Si comincia con Andrea Agresti: La truffa del bollo auto. La iena documenta la truffa della Gima Srl, in Lombardia: rivoltesi ad un’agenzia di pratiche automobilistiche per pagare il bollo auto. Il titolare andava in tabaccheria a stampare il preventivo dei bolli: tagliava la parte alta della ricevuta, in cui è specificato che questa non è valida ricevuta di pagamento, e intascava i soldi dei clienti.
Solo che, a un certo punto, la truffa è venuta allo scoperto: le tabaccherie in cui l’uomo si serviva, hanno capito che c’era qualcosa di losco.
Agresti raggiunge l’uomo, il quale però si sottrae alla telecamera.
Si prosegue con il momento dello scherzo, di Niccolò Torielli: Una proposta indecente per l’ex velina.
Alla Caracciolo viene ceduta una lussuosa auto su cui fare un giro: durante la prova però, in macchina con il suo amico-agente, arriva la telefonata al compagno di viaggio della ragazza. Col telefono in viva voce, l’uomo dall’altra parte si lascia andare ad apprezzamenti più che volgari. Si tratta proprio del megadirettore che ha lasciato la macchina all’ex velina, e che l’aveva inizialmente contattata per una proposta lavorativa.
La Caracciolo reagisce in maniera energica, chiedendo di tornare indietro per affrontare il “porcone”.
Si prosegue con Nina Palmieri: Un Paese che non si cura dei suoi malati.
Steven, malato di tumore, non può lavorare: siccome però non ha diritto ad alcuna tutela per vivere, l’azienda di cui è dipendente ha deciso di sostenerlo. Laddove gli organi preposti non provvedono insomma, ci pensano i proprietari dell’azienda.
Il polmone ha intaccato anche il secondo polmone di Steven, perciò il ragazzo ha bisogno di aiuti consistenti.
Di malati come Steve ce ne sono molti, ma di imprenditori capaci di prendersene carico, molto meno. Un malato oncologico può permettersi di stare a casa tanto quanto un malato d’influenza.
Roberta Rei si occupa di bambini armati: Russia: i bambini che giocano alla guerra.
Con l’inizio della guerra in Siria, Putin ha creato una sorta di leva militare per ragazzini dagli 8 ai 17 anni: un vero e proprio addestramento alla guerra per maschi e femmine. Questo “esercito” conta al momento circa 100mila unità.
La Rei è a San Pietroburgo: le lezioni si tengono in un bunker di guerra, e gli addestramenti sono con pallottole di plastica. Maneggiano fucili e kalashnikov.
La Rei parla con i ragazzi, indottrinati a doversi difendere dal nemico: dicono che sono disposti a morire per la patria. Quando chiede a una mamma se sia felice che il figlio usi le armi: la risposta è che è meglio di stare davanti al computer, almeno diventa autonomo.
La iena chiede all’ insegnante come allena i più piccoli. Si consulta anche con uno psicoterapeuta.
Di fronte a una simile educazione all’odio, i sogni dei bambini lasciano ben sperare immaginano di viaggiare, disegnare cartoni.
Dino Giarrusso prosegue nella sua ricerca: Weinstein italiano: altre attrici nella trappola. In redazione continuano ad arrivare segnalazioni sullo stesso regista, molestatore seriale e non solo: una testimonianza è di Clarissa Marchese, ex Miss Italia raggiunta via Skype, che racconta di aver rifiutato le avances. Forse perché legata al celebre concorso di Miss Italia, la Marchese non ha ricevuto ulteriori insistenze per sostenere il provino a casa del regista.
Diversa la storia di un’altra ragazza, che si è ritrovata con un uomo nudo davanti e la mano sui suoi organi genitali. Sempre con la scusa del provino, è andata a casa dell’uomo: aveva appena 20 anni, e dopo un primo momento di stordimento, si è sottratta.
Poi Carla: lei parla di un complice, visto che all’ appuntamento in stazione si è presentato il suo attore preferito ad attenderla Per lei la storia è più dolorosa: è stata stuprata dal regista, che ha sentito aprire il preservativo mentre era immobilizzata.
Antonino Monteleone si occupa della sfida televisiva mai avvenuta: Di Maio lancia la sfida a Renzi e…poi scappa. La iena incontra in aeroporto Di Maio per sapere come mai si sia tirato indietro dalla sfida contro Renzi: il candidato premier dei 5 Stelle risponde che Renzi è ormai un “pugile suonato”, salvo poi infastidirsi e compatire Monteleone per come si è ridotto, visto che una volta era un giornalista serio.
“Ho ucciso 257 persone con le mie mai”: così L’uomo che uccideva per Pablo Escobar a Giulio Golia. La iena infatti, ha intervistato il sicario di fiducia del “patron” Escobar. Si tratta di uno dei pochi uomini ancora vivo, soprannominato Popeye: arrestato nel 1992, ha scontato 20 anni di carcere.
Seguito da mezzo milione di persone su You Tube, non è per niente pentito: ammira la mafia italiana, perché uccide con professionalità e senza sentimenti. Dice che è un assassino, che ucciderebbe ancora se capitasse.
Ora vive in un piccolo appartamento, dove si cimenta con i filmati per il web e un film autoprodotto. Di Escobar ricorda un’orgia con 15 ragazzi e 15 mafiosi, così come l’assassinio di una donna scoperta a collaborare con la Dea. Ancora: “è stato l’unico che si è costruito la prigione”, una vera residenza in accordo col governo colombiano. Solo un rimorso: l’assassinio di Calan, candidato alla presidenza, dopo il quale la storia del Paese è cambiata.
Popeye adesso sta cercando di vivere onestamente, non per una sorta di ravvedimento: “Andare al supermercato, prendere una birra fresca e guardare una bella donna non ha prezzo. Me se dovessi trovare l’uomo giusto, si”.
Veronica Ruggeri raccoglie la testimonianza di Miriam: Farmacista o molestatore? La ragazza le racconta di essere stata toccata nelle parti intime da un farmacista: l’uomo approfitta del turno notturno per fare “massaggi”. Tocca l’inguine con insistenza, sposta le mutande, cerca di masturbare con la scusa che la paziente deve rilassarsi: una complice va a verificare.
La Ruggeri raggiunge il farmacista: l’uomo alla fine si scusa.
Tocca ora a Pablo Trincia: Una verità nascosta per 34 anni. Figlia di una coppia mista, rimasta presto senza padre, Domenica rimane in balia di una madre violenta. Presto muore anche la mamma, e la bambina viene adottata da una coppia di Belluno.
Da grande, una verità assurda: Domenica riceve diverse richieste di amicizia sui social dalla Nigeria. Scopre che quella che ha sempre creduto sua madre, era in realtà sua nonna. Non solo: a 16 anni, Domenica scopre che al cimitero la tomba della mamma non c’era. La ragazzina infatti, era cresciuta avendo in testa immagini di una vita diversa: motivo questo per cui aveva sempre avuto dei sospetti.
Insieme a Trincia, la donna parte per la Nigeria. L’incontro è piuttosto brusco: Anita, questo il nome della madre naturale, è scontrosa e si precipita a controllare una cicatrice sulla schiena.
Più tardi però, la situazione si stabilizza: una madre eccitata e una figlia spaventata si abbracciano dopo anni.
Avuta a 17 anni Domenica in seguito a una storia con un europeo, Anita aveva affidato la bimba alla nonna Mary all’età di otto anni. Venute in Italia, con la morte del marito di Mary, sono intervenuti i servizi sociali: hanno tolto la bambina alla nonna violenta, che sarebbe morta di tumore qualche anno dopo.
A 40 anni, Domenica conosce la sua famiglia biologica e i parenti: Anita la presenta a tutti, la porta nella sua comunità religiosa. L’aveva sempre cercata.
Stefano Corti e Alessandro Onnis tornano da un’ex iena: Victoria Cabello e la medicina. I due sottopongono ad un ironico test di conoscenza medica la Cabello: dopo tre anni di malattia infatti, pare che la conduttrice potrebbe tornare in tv con un programma di medicina.
A mezzanotte circa viene replicato un vecchio servizio di Mauro Casciari: Donne delle pulizie indotte a…scopare.
Quindi Nina Palmieri, in un agghiacciante caso da Marsala: Stuprati sotto anestesia in uno studio medico.
Poi Giulio Golia: Buon viaggio dj Fabo, libero fino alla fine.
La puntata si conclude qui, la linea va al Grande Fratello Vip.