal punto di vista visivo.
Riprende la parola Andrea Fabiano: “Sfutto il titolo di questo programma per celebrare Rai 1 e tutte le persone che ci lavorano. Rai 1 è una rete fatta di persone straordinarie, che fanno un lavoro che spesso è ingrato perché purtroppo a volte non viene data piena visibilità a tutto ciò che c’è dietro un programma. A Rai 1 c’è grande energia, capacità di risolvere i problemi che non sono poco e che rendono stimolante e al contempo complicato questo lavoro. Oggi lascio questo ruolo, forse ne assumerò qualche altro. Arriverà al mio posto un grande professionista come Angelo Teodoli a cui faccio un grande in bocca al lupo.
“Ho scelto Neri Marcorè perché si intende di musica e in un’ottica di semina per il prossimo futuro“, dice Fabiano. “Questo non è un programma nostalgico, che si basa sulla musica bella, anche di oggi. Penso che la musica sia qualcosa che caratterizza la vita di ognuno di noi, pertanto penso sia normale questo prepotente ritorno della musica in tv. In “Celebration” vogliamo dare anche delle ‘pillole’ su ciò che c’è dietro ad un brano, non solo ballo e canto. Ritengo che la tv avrà ancora vita lunga e bella nel piccolo schermo. Assante: “Nella prima puntata ascolterete pezzi di Pharrell Williams, Lady Gaga, Justin Timberlake artisti contemporanei. Nella seconda ci sarà spazio per il rock. Cercheremo di fare bella musica non per un ‘operazione nostalgia’.
Andrea Fabiano: “Per quanto riguarda il rischio di affidare un programma nuovo a volti nuovi, penso che una rete forte come Rai 1 abbia in sè la forza sufficiente per potersi permettere operazioni più coraggiose del solito. Ciò significa provare ad identificare nell’ambito di un palinsesto alcuni momenti in cui provare a fare qualcosa di diverso da quello che ci aspetta da una rete come la nostra. Ho fatto correre alla rete dei rischi e credo che ogni tanto bisogna farlo per capire se ci sono delle strade nuove da percorrere. Insieme alla rete, ci siamo tolti diverse soddisfazioni, come la messa in onda del concerto di Vasco Rossi quest’estate. Anche quello è stato un rischio, molto forte, ripagato da ottimi ascolti.
Filippo Cipriano sulla cifra distintiva del format: “L’idea alla base del programma è eventizzare un programma che potrebbe essere seriale, uno spunto creativo da difficile da trovare.
“La nostra interazione la scopriremo vivendo, anche perché non siamo conduttori classici“, dice Marcorè. “Spero che questo programma, alla sua conclusione, venga ricordato come format bello più che nuovo. Con Serena c’è un affetto che nasce da diversi anni, una stima reciproca: ho visto il suo percorso e mi fa piacere che ci è capace, come lei, faccia strada. Promo? Idea carina, che è servita ad attirare la curiosità di chi guarda. Non farò imitazioni nel corso del programma. Mi piace affrontare ‘territori diversi da esplorare’.
Serena Rossi: “Mi sento estremamente protetta e coccolata dal gruppo di lavoro e da Neri. La mia preoccupazione è di far bene divertendomi, che è quello che poi mi spinge ad accettare sfide affascinanti come ‘Celebration’. Nel lavoro faccio quello che mi piace e che mi fa star bene. Canterò da sola e con Neri e con gli ospiti musicali.
“La rapida tempistica con cui è stato confezionato il programma non sarà un alibi per un eventuale insuccesso”, afferma Fabiano. “Di solito uno show si prepara almeno in sei mesi: fino a giugno non si sapeva con quali artisti la Rai avrebbe potuto lavorare, per vicende già conosciute. Poi c’è stato il cambio di vertice e pochi giorni per gestire una serie di problematiche, tra cui il confezionamento dei palinsesto. Quello di Rai 1, a metà giugno, aveva delle incognite importanti. Nel corso dei giorni successivi alcuni nodi si sono già sciolti. A fine luglio si è cominciato a organizzare questo programma chiedendo uno sforzo importante alla produzione”.
La conferenza termina qui.