Il conduttore ricorda a inizio serata alcuni dei cantanti che si sono esibiti lo scorso sabato. Poi annuncia che sarà Gianna Nannini ad esibirsi per prima.
La cantante interpreta Un’avventura firmata dal prestigioso binomio Mogol-Battisti. Ne offre una versione sua personalizzata che non ci convince fino in fondo. Giletti dice che il brano, presentato a Sanremo, non venne capito ed arrivò al nono posto. Mogol fa il suo ingresso in studio.
Francesca Michielin propone Il mio canto libero suonando la batteria.Questa è una bella interpretazione.
E come promesso la scorsa settimana, in studio c’è Gianni Bella, il fratello di Marcella che saluta affettuosamente Mogol.
Prima che Riccardo Cocciante interpreti la hit Cervo a primavera, Mogol spiega il significato del brano: un uomo stanco di fare scelte sbagliate nella vita spera di diventare un animale e di farsi guidare dall’istinto. Mogol è entusiasta e abbraccia commosso Cocciante.
Un momento per ricordare Mango, con il quale Mogol ha scritto delle canzoni. Lo ricorda così: “Mango è Mango, è unico. Era ed è un grande artista, gli è riconosciuto un valore maggiore adesso”. Immagini che mostrano Mango in una bella canzone, Mediterraneo, e poi un duetto con Loredana Bertè del 1986 dove si vede molto feeling fra i due, con Oro. Ma la Bertè è lì in studio e ripropone proprio Oro
Mogol ricorda Caterina Caselli, casco d’oro, bella, simpatica, piena di energia. Ed arriva sul palcoscenico Noemi: propone una bella versione di Perdono in omaggio alla Caselli seguita da Cento giorni e Il volto della vita.
Torna Cocciante con Questione di feeling. Con lui c’è Lola Ponce. A fine esibizione, Massimo Giletti scherza: “Avere questione di feeling con Lola Ponce è molto semplice”. Si parla dell’amicizia tra Mogol e Cocciante. Cocciante ricorda: “Ci siamo conosciuti a livello artistico quando io volevo cambiare genere dopo vari pezzi con Luberti” . E Mogol: “Cocciante è uno che è nato sullo sgabello del pianoforte. E’ capace di scrivere in maniera dolce, di trattenersi”. E dopo, alcuni accenni a canzoni più conosciute: Celeste nostalgia, Passeggiando in bicicletta, Un amico in più. Pubblico in delirio, fragorosi applausi. Giletti e Mogol si congedano da lui, ma non è da tutti i giorni avere Cocciante in tv: un’altra bella canzone allora non può mancare, Se stiamo insieme.
Ed ora, dopo i fragorosi applausi per Riccardo Cocciante, chiamato a gran voce dal pubblico, “Riccardo, Riccardo…”, ecco un middle di canzoni di successo di Mina, interpretate da Nina Zilli: Amor mio, Io e te da soli, Insieme. Il pubblico entusiasta applaude fragorosamente e Mogol fa alla cantante tanti complimenti. Nina Zilli è emozionata e rivolta a Mogol gli dice: “E’ per me un onore cantare queste canzoni, il bello che l’hai scritte tutte tu”.
Si volta pagina. Si parla de La canzone del sole. Ancora mai cantata. Perché, si chiede Giletti? E Mogol: “Perché non la sanno cantare”. Ma ecco un duo insolito che la canta e stupisce il pubblico e lo stesso Mogol: Raoul Bova e Luca Barbarossa. Dopo l’esibizione, Bova parla del suo progetto, il Progetto Sorriso, un centro di aggregazione di cinema e teatro per le persone colpite dal terremoto di Amatrice.
Francesco Gabbani interpreta le canzoni di Adriano Celentano.
Stasera addirittura ospiti internazionali: dall’America Tony Renis, che si presenta con una mega bottiglia di champagne da 5 litri. Perché? E’ Tony Renis a raccontarlo: “Il debito con Mogol risale al 1962 e si riferisce alla canzone Quando Quando quando, fatta per il Festival di Sanremo. Nessuno la voleva prendere in considerazione. Come ultima spiaggia mi rimaneva Mogol. Beh, lui riuscì a piazzarla. Come sdebitarmi? Mogol mi disse: Con una bottiglia di champagne. Dopo tanti anni sano quel debito ed ecco perché questo champagne”. Ma come sdebitarsi ancora? Cantando in americano Quando quando quando”. E ancora una performance: Tony Renis ci regala l’imitazione di Louis Armstrong.
Arriva Patty Pravo con Il Paradiso, un’altra bella canzone degli anni 60. E poi regala al pubblico un’altra canzone che partecipò al Festival di Sanremo del 1970, La spada nel cuore, che divenne uno dei cavalli di battaglia di Little Tony, visto che allora le canzoni venivano proposte con doppia esibizione. Un provino per questa canzone lo fece anche Lucio Battisti. Viene mandato l’audio di questo provino.
Arisa elegante in un completo arancione, canta Perchè no.
Entra Bobby Solo. Accenna a tutti i suoi successi, compresa Una lacrima sul viso che canta per intero. Con i proventi di questa canzone il cantante comprò una Porche. Grande amico di Mogol, Bobby Solo deve tutta la sua carriera a Una lacrima sul viso. Ma prima di cantarla, ci regala Se piangi se ridi. E dopo le lacrime, le risate: Riderà, portata al successo da Little Tony.
Claudio Santamaria canta il brano di Battisti La compagnia. Bella interpretazione.
Giletti parla delle rivalità musicali degli anni Sessanta e Settanta. Ed ecco i leader dei The Rokes e degli Equipe 84. Insieme cantano Acqua azzurra, acqua chiara.
Jak Savoretti canta Ancora tu.
Anni 60, estate. Dopo un filmato di Piero Focaccia con Stessa spiaggia stesso mare ecco che Giletti parla con una radiosa Catherine Spaak, venuta per omaggiare anche lei Mogol. In quegli anni la Spaak era molto corteggiata da altri attori, ma un vero gentiluomo era Marcello Mastroianni . Un filmato d’epoca: Catherine Spaak che canta L’esercito del surf.
Poi un omaggio e un tributo a Gianni Bella, presente in studio, perché con Mogol presentano Marcella Bella che canta una canzone da loro scritta un po’ birichina e scandalosa per quei tempi, Nell’aria.
Arriva Giovanni Caccamo con La prima cosa bella presentata a Sanremo dal gruppo I Ricchi e Poveri e da Nicola di Bari.
Ad omaggiare Mogol, ecco che arriva Mario Lavezzi. Insieme ricordano i loro trascorsi e le loro canzoni. Hanno scritto molti brani per le donne; una di queste è Ornella Vanoni.
Il viaggio musicale dedicato a Mogol sta per concludersi ed ecco che arriva Simone Cristicchi che regala al pubblico L’arcobaleno, un successo di Celentano.
A seguire The Best Mogol, i momenti più belli ed emozionanti di queste due puntate che hanno festeggiato il grande poeta Mogol, ovvero Giulio Rapetti.