Stefania Rocca sarà la protagonista femminile questa sera su Rai 1 del film tv dal titolo “Nozze romane“. Si tratta di una produzione tra Italia e Germania con la regia di Olaf Kreinsen e con la partecipazione nel cast artistico italiano di Ricky Tognazzi, Emanuela Grimalda ed Elena Cotta. Gli altri attori sono tedeschi. La Rocca interpreta la madre della protagonista.
Abbiamo incontrato l’attrice a poche ore dall’esordio del tv movie. Ci ha parlato della sua esperienza professionale, dei suoi impegni futuri e della differenza tra i ruoli di madre da lei interpretati in tre grandi fiction televisive: “Tutti pazzi per amore“, “Una grande famiglia” e “Di padre in figlia“.
Intervista a Stefania Rocca, attrice in Nozze romane
Ci racconta la storia al centro di “Nozze romane”?
Sono la madre di Bianca (Federica Sabatini) e mio marito Vibaldo è interpretato da Ricky Tognazzi. Io sono una nobildonna che ha sposato un nobile altrettanto titolato. Nostra figlia si innamora del giovane Max (Matthias Zera), un borghese che. a nostro parere, mira a lei soltanto per la sua posizione e per i suoi titoli. La storia si dipana in un’atmosfera un po’ fiabesca ma piena di buoni sentimenti.
C’è un messaggio che comunica il tv movie?
La storia cerca di far capire che i figli vivono tempi diversi rispetto ai genitori. Noi pensiamo sempre che la nostra esperienza sia totalizzante, invece i ragazzi devono vivere secondo la loro maniera. Certo nel film non tutto è all’insegna di atmosfere rosa. Ci sono anche molte ipocrisie che alla fine vengono fuori.
Lei recentemente ha interpretato molti e differenti ruoli di madre. Cominciamo da “Tutti pazzi per amore”. Che ricordi ha della sua Laura?
Lei era una donna single che ha cercato di mettere insieme due famiglie, la sua e quella dell’uomo di cui si innamora. Ci riesce, però deve faticare molto.
Invece in “Una grande famiglia”?
Il personaggio di Chiara in “Una grande famiglia” è pieno di implicazioni psicologiche. Lei si sente inadeguata come moglie e come madre. Appare un po’ goffa e, nel corso delle puntate, cerca sempre di essere all’altezza della famiglia in cui è venuta a trovarsi.
In “Di padre in figlia”?
Ho interpretato una madre tradizionale che non vuole far percorrere alle figlie la sua stessa vita dolorosa. É una donna che alla fine si riscatta, ha imparato a leggere e lei stessa ha cercato un’indipendenza dal marito. Il personaggio di Gioia invece in “Nozze romane” difficilmente riesce ad essere in empatia con gli altri.
Invece lei che madre è?
Io sono una mamma molto affettuosa, aperta e cerco di coinvolgere i miei figli in maniera però da rispettarne i tempi e la personalità. Significa che cerco di dare loro una buona educazione sentimentale, come quella che i miei genitori hanno dato a me. Oggi i tempi sono cambiati, si tenta di bruciare le tappe ma a volte tutto si può anche invertire. E come ci insegna proprio il tv movie “Nozze romane” conoscersi diventa molto importante.
Cosa pensa della lunga serialità televisiva?
Inizialmente ne ero letteralmente terrorizzata, poi ho capito che un personaggio nel corso del tempo può evolversi, un aspetto che ho successivamente apprezzato. Per una singolare coincidenza tutte le serie da me interpretate hanno avuto come regista Riccardo Milani con il quale ho anche girato l’ultimo film dal titolo “Mamma o papà”.
Progetti futuri?
A febbraio uscirà un film da me interpretato dal titolo “Lui è tornato”. Si immagina il ritorno di Benito Mussolini ai nostri giorni. La regia è di Luca Miniero. Accanto a me, nel ruolo del Duce, recita Massimo Popolizio.
Nozze romane è una coproduzione italo- tedesca. Aveva avuto già esperienze professionali in Germania?
Sì, ho girato alcune serie e in particolare il film “Heaven”.
C’è un personaggio che vorrebbe interpretare?
Mi piacerebbe calarmi in un’eroina femminile che ha lottato per la emancipazione delle donne. Spero che un tale ruolo arrivi presto.