Otto nuovi brani da ascoltare, introdotti da una clip iniziale in cui i quattro giudici si esprimono su questa opportunità, vera prova del nove per i ragazzi.
Si comincia omaggiando gli ospiti: un medley dei Negramaro. Iniziano a cantare i protagonisti di X Factor, situati tra il pubblico, per poi unirsi a Giuliano Sangiorgi sul palco. I giudici sono già seduti dietro al bancone: Cattelan li presenta, sottolineando che la puntata vale come una finale, dato che per i concorrenti è il battesimo nell’industria musicale.
Due le manche previste, al termine delle quali si scontreranno i meno votati.
Il primo a farci ascoltare l’inedito è Lorenzo Licitra, per cui l’autore Zampaglione ha scritto In the name of love. Nonostante la Maionchi abbia continuamente sostenuto l’importanza di cantare in italiano, il pezzo è in inglese.
Fedez non si esprime, perché non è il caso di giudicare i pezzi che sono il momento di gloria dei ragazzi. Agnelli sperava in una scelta diversa: o virare sul Michael Bublé, oppure su qualcosa di più sperimentale. A Levante è piaciuto come il tenore sia stato “incastrato” nel pop.
Il prossimo è Gabriele Esposito con Limits, di cui è autore.
Per Agnelli il pezzo è scritto bene, ma è poco personale. A Levante piace, la Maionchi lo trova piacevole. Fedez ricorda che Gabriele ha rischiato, perché ha puntata su una sua canzone anziché affidarsi a qualche autore blasonato.
Terzi ad esibirsi i Maneskin: Chosen. Si tratta della canzone già presentata alle Auditions: Fedez augura direttamente la vittoria, mentre Agnelli li ringrazia per essere stati sobri come aveva chiesto loro. Dato che il pezzo è una sorta di “autocelebrazione”, come dice lo stesso frontman, la Maionchi consiglia loro di godersela perché poi vengono gli acciacchi.
Con Lascia che sia, Andrea Radice. Nel presentarlo, la Maionchi sbotta contro chi le indica di guardare il gobbo: lei non ha tempo di guardare i foglietti.
Finalmente Agnelli lo sente in italiano; Levante si accoda. Fedez invece stasera è prodigo di commenti positivi, al punto da lasciare stupito il cantante degli Afterhours.
Quinta in scaletta, Rita Bellanza: Le parole che non dico mai, scritto da Levante.
Per la Maionchi è finalmente uscita dall’oscurità; per Fedez l’inedito marca la grande emotività della Bellanza. Agnelli trova che la ragazza sia riuscita a rimettere a posto i pezzi: “Tu sei un’equilibrista. Se cadi d auna parte è un disastro, se cadi dall’altra indimenticabile”.
Si continua con Samuel Storm: The story.
Agnelli capisce il bisogno di raccontare quello che è stato vissuto, ma è importante spostare l’asse: la vita di Manuel è cambiata. “Non mi fa impazzire il pezzo, ma mi sei piaciuto molto tu” è il suo commento finale. Levante già immagina di ascoltarlo mentre guida.
Tocca ai Ros con Rumore: la produzione è dello stesso produttore dei Muse. Una vera dichiarazione d’intenti, con la cantante che rivendica di voler fare rumore: alla Maionchi ricordano le atmosfere dei White Stripes. Per Fedez sono la “quota alternativa” del programma, per Agnelli manca qualcuno come loro nel panorama musicale italiano.
Ultimo della manche, Enrico Nigiotti con la sua L’amore è.
Con orecchio da discografico, secondo Fedez questo è il brano che funzionerà di più in radio. Agnelli trova che abbia grande musicalità e capacità di scrittura, perciò gli raccomanda di non accontentarsi perché è troppo giovane per essere così “classico”. Levante adora la sua semplicità.
Concluse le esibizioni, breve riepilogo: prima del verdetto del televoto, i Negramaro con Fino all’imbrunire.
Congedato il gruppo salentino, scopriamo come ha votato il pubblico: all’ultimo scontro Gabriele Esposito
Parte quindi una seconda manche, stavolta composta da un megamix: senza ulteriori presentazioni, si tratta di veloci esibizioni. Una performance di seguito all’altra, su brani famosi scelti dai giudici.
Al termine, breve giro di commenti: Levante ha apprezzato più di tutti i Maneskin e meno i Ros, per Agnelli invece il migliore è stato Storm mentre Radice un po’ piatto. A Fedez non è piaciuto il brano in portoghese cantato da Rita Bellanza, secondo lui da sala d’attesa; al contrario del collega di bancone invece, Radice gli è sembrato convincente.
Appello dei giudici, poi l’esito della seconda manche: Rita Bellanza va al ballottaggio. Mara MAionchi vanta ancora la squadra intatta al quinto live.
Per l’ultimo scontro, i cavalli di battaglia: When you were young di Adele per Gabriele Esposito, Rita Bellanza sceglie invece Le rondini di Lucio Dalla.
Fedez elimina Rita, chiedendo però esplicitamente ai colleghi di andare al tilt: è il pubblico che deve decidere l’inedito.Levante elimina Gabriele, Manuel Agnelli accetta la richiesta di Fedez perché lui era stato ascoltato quando ha creato il precedente. Agnelli comunque elimina Gabriele. La Maionchi non ci sta a mandare al tilt: elimina Gabriele Esposito, mentre Fedez scuote la testa con disappunto. Gabriele Esposito è dunque l’eliminato del quinto live.