Dopo le battute di presentazione di rito, il primo servizio lanciato è quello di Nina Palmieri: L’amore-terapia contro il bullismo. La iena è tornata da Pierluigi, ragazzo traumatizzato dalle persecuzioni dei bulli a scuola, pestato, emarginato, deriso e rimasto sconvolto: da quando si è chiuso in un mutismo, la mamma dice che è un “sasso” senza emozioni.
Dopo il servizio che la Palmieri gli aveva dedicato, le persone hanno dimostrato il proprio appoggio a Pierluigi: è stato contattato da Andrea Pirlo, l’Inter gli ha mandato una maglia da portiere titolare, le scuole lo invitano tra i ragazzi quando si parla si bullismo. Una terapia dell’amore, grazie a cui non è più un “sasso” come negli ultimi vent’anni: inizia a preparare il caffè ad esempio, prende qualche piccola iniziativa.
Siccome nel servizio aveva scelto come canzone Non dirgli mai di Gigi D’Alessio per il viaggio in auto, l’artista napoletano ha voluto fargli una sorpresa: l’ha invitato al concerto, per cantare insieme a lui la canzone. Ad accompagnarlo, la iena.
Nadia Toffa è in Abruzzo: Un pericoloso esperimento nucleare tenuto nascosto. Al centro dell’inchiesta, l’istituto di fisica nucleare nel Gran Sasso. I laboratori sono dentro l’acquifero che rifornisce la regione, perciò le sostanze per un errore possono finire nell’acqua potabile: i lavori di messa in sicurezza sarebbero già dovuti svolgersi 15 anni fa. La captazione dell’acqua avviene proprio dove sorge l’istituto, che usa sostanze radioattive per i propri esperimenti: la zona è potenzialmente pericolosissima, dato che l’area è fortemente sismica.
I cittadini non sono stati informati del prossimo esperimento, per cui è arrivato il Cerio 144: al forum per l’acqua è arrivata una segnalazione anonima. In passato si sono già verificati due incidenti, ma le autorità non forniscono spiegazioni alle domande della Toffa.
Ismaele La Vardera si occupa delle ultime elezioni siciliane: Voto di scambio a sua insaputa. Attraverso una segnalatrice, la iena documenta come siano stati “reclutati” degli intermediari per acquistare pacchetti di voto: il consigliere Castro, a cui erano destinati quei voti, invita La Vardera a depositare i filmati in questura.
Nel sentire la gente, il voto non ha più alcun valore: insomma, tanto vale prendere 50 euro in cambio. Si scopre che Castro abita ad Acireale, nella stessa zona del suo intermediario: stavolta però, quando La Vardera cerca di parlarci, il consigliere non si ferma. Anzi, essendo in auto quando l’inviato tenta di avvicinarlo, accelera costringendo l’altro a un inseguimento.
Roberta Rei racconta la storia di Stefano Montuori: Autista eroe vittima di Stato. Stefano era l’autista del magistrato Gagliardi, preso di mira per le sue indagini: è rimasto colpito in un attentato. Mentre però il magistrato ha ottenuto i riconoscimenti che gli spettavano, Stefano no: essendo a letto, ne avrebbe bisogno. Però non gli viene data nessuna agevolazione perché ha dei parenti che fanno parte della criminalità organizzata: la stessa criminalità che però l’ha quasi ucciso.
Lo scherzo di questa puntata è architettato da Stefano Corti e Alessandro Onnis: Una cena speciale per Cannavacciuolo. Il Balzo è un locale in cui lavorano ragazzi affetti da sindrome di Down: Corti e Onnis recapitano allo chef un loro videomessaggio d’invito. Cannavacciuolo si presenta presto al loro ristorante, e lo fa in compagnia di Bruno Barbieri. Mentre però barbieri viene avvisato dello scherzo, Cannavacciuolo ignora tutto: riceve continue pacche sulle spalle, zuppa piena di wasabi, piatti improponibili preparati con la sabbia. Per dolce, cozze ricoperte di cioccolata.
Da palato sopraffino qual è, Cannavacciuolo si accorge subito che c’è qualcosa che non va, però non ha il coraggio di proferire parola.
Tocca a Matteo Viviani: Violentata dal nonno e tradita dallo Stato. Laura ha ora 22 anni, tutto è iniziato quando era tredicenne: invitata dal nonno per darle il regalo di cresima, l’uomo l’ha invece costretta a consumare un rapporto sessuale. Questo accade nella casa degli zii: quando Laura entra nel salone dove c’erano tutti piangendo, nessuno dice niente. La lasciano andare via.
I genitori non si sono mai accorti di nulla: nella sua testa, Laura si sentiva in colpa e si vergognava. Il nonno si è sempre comportato normalmente, al punto che la ragazzina arrivava a mettere in dubbio che la violenza fosse accaduta. Qualche mese dopo la cosa si è ripetuta, stavolta nell’auto del nonno: la bambina pensava che fosse una punizione per averlo fatto arrabbiare. Un anno dopo, ancora: “Col corpo ci sei, ma con la testa cerchi di viaggiare. Ero completamente ovattata”, racconta Laura.
Dopo l’ennesimo spavento, dato che il nonno la seguiva a scuola, ormai sedicenne, Laura inizia a diventare paranoica. Decide così di confidarsi con un insegnante, il quale la spinge a rivelare tutto ai genitori: con la mamma e il papà, il giorno seguente Laura viene portata in questura a denunciare.
Tra primo e secondo grado di giudizio, l’uomo è stato dichiarato due volte colpevole: si va in Cassazione, ma per una vizio di forma (manca la forma di un giudice) bisogna attendere una nuova data. A gennaio saranno sette anni di processo, durante i quali il nonno di Laura è libero e senza ordine di restrizione: potrebbe incrociarlo in qualsiasi momento, senza alcuna protezione. Nel frattempo l’uomo ha preso residenza ad Hammamet, dato che è difficile ottenere l’estradizione dalla Tunisia.
Alice Martinelli ci parla de Il cibo che uccide i bambini di Chernobyl. Il 16 aprile 1986 esplode il reattore 4 della centrale di Chernobyl: trent’anni dopo il disastro, continuano a nascere bambini malati. Gli isotopi radioattivi rilasciati hanno contaminato il cibo: mangiando cibo radioattivo, i bimbi continuano ad ammalarsi.
I loro corpi sono senza difese immunitarie: mangiare cibi non contaminati è però difficile, perché i soldi sono pochi e l’unico modo per sostenersi è piantare verdura. Nelle mense a scuola si mangia poco riso: la situazione di povertà impedisce di alimentarsi correttamente, figurarsi lasciare l’area.
Come se non bastasse, per finanziare l’esercito, il governo centrale ha tagliato i fondi a queste popolazioni.
Si cambia argomento con Filippo Roma: Parentopoli alla Cisl: tutto a posto? Documenti alla mano, una fonte denuncia alla iena il malcostume a Napoli della Cisl: senza rispettare il codice etico, i figli dei dirigenti vengono fatti assumere alla cassa edile.
Roma raggiunge i dirigenti sindacali che hanno fatto mettere sotto contratto i propri figli: non gli risponde nessuno.
Il prossimo servizio è di Giulio Golia, da Medellin in Colombia: Una famiglia di tre mariti. Alejandro, Manuel e Victor hanno ottenuto il riconoscimento giuridico della loro relazione a tre: una famiglia poliamorosa, sancita da un documento che equipara i diritti dei tre a quelli di un comune matrimonio.
Per ora hanno semplicemente formato un contratto davanti a un notaio, ma immaginano già una cerimonia di celebrazione.
Naturalmente Golia non perde occasione per farsi spiegare le dinamiche di una triade, sessuali e non.
A pochi minuti dalla mezzanotte, un servizio di Andrea Agresti in replica: Un porcone in fuga, un uomo che offre lavoro come donna delle pulizie e chiede sesso in cambio.
Quindi lo scherzo di Angelo Duro a Giucas Casella: Paura e delirio ad Amsterdam.
In conclusione, sempre in replica, Filippo Roma: Il ritorno di Mastella.
La puntata si conclude qui.