La puntata inizia con una sintesi del primo live: le scintille trai giudici, le critiche, la scelta di Fedez e l’eliminazione finale.
Concluso il riepilogo generale, si accendono le luci nell’ X Factor Arena. Via allo show: sul palco Sam Smith con Stay with me.
Cattelan annuncia che l’artista tornerà nel corso della serata, intanto è il momento dell’ingresso dei giudici: due a due sottobraccio, Fedez e Mara Maionchi, Levante e Manuel Agnelli, scendono le scale.
Undici i concorrenti rimasti in gara dopo la puntata “frizzantina” di giovedì scorso. Stasera il meccanismo è di nuovo quello classico, articolato in due manche e ballottaggio finale dei due meno votati.
Tema della serata sarà il riciclo, trait d’union delle scenografie ideate oggi da Luca Tommassini. Il conduttore elenca i codici del televoto.
Parte la gara. La Apre Enrico Nigiottti: Mara Maionchi gli ha assegnato Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG, brano attuale che Nigiotti ha personalmente riarrangiato.
Fedez apprezza lo sforzo nel rileggere il pezzo, ma la sensazione è di un’operazione riuscita solo a metà. Agnelli l’ha visto in deficit di fiato e scarico nel ritornello, mentre la chitarra è stata appena suonata in una “pentatonica”; Levante infine l’ha trovato credibile. La Maionchi, che ha promesso di non dire parolacce ai bambini, commenta dicendo che li fregati la pentatonica.
Si prosegue con Sem&Stenn, con The dope show di Marilyn Manson: Agenlli ha voluto asseconda re il loro lato “creepy”.
Credibili pure loro per Levante, che li trova internazionali. Per la Maionchi sono stati meno terrificanti dell’originale, di cui sembrano un po’ la “versione asilo”. Fedez apprezza l’esibizione, osservando però che c’erano troppe voci sotto. Agnelli sottolinea che sono “un attimo di vita in un mortorio giovanile che, purtroppo, stiamo vedendo in queste sere”.
Terza in scaletta, Rita Bellanza della squadra di Levante: per lei La verità di Brunori Sas.
Mara Maionchi non ha sentito l’emotività della ragazza. Fedez trova che Levante le stia dando una patina di ricercatezza ma in maniera pretenziosa, facendola passare per la concorrente “pesante” che invece non è. Agnelli condivide l’osservazione del rapper, pur ammettendo che Rita è la sua preferita: il pezzo era troppo difficile, perché ancora troppo presto per questo genere di brani. Levante risponde che non c’è nessuna strategia: semplicemente ama la canzone di Brunori.
Tocca a Gabriele Esposito, dagli Under Uomini di Fedez: The judge dei 21 Pilots.
Agnelli si complimenta con Fedez per le voci sotto i ritornelli, rimandando al mittente la critica a Sem e Stenn. Nello specifico però: “Questo è un grande pezzo, e questo è il problema”. Levante l’ha sentito di più nel brano rispetto a giovedì scorso: pure lui è “credibile”, e siamo al terzo. Per la Maionchi è stato piacevole.
I Maneskin di esibiscono con Baggin dei Four Seasons. Il gruppo è una bomba letteralmente esplosa sul palco.
Il pubblico applaude rumorosamente, al punto che Levante non riesce a parlare. I giudici si complimentano all’unanimità.
Chiude la manche Virginia Perbellini: The dog days are over di Florence and The Machine.
Fedez ha trovato l’esibizione anonima, con l’acuto finale molto evitabile perché impreciso. Agnelli trova che a livello di emissione si possa fare meglio, anche se manca struttura nella voce: è mancato il carisma. Levante è contenta dei progressi di Virginia: qualsiasi canzone benga loro assegnata, dice, i ragazzi non possono cantarla come l’originale né tantomeno meglio, visto che sono esordienti.
In attesa di conoscere l’esito della prima manche, è il momento dell’ospite internazionale: Dualipa. Il tempo della performance, un saluto di Cattelan ed ecco il responso: va allo scontro finale Virginia Perbellini.
La seconda manche comincia con Andrea Radice: Make it rain di Ed Sheeran.
Fedez apprezza che non abbia fatto la copia carbone di Sheeran; Aggnelli invece ama Radice, ma trova noioso il pezzo. Agnelli però sottolinea che Andrea ha davvero interpretato. La Maionchi risponde che chi si annoia, è perché non ha niente da fare. Levante ancora con un commento tecnico: Radice è credibile, però non vestito com’è.
Seguono i Ros: Fiori d’arancio di Carmen Consoli.
Levante vorrebbe sentirli “cantare” e, tranne Agnelli, tutti concordano nel volerli sentire in uno stile meno urlato.
È il turno di Samuel Storm: per lui Unsteady degli X Ambassadors.
Manuel Agnelli loda l’intensità e lo spesso re del canto, qualità che ha solo lui: ha emozionato. Per Levante “Samuel è tempesta perché si sente che esce fuori la tua ricerca, la tua storia”. Si complimenta anche la Maionchi, che commenta con un asciutto “bravo” perché non c’è altro da aggiungere.
Si prosegue con Camille Cabaltera. Levante ha scelto Chandelier di Sia.
Il pubblico la applaude. Si passa ai giudizi: la Maionchi sente che è mancata un po’ di emozione, Fedez l’ha trovata una cover-esercizio di stile per un brano inflazionato, Agnelli consiglia alla ragazza di lavorare sulla sua identità.
Infine Lorenzo Licitra, pupillo della Maionchi: Miserere, facendo sia la parte di Zucchero che quella di Pavarotti.
Applausi scroscianti per lui. Fedez è in difficoltà: vocalmente è fortissimo, però gli è sembrato la versione solitaria de Il Volo. Agnelli è lapidario: “Oggi è il 2 novembre, l’unica cosa che dà un senso a questa esibizione”, lo trova il cliché del cantante lirico che si adatta al pop. Levante trova sia stato un po’ penalizzato dall’assegnazione.
Breve riepilogo idi questa manche, quindi Sam Smith per lanciare in anteprima il nuovo singolo. Stop al televoto.
Cattelan dà i risultati: insieme a Virginia Perbellini, vanno all’ultimo scontro i Ros.
Per lo scontro, i cavalli di battaglia: Rise up per Virginia, Svalutation per i Ros.
Spetta ora ai giudici decidere: ovviamente Levante vuole eliminare i Ros e Manuel Agnelli Virginia, Fedez elimina Virginia e la Maionchi Virginia. È tilt: la palla passa al pubblico.
Breve televoto, poi i risultati: il pubblico salva i Ros, esce Virginia Perbelini.