Il primo servizio della serata è di Nadia Toffa: Furbetti del porta a porta: un nuovo raggiro. La giornalista ha seguito dei dipendenti dell’azienda La Maison, che vendono trapuntine in tutta Italia: le persone pensano di avere del tempo per decidere o meno di acquistare, invece firmano un contratto in piena regola. Per far firmare, la scusa è quella di un buono da consegnare.
Le potenziali clienti vengono contattate da un call center: preso l’appuntamento, viene inviato un agente. La truffa ha poi un secondo passaggio: quando si torna dal cliente per portare un catalogo, l’agente de La Maison ha con sé una coperta da ben 2800 euro. A quel punto, quando la persona dice che gli accordi erano altri, cioè quella di ricevere un catalogo, viene tirato fuori il contratto.
La Toffa si reca nella sede dell’azienda, dove viene accolta a parolacce.
Si prosegue con Matteo Viviani: Sesso con il maestro a 12 anni. La iene incontra Giada, una ragazza che gli racconta le molestie subite dal maestro di karate quando era una bambina. L’uomo si era guadagnato la fiducia sua e della famiglia, al punto che spesso vedeva Giada fuori dalla palestra.
Visto come esempio di vita, il maestro 35enne è arrivato a metterle le mani nelle mutande quando aveva 12 anni. Giorno dopo giorno, nel silenzio, ripetendo che il maestro non va mai contraddetto, l’uomo ha gradualmente provato a baciarla, mettersi le mani della bambina sull’inguine. Questi gesti venivano confusi con l’affetto,a gli occhi di una bambina che non sapeva nulla di sesso.
Ma il maestro è diventato pure ossessivo, geloso dei rapporti di Giada: “Se lo dici a qualcuno, ti rovino la vita”, la minacciava. Puntava sui suoi sensi di colpa, ripetendo che doveva renderlo felice: così la costringeva a praticargli sesso orale.
Con le sue minacce, Carmelo Cipriano riesca a mantenere il segreto sulla relazione. Passano i mesi, fino a quando l’uomo riesce nell’intento di consumare un rapporto completo. La povera Giada, dolorante e ormai plagiata, si è fatta coinvolgere persino in rapporti a tre intorno ai 14 anni.
Arrivata a 17 anni, Giada ha realizzato che stava iniziando a farsi del male da sola: la ragazza mette fine ai rapporti con il maestro. Ha deciso di parlare incoraggiata dall’attuale compagno, quando ha visto una ragazzina uscire dalla stanza del maestro e si è rivista in lei.
Il servizio successivo è di Giulio Golia: La mafia vista da vicino. Golia è in Sicilia, nel paese di Camastra: incontra Vincenzo, che ha aperto un’agenzia di pompe funebri insieme a un componente della famiglia mafiosa Meli. Non essendo del posto, non era consapevole di chi era il suo socio. Era il 2004.
L’incubo inizia però nel gennaio 2012, quando il capofamiglia Meli esce dal carcere iniziano a minacciare lui e il suo nuovo socio, Bruno: le intimidazioni arrivano ai figli. Vincenzo e la moglie Irene denunciano: le ritorsioni non si fanno attendere, al punto che viene bruciata loro la macchina.
Oltre il danno, la beffa: i Meli si aprono la propria agenzia funebre, così ora Vincenzo è da sette mesi senza lavoro, perché le persone non chiedono più i suoi servizi. Le intimidazioni continuano comunque: viene dato fuoco al pulmino dell’attività.
Con il boss di nuovo in arresto, Giulio Golia si reca dalle donne della famiglia: la figlia di Meli risponde che è tutto da dimostrare. In giro per il paese, al nome dei Meli, la iena ottiene in cambio silenzi eloquenti; il sindaco invece, sa solo dire che il paese non è quello che si vuole descrivere.
Filippo Roma racconta la storia di Una fregatura da kolossal. Si tratta dello spettacolo Divo Nerone, per cui erano stati contrattualizzati, attori, ballerini e maestranze, ottenuto finanziamenti dalla Regione Lazio.
La società che ha prodotto i costumi deve avere ben 200mila euro. Gino Landi, regista, pure non ha visto un euro dopo un anno e mezzo: lo spettacolo infatti, è stato interrotto dopo appena 11 repliche. Si prevedeva invece tour mondiale.
Filippo Roma cerca di avere qualche risposta dal produttore Christian Casella, che si mostra sulla difensiva. La Regione Lazio ha intentato causa per riavere i soldi investiti.
Dino Giarrusso continua ad occuparsi di molestie nel cinema italiano: Attrici molestate: cosa dicono i registi? La iena contatta dieci importanti registi italiani, da Giovanni veronesi a Pupi Avati a Paolo Virzì e Carlo Verdone. Fondamentalmente nessuno entra nel merito delle vicende, sostenendo che è difficile parlare quando non ci sono prove.
Sempre sull’argomento molestie, Matteo Viviani ascolta il parere di uno psicoterapeuta: Morelli: “In ogni donna c’è una prostituta”. Raffaele Morelli parla di “dominatore” che sa cosa indebolisce e cosa rende fragile: la giustizia punisce la violenza sessuale, non quella psicologica altrimenti bisognerebbe portare in tribunale mezzo Paese. In ogni donna è presente la caratteristica di poter usare la seduzione per ottenere un vantaggio: in questo senso, spiega Morelli, ogni donna può essere una “prostituta” che agisce per ottenere vantaggi (anche affettivi).
Un’attrice che denuncia dopo anni, siamo in abito di avances e non stupro, lo fa perché si sente sporca: la soluzione è perdonarsi. Uno come Weinstein invece, dovrebbe rivolgersi a qualcuno che lo aiuti a prendere consapevolezza di questo suo lato malvagio.
Molte delle attrici che stanno parlando, chiosa il dottor Morelli, sono solo esibizioniste: “I loro dolori non interessano a nessuno, siamo in un’epoca in cui si parla troppo”.
È la volta di Fabio Agnello: Fondi europei buttati…a mare. Agnello ha raggiunto l’ormai ex presidente della Regione Sicilia al mare: in campagna elettorale infatti, Crocetta ha dichiarato che la Sicilia ha avuto dei finanziamenti. E invece, come già svelato in un vecchio servizio, la Regione non ha partecipato ad alcun bando europeo.
Crocetta è infastidito dall’essere importunato mentre è in spiaggia, così la iena lo segue anche dopo: vuole mostrargli come si presenta un progetto di bando. Viene accolto in modo poco gentile.
Antonino Monteleone torna su Morte David Rossi: nuove indagini e sequestri. La procura di Genova ha aperto due nuovi fascicoli, chiedendo alle Iene i materiali registrati.
Visto che i servizi del programma hanno rimesso al centro dell’attenzione la morte di David Rossi, la procura di Siena ha rilasciato un comunicato. Nel testo viene messo nero su bianco che non è stata effettuata una’analisi medica delle ferite sul corpo, e che “poteva essere utile il mantenimento in sequestro dei fazzolettini sporchi di sangue”.
Secondo la testimonianza di Lorenza Pieraccini, l’uomo poteva essere salvato: la mail in cui scriveva “stasera mi suicido, aiutatemi”, è sparita dal computer dell’amministratore delegato Viola. La procura però, non ha mai chiamato a deporre una testimone-chiave come la Pieraccini, che quella mail l’ha vista in prima persona. Ma nel comunicato, la procura ribatte che ascoltare la donna non avrebbe apportato alcun elemento significativo alle indagini.
Nina Palmieri racconta la storia terribile di Chiara: In fin di vita per “amore”. Quando aveva 19 anni, la ragazza ha conosciuto un uomo, Maurizio Falcioni, di 13 anni più grande: il papà di Chiara, era terrorizzato dalla fama dell’uomo. Chiara aveva un lieve ritardo, perciò il papà cerca di parlare con Falcioni per proteggere la figlia: viste le sue parole minacciose, la chiude allora in casa per due mesi.
Piano piano i rapporti di Chiara con la famiglia migliorano, tanto che la ragazza inizia ad uscire con un coetaneo. Ma un giorno al padre telefona la mamma di Chiara, l’ex compagna. Chiara non si trova.
La giustizia ha tempi lenti: non viene messa nessuna ordinanza per tenere lontano Falcioni da Chiara, nonostante le denunce del padre. Fino a quando la ragazza, che si era trasferita da due mesi a casa sua, telefona a casa annunciando la fine di questa relazione pericolosa: quando però i genitori la rivedono, Chiara ha la testa spaccata a suon di calci e pugni. Falcioni infatti, l’ha pestata a sangue per impedirle di andarsene.
La situazione è talmente grave che i medici dell’ospedale non sanno nemmeno se operare. Adesso Chiara vive in una casa famiglia, ma è diventata un’altra persona che non sarà più come prima. Parla a fatica, è sulla sedia a rotelle: per tutto ciò, ha ottenuto appena 3mila euro di indennizzo.
A pochi minuti dalla mezzanotte, Mary Sarnataro: Raffaella Fico: faccia a faccia col suo hater. La Sarnataro mostra alal Fico i commenti cattivi che le vengono rivolti online, in particolare quelli di Mirko.
L’hater viene attirato con una scusa: ha 25 anni, grande fan di Vasco. Appena vede la Fico ha quasi la bava alla bocca, da quanto è bella: il problema è che poi però, lei gli leggi commenti che ha scritto lui stesso. Insomma: solita misera figura, con tanto di scuse.
A mezzanotte, un vecchio servizio di Nadia Toffa in replica: Chirurgo da 40 anni, ma la laurea non c’è. La giornalista ricostruisce la vicenda assurda di Andrea Stampini, falso chirurgo che ha operato uccidendo tre donne.
Poi un servizio di Gaetano Pecoraro: Vince il concorso da professore universitario copiando..
Viene persino riesumato un servizio di Elena Di Cioccio, realizzato ai tempi di un’ordinanza di Alemanno sulla prostituzione. La iena aveva indossato i costumi indossati dalle letterine di Passaparola e altri abiti usati in vari programmi televisivi: sono ritenuti abiti che dimostrano “inequivocabilmente l’intenzione di adescare”, dunque multabile per prostituzione.
La puntata si conclude qui. Le Iene tornano martedì.