Innanzitutto si è notata una virata verso il varietà, con maggior numero di personaggi presenti in studio e con ingredienti che richiamavano alla Domenica in dello scorso anno condotta da Pippo Baudo. Ne abbiamo avuto conferma con la presenza di Nancy Brilli che ha recitato qualche spezzone di “Se il tempo fosse un gambero” in diretta. Si è cercato di conferire alle lunghe ore di diretta atmosfere da intrattenimento accogliendo ospiti e raccontando storie drammatiche ma con risvolti positivi.
La domenica pomeriggio di Rai1 non ha ancora rinunciato alle ricette, sempre più improbabili, di Benedetta Parodi. Siamo giunti al punto che le sue performance ai fornelli sminuiscono persino il suo ruolo di conduttrice nel talent dedicato alla pasticceria Bake off Italia 5- Dolci in forno.
Rai 1 non ha capito che questo è un momento deleterio nel quale, per giunta, la Parodi junior appare quasi come la caricatura di se stessa.
Ma non basta: lo schema non funziona, comunica, fin dall’inizio la sensazione di uno show sbagliato che si sta cercando di rimettere in piedi ad ogni costo perchè cancellarlo e ricostruirlo con una nuova formula sarebbe ammettere l’errore di aver assoldato due persone assolutamente inadatte al compito.
La terza puntata si è presentata come una miscellanea informe di vari generi: da una parte con Cristina Parodi sbucavano fuori ancora le atmosfere de La vita in diretta da lei condotta fino allo scorso anno, dall’altra ci si è aggrappati alla cronaca cercando di raccontarla in maniera da non destare angosce ma cogliendone aspetti di fiducia come non accadeva nel contenitore quotidiano. Si è andata a cercare una coppia che ha perso tutto nel terremoto dello scorso ottobre 2016 ma adesso ha dato alla luce due gemelli. Patetico il tentativo di aggrapparsi al passato baudiano, di insistere su imitazioni e parodie scontate, di raffazzonare pezzi di spettacolo e di presunto varietà senza neppure preoccuparsi di creare un filo conduttore che li unisca.
Ci si è agganciati anche a Tale e quale show con la presenza, inutile nel contesto pomeridiano, di Claudio Lippi che non ha ancora trovato una collocazione dignitosa. E con Leonardo Fiaschi le cui imitazioni sono sempre uguali, da Carlo conti a Gianna Nannini.
Ancora un flop per lo spazio di Lillo e Greg. I due comici recitano al risparmio di inventiva e di creatività.
Last but not least la presenza di Nino Frassica, ad inizio trasmissione. Il comico non ha trovato di meglio che far recitare alle conduttrici scioglilingua di una banalità inesprimibile.