Si inizia con Paolo Bonolis che si dilunga nella presentazione di Checco Zalone, il quale dietro un telo manifesta la noia con gesti e frasette. Il pugliese entra in studio cantando La prima Repubblica. L’intervista si apre con riferimenti a Marylin Manson, ospite la settimana scorsa. La conversazione si svolge a suon di battute. Ritmi blandi, fin troppo, e la traduzione non giova. Dopo la scossa iniziale di Zalone si fatica a mantenere alta l’attenzione.
Il pugliese, a tratti sfiora il limite della volgarità, senza tuttavia mai superarlo. Momento estremamente divertente, grazia anche alla figura di Paolo Bonolis. Il brano creato nella “sua cameretta” si intitola “Grazie Jobs Act” e è suonata sulla base de “La locomotiva“. Altro capitolo, la versione omosessuale, e non politicamente corretta delle sigle dei cartoni animati. Si chiude con l’omaggio a Pino Daniele, con l’esecuzione di “Alleria“.
Mickey Rourke è il secondo ospite di oggi. L’attore presentato come un duro ribelle, si commuove quando parla del suo cane morto. La sua carriera da pugile iniziò a 11 anni, quando reagì ad un bullo. Da questo episodio iniziano una serie di aneddoti. Doveroso il riferimento a Kim Basinger e all’indimenticabile 9 settimane e mezzo. Si chiude con lui che afferma di aver paura della morte ma non di morire.
Finta litigata a suon di musica tra Bonolis e Laurenti. Sulle note di “Tra le granite e le granate” entra in scena Francesco Gabbani. A seguire il tormentone “Occidentali’s Karma“, brano con cui ha vinto Sanremo 2017. Si passano in rassegna tutte le citazioni colte, nascoste dalla melodia piacevole delle sue canzoni; poi omaggio a Franco Battiato con Centro di gravità permanente.
Si torna agli anni 60, periodo in cui esordì Patty Pravo. Ragazzo triste del 1966 viene presentato come il brano simbolo di un’intera generazione. Divertente aneddoto la Rai censurò parte del brano, Radio Vaticana la mandò integrale. Si parla della sua verginità, persa a 14 anni. La canzone della sua vita è Il mio canto libero di Lucio Battisti.
Arriva il momento di “un amico caro“, Gigi D’Alessio, che si sistema subito al pianoforte. Dopo un breve ricordo di Lucio Dalla, il cantante partenopeo esegue Avrai, in onore di Claudio Baglioni, il suo maestro musicale. Il Direttore Artistico di Sanremo 2018 cantò questo brano al diciottesimo compleanno del figlio del collega, chiamato Claudio proprio in onore del romano. A seguire medley dei sui brani latineggianti.
Claudio Santamaria qualche anno fa in una fiction ha vestito i panni di Rino Gaetano. In quella circostanza non cantò Sfiorivano le viole; e questa sera si toglie la soddisfazione di farlo. In prima fila l’ormai inseparabile fidanzata Francesca Barra. Che bella sorpresa! L’attore delizia il pubblico con una performance alla tromba, prima di strimpellare alla chitarra diversi brani,
Seconda pagina internazionale con il grandissimo violinista David Garrett. Quello che fa con lo strumento musicale lascia tutti a bocca aperta. Con un’introduzione blues Paolo Bonolis introduce Edoardo Bennato. Il cantautore esegue Mangiafuco, per festeggiare i 40 anni dell’album “Burattino senza fili”. Il suo maestro Paul Anka.
Termina qui la puntata odierna di Music. Paolo Bonolis vi da appuntamento a mercoledì prossimo 20 dicembre sempre su Canale5.