La puntata apre con Stefano Corti e Alessandro Onnis: Ridiamo una stella a Cracco. Lo chef è stato declassato nella guida Michelin, motivo per cui le due iene si travestono da re magi per portare la Cracco la stella persa.
Nadia Toffa è tra le province di Roma e Frosinone: Valle del Sacco. la valle dei veleni. Cibi contaminati che hanno contaminato l’intera catena alimentare: Luigi, ex operaio, racconta di aver interrato rifiuti tossi per anni, quando era legale.
La Toffa ascolta le testimonianze di diverse Persone: la mamma che ha allattato inconsapevole, il figlio con la mamma malata di tumore, il pastore che ha arato il terreno tirando fuori i veleni. Poco dopo le pecore avrebbero iniziato a partorire “mostri”.
Molti i casi di tumore nella Valle del Sacco, che si moltiplica anche tra ragazzi giovanissimi. La giornalista consulta due dottoresse: “Nessuno ci ha considerato, nonostante fossimo sito di interesse nazionale”, cioè una zona da sottoporre a bonifica.
Riccardo ha visto morire la figlia: le due dottoresse spiegano che c’è stato un incremento di tumori al cervello del 280%.
Giulio Golia è in Sicilia: Morto Riina, non muore la mafia. Due commercianti vittime di estorsione raccontano la loro storia a Borgo Vecchio, a Palermo: a volte i mafiosi non hanno nemmeno bisogno di andare a chiedere, perché il pizzo si tramanda. I testimoni hanno pagato per paura: la formula che usano i mafiosi è che i soldi siano per i parenti dei carcerati.
L’eredità mafiosa è stata raccolta dai fratelli Domenico e Giuseppe Tantillo, boss di Borgo Vecchio. Parlando con le persone del posto, nessuno dice che esiste la mafia: al massimo dispiacere per le vittime. Golia cerca di parlare con i parenti dei Tantillo: si barricano tutti dentro, tranne una donna che a un certo punto parla con Golia.
La signora Tantillo sostiene che i parenti li manda Dio, che non ci si può preoccupare di quello che fanno tutto.
Intanto però, a Palermo sono sempre di più i commercianti che denunciano il pizzo.
Si prosegue sulle molestie alle attrici, Dino Giarrusso assicura per l’ultima volta: Altre attrici accusano Fausto Brizzi. La iena sottolinea come il mondo dello spettacolo si sia schierato a fianco del regista: dispiace per Brizzi, ma non si possono ignorare tante testimonianze, tutte uguali nelle modalità.
Giarrusso consulta Giulia Bongiorno: “La violenza sessuale non è solo la penetrazione, ci sono tantissime altre condotte. Se venite toccate, costrette a toccare, costrette a guardare atti sessuali contro la volontà, poste davanti all’alternativa che o si fa o non si lavora più: tutte queste condotte sono violenze, denunciabili”. L’avvocatessa invita a denunciare in tribunale, a non lasciare tutto in pasto ai media.
Tocca a Roberta Rei: 6.11.2017: ecco come i libici operano in mare. Le immagini di un’operazione in mare ci mostrano come i militari libici non soccorrano le persone in mare, nonostante gli accordi presi con la Comunità Europea: la Rei prova a chiedere spiegazioni al ministro Alfano, ma non le viene prestata attenzione.
Si prosegue con Gaetano Pecoraro: Scandalo in Vaticano: nuove testimonianze.Innanzitutto viene ripercorso il servizio della scorsa puntata: le molestie subite dagli studenti minorenni nel preseminario San Pio X, in cui studiano i chierichetti del Papa. Un loro collega, ma protetto dal rettore, in preda ad abusi di potere, che si infilava nelle camere: fino a quando, divenuto maggiorenne, continuava ad abusare dei più piccoli. Chi ha denunciato ai superiori è stato cacciato dal San Pio X.
I seminaristi non sono mai stati interrogati ufficialmente su quanto stesse avvenendo.
Niccolò De Devitiis ricorda le gaffe di Tavecchio, a cui si aggiunge la mancata qualificazione al mondiale 2018: Italia fuori dai mondiali: il presidente Tavecchio si dimette? La iena si è accampata sotto casa di Tavecchio: quando esce, si offre per accompagnarlo in aeroporto, pur di poter avere qualche dichiarazione. “Abbiam giocato male”, ammette Tavecchio: “Dovevamo aggirarli con i piccoletti. L’allenatore l’ho scelto io, ma in un momento in cui l’offerta era quella che era: ho tenuto conto anche delle indicazioni dei giocatori”. La prima scelta era Donadoni: Tavecchio ammette di essere molto stanco, al punto da commuoversi per perché si sente responsabile della debacle calcistica.
“Ventura -continua- ha avuto carta bianca: al suo posto, in questo momento non ho nessuna firma su nessun contratto”. De Devitiis tenta di estorcergli una promessa di dimissioni, ma Tavecchio dice di “conoscere la baracca” meglio di altri.
Ci spostiamo in Sardegna, per smascherare un chirurgo estetico che diagnostica tumori: Attenzione a questa dottoressa… La stessa iena Silvio Schembri si sottopone alla visita: la dottoressa Puddu trova un tumore pure a lui, sostenendo di aver guarito tumori a persone che erano già seppelliti in vita. Ma la donna invita i pazienti a interrompere la chemio, sottoponendosi invece agli ultrasuoni: ha sulla coscienza la morte di due ragazzi che si erano affidati interamente alle sue cure.
Veronica Ruggeri si occupa di un caso di sevizie su animali: Siria, la cagnolina picchiata e sepolta viva. Malata di tumore mammario, la cagnolina è stata sotterrata viva: bastonata, è stata seppellita. Ma Siria non era morta, ed è stata ritrovata: la puntura per ucciderla sarebbe costata tra gli 80 e i 100 euro. La Ruggeri va da uno dei responsabili.
Filippo Roma torna sui voti degli italiani all’estero: Sono regolari i voti che decidono chi governa? Continua la saga dei “cacciatori di plichi” che tolgono dalla circolazione i plichi con i documenti elettorali per gli italiani residenti fuori dai confini.
A mezzanotte, immagini forti dal Messico: Cizco racconta La mattanza dei Narcos. Joaquin Guzman, “El Chapo” del traffico di droga del cartello di Sinaloa, ha ammesso di essere responsabile di 3mila omicidi: per i giornalisti invece, sono almeno il doppio.
Quando muore il re però, tutti vogliono salire sul trono: dopo il suo arresto, è in atto una vera guerra tra cartelli: Acapulco, una volta meta turistica, è diventata zona militarizzata. Secondo la gente del posto, i controlli della polizia non servono a niente: i tassi di omicidi è tra i più alti al mondo, uno dei cartelli più sanguinari è proprio composto da ex militari passati dall’altra parte.
Il sangue scorre nelle strade: uccidere un uomo è niente. La lista degli assassinati in maniera brutale è lunga: i giornalisti ammazzati negli ultimi anni sono 80, mentre gli scomparsi 17. Morire per mano dei Narcos non è mai veloce: torture, smembramento, spellamento della faccia da vivi, decapitazione.
Più passano gli anni, più si abbassa l’età dei criminali del cartello. Cizco incontra un ispettore che gli descrive quanto sta avvenendo, poi Paco: si tratta di un “fotoreporter della morte” che immortala le scene del delitto per i giornali. Paco guarda corpi fatti a pezzi senza scomporsi, tanta è l’abitudine: la giornata è incredibilmente lunga, e sanguinolenta.
Viene replicato Cristiano Pasca: Vespa e l’intervista a Totò Riina.
Infine Sebastian Gazzarrini che testa l’applicazione Appanculo con Miriam Leone, Syria, Nicolas Vaporidis, Sonia Bergamasco, Don Backy, Costanza Caracciolo, Gigi D’Alessio, Leone Di Lernia.