Benedetta Parodi continua a sfornare torte e crostate con la disarmante certezza di essere ancora nei suoi programmi di cucina. Offre merende e merendine trattando il pubblico come bambini golosi. Non ha capito che a quell’ora, di domenica, i telespettatori hanno bisogno d’altro, ovvero di un intrattenimento leggero, semplice e spontaneo senza la prosopopea con cui le Parodi sisters si presentano cercando di conquistare la simpatia dei telespettatori.Non solo, ma la Parodi junior ha mostrato anche molte incertezze ai fornelli, bruciando il pane, sbagliando i tempi di cottura e non sapendo neppure dove fossero le manopole della cucina per accendere i fuochi.
Intanto da segnalare il nuovo personaggio, questa volta femminile, che ha proposto Marco Marzocca: una sorta di nobildonna attaccata al telefonino e interessata solo a vedere che postano le sue amiche sui social network. Molto debole, non c’è stata nessuna battuta degna di nota.
Anche l’intervento di Lillo e Greg è stato deludente. La parodia di “Che, l’hai visto?” ispirata chiaramente al Chi l’ha visto? di Rai3 non ha avuto nessun guizzo di originalità. Situazioni molto scontate e prevedibili da parte dei due comici.
Inoltre gli autori stanno cercando affannosamente di dare una collocazione agli ospiti fissi del contenitore domenicale.
Così hanno assegnato a Adriano Panatta il compito di intervistare ogni settimana, un protagonista del mondo dello sport. E’ toccato a Gianni Rivera iniziare il ciclo. Ma era evidente l’imbarazzo dell’ex star del tennis che non si trovava a suo agio. Ci hanno pensato le solite Teche Rai, con le gloriose immagini del passato dell’ex golden boy, a non far precipitare la situazione ancora di più.
Claudio Lippi, invece, vaga per lo studio senza sapere esattamente che fare: si intrufola negli spazi culinari e di talk show con una espressione svagata, meravigliata e sorpresa: non si sa quanto davvero sincera o costruita. Quando è intervenuto Leonardo Fiaschi nella parodia di Francesco Gabbani non ha potuto fare a meno di esclamare: è la cosa più penosa che io abbia mai visto.
Il comico ha proposto altre imitazioni, tra cui quella di Carlo Conti. E, ad un certo punto, si è avuta netta la sensazione, che si stesse chiedendo disperatamente aiuto al programma vincente Tale e quale show, per riproporre alcuni siparietti spettacolari.
Sono state battute tutte le strade per conquistare il favore del pubblico. Cristina Parodi ha dedicato un ampio spazio al delicato problema dei trapianti con la storia di Eva, una giovane donna morta che, grazie alla donazione dei suoi organi, ha salvato nove vite umane. Commozione scontata per tematiche di grande impatto emotivo, non potendo, ancora, inserire la cronaca nera nella domenica gestita dalle Parodi. In tale contesto si inserisce anche la presenza di Federica de Nicola, una danzatrice su sedia a rotelle che ha raccontato la sua vicenda.
E’ stata rovinata con molte banalità, anche l’intervista a Giovanni Allevi.
E la Parodi, con le sue domande scontate, stava rovinando l’intervento di una splendida Paola Turci che ha salvato la propria immagine grazie alla sua bravura.
Il resto? E’ noia, solo noia.
Trasmissione penosa, priva di momenti culturali e interessanti. Se Del Noce si vergogna di ciò che RAI UNO propone la domenica pomeriggio,io, da telespettatrice, mi vergogno di pagare un canone TV a favore del niente. Domenica in: compagna di tanti pomeriggi domenicali, che nel passato ha saputo intrattenere un pubblico colto e intelligente,ma che oggi si è trasformata in un palcoscenico a favore delle sorelline Parodi. Tra risate alquanto inopportune e pietanze di “rinforzo” , non risulta difficile spegnere il televisore per riappropriarsi della propria intelligenza e del proprio spessore culturale.
Domenica In: monopolio delle sorelle Parodi che, stremate dal duro lavoro ( lavare pentole, addentare panini imbottiti, preparare l’angolo cucina, ridere e canticchiare scendendo le scale della celebrità) hanno saputo comunicare ai telespettatori il vero valore del Niente assoluto. EVVIVA DOMENICA IN!