I ricordi si succedono con l’avvicendarsi dei cantanti sulla scena: Placido Domingo, Josè Carreras che con lui formarono il mitico trio dei “Tre tenori”. Spazio anche a Il Volo e al soprano Angela Gheorghiu. Carlo Conti si collega anche con il regista Ron Howard che sta preparando un docufilm sul grande tenore.
Uno dei primi sostenitori del “Pavarotti and Friends” fu Zucchero, che canta, in un ideale duetto con Pavarotti, “Così celeste”. La loro collaborazione nacque nel 1992, quando Fornaciari scrisse “Miserere”, pezzo che divenne un successo proprio grazie al duetto con Pavarotti. “Luciano era una persona genuina”, dice Zucchero. Finale con un altro duetto virtuale proprio sulle note di “Miserere”.
Un altro nome noto all’estero è quello del tenore Vittorio Grigolo. A soli 13 anni lavorò con Pavarotti in “Tosca”: il suo ruolo era quello del pastorello. Dalla Tosca di Giacomo Puccini intona “E lucean le stelle”.
Arriva in scena un “nuovo” volto di Rai 1: Fabio Fazio, che il prossimo 24 settembre debutterà in prima serata la domenica e in seconda il lunedì con “Che tempo che fa”. Il conduttore genovese riuscì a portare Pavarotti a Sanremo nel 2000, il secondo presentato da Fazio. “Ho avuto l’onore di essere suo amico”, dice.
La lirica continua con un trio di grandissimi nomi, già saliti sul palco: Domingo – Carreras – Gheorgiu. Per loro c’è “Non ti scordar di me”, pezzo di ben 83 anni fa: a portarlo al successo fu il cantante marchigiano Beniamino Gigli. Pavarotti la ripropose nel 1984, inserendola nell’album “Mamma”.
Tanti applausi da parte del pubblico per uno dei cantanti italiani più apprezzati all’estero: Eros Ramazzotti. L’artista romano duettò con Pavarotti che gli chiese di duettare sulle note di “Se bastasse una canzone”. Come nel caso di Zucchero, si ricorre al duetto virtuale: espediente suggestivo ed emozionante per far “rivivere” il grande tenore.
Carlo Conti si collega con un altro grande esponente della musica italiana all’estero, Andrea Bocelli. Il tenore toscano sarà protagonista, il prossimo 15 settembre, di una serata evento condotta da Milly Carlucci e che vedrà tra gli ospiti Elton John e Sharon Stone. Bocelli canta “Ah, mes amis!”, estratto da “La figlia del reggimento” di Donizetti.
Con un elegante vestito bianco, Giorgia arriva all’Arena di Verona cantando uno dei brani più noti di John Lennon: “Imagine”. Interpretazione come d’abitudine arricchita dai virtuosismi vocali della cantante, che impreziosiscono il pezzo. L’artista ricorda la sua esperienza alla seconda edizione di “Pavarotti and friends”, quando cantò un brano del repertorio classico napoletano, “Santa Lucia luntana”.
Pavarotti viene ricordato anche sotto l’aspetto “extra musicale”: era un grande appassionato di sport ed era tifoso della Juventus. Per l’occasione viene chiamato sul palco l’ex capitano bianconero, Alex Del Piero, che racconta di aver conosciuto il grande tenore in uno dei “Pavarotti and friends”.
La musica continua con il ritorno in scena di José Carreras: omaggio alla canzone napoletana con “Passione”. Per l’occasione Placido Domingo dirige l’orchestra. In seguito, ecco arrivare sul palco Massimo Ranieri, che con Angela Gheorgiu canta “Te voglio bene assaie”.
Fiorella Mannoia è la prossima ospite della serata. A lei spetta il compito di cantare “Caruso”, indimenticabile capolavoro di Lucio Dalla che anche Pavarotti ha spesso cantato pubblicamente. Anche qui vengono mandate in onda delle parti del brano intonate dal Maestro emiliano. L’esecuzione è accompagnata dal flauto di Andrea Griminelli.
Griminelli resta in scena per accompagnare un altro artista: Nek. Il cantante di Sassuolo canta “Ave Maria, Dolce Maria”, brano portato al successo proprio da Pavarotti.
Dopo Vittorio Grigolo, ecco un altro giovane tenore: Francesco Meli. Tocca a lui intonare Una furtiva lagrima dall’ “Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti. Meli ha 37 anni ed ha iniziato a studiare canto quando ne aveva 17.
La fondazione dedicata al tenore scomparso tiene molto anche alla crescita dei talenti della musica: alcuni di essi salgono sul palco per cantare “Libiam ne’ lieti calici”, dalla Traviata di Giuseppe Verdi.
I due violoncellisti 2Cellos, provenienti rispettivamente dalla Croazia e dalla Slovenia, ripropongono a modo loro “O “La donna è mobile” e “O sole mio”. Il ritornello della celeberrima canzone napoletana viene poi cantato dai talenti dalla fondazione Pavarotti.
La carrellata di ospiti prosegue con la performance del tenore Fabio Armigliato, che canta “Mattinata” di Ruggero Leoncavallo. Resta ancora in scena Andrea Griminelli con il suo flauto.
La serata si avvia alla chiusura. Per celebrare Luciano Pavarotti arriva anche il compositore Nicola Piovani, che ha composto un brano dedicato al tenore emiliano. “Il pezzo, una romanza, mi è stato commissionato da Nicoletta (la vedova di Pavarotti, ndr) ed il titolo è ‘Luciano'”. Piovani prende la bacchetta per dirigere l’orchestra, mentre a cantare ci pensa Vittorio Grigolo.
Termina qui la diretta di “Pavarotti, un’emozione senza fine”.