Il primo servizio è di Niccolò de Devitiis: L’Italia ai Mondiali 2018. La iena ha incontrato la Nazionale Amputati: una squadra di persone disabili che hanno un arto in meno. Senza una gamba, senza un braccio, non hanno voluto rinunciare al calcio. Lo sforzo fisico è immenso, dato che correre con le stampelle richiede di concentrare molta fatica sulla parte alta del corpo.
La Nazionale Amputati è qualificata ai Mondiali, ma non ha i soldi per andarci: riconosciuti dalla Uefa, non lo sono invece per la Figc. A differenza di quanto accade all’estero infatti, il gioco nella Nazionale Amputati non viene considerata lavoro.
Si cambia completamente argomento con Stefano Corti e Alessandro Onnis: Chechu e una serata indimenticabile..
Sfruttando la complicità di Ignazio Moser, Cecilia Rodriguez si ritrova nella cantina di un locale con il fidanzato: le viene fatto credere che nella stanza ci siano delle presenze, invece sono peluche o uno spolverino. Lei urla come un’invasata.
Segue un’intervista doppia: l’hanno fatto nella casa dopo 60 giorni, la prima volta è durata due secondi e poi, una volta fuori, su ogni letto, in piedi e in un camerino di Mediaset.
Tocca a Matteo Viviani: L’uomo che distrugge le case è tornato! La iena è tornato da una vecchia conoscenza, Ivan Denaro, un truffatore che finge di ristrutturare case e invece è noto per le condizioni disastrate in cui le fa trovare.
L’uomo continua ad agire indisturbato, e Viviani ha ricevuto nuove segnalazioni: quando lo raggiunge, Ivan Denaro cammina con un foglio davanti la faccia cercando di seminare la iena.
Filippo Roma si occupa di vitalizi: La più grande presa per il culo del Parlamento agli italiani. La Legge Richetti, che abolirebbe i vitalizi d’oro calcolandoli sulla base dei contributi, è stata annunciata ma è ferma perché è stata approvata alla Camera ma bloccata in Senato.
Roma va da Richetti, a cui fa notare che tutto sta avvenendo nel PD: un doppio gioco all’interno dello stesso partito, cioè quello di maggioranza, che non riesce a mettere la legge in calendario.
Luigi Pelazza racconta la storia del piccolo Christian: Bimbo rapito dalla madre. Ornella e Luciano, nonni del piccolo Christian, denunciano la scomparsa del nipotino: figlio di genitori separati, entrambi dalla vita tumultuosa, può incontrare la mamma Elena solo in presenza di un’educatrice.
Elena si è svincolata dal controllo in un Mc Donald’s, accompagnando il bambino in bagno. Per non destare sospetti, ha lasciato la sua borsa piena all’educatrice; poco dopo si sarebbe scoperto che aveva organizzato un vero piano di fuga dall’Italia. Aveva anche ingaggiato un autista per accompagnarla all’aeroporto di Nizza, ignaro della fuga.
Pelazza si mette sulle tracce della donna, anche grazie a un gancio russo che vive in Italia. Dopo giorni di ricerca, gli arriva il video di un bimbo che sembrerebbe proprio Christian.
Ornella parte insieme a Pelazza per la Russia, destinazione un paese al confine col Kazakistan. I due si appostano sotto il portone di Elena, e si accorgono di essere spiati dalla finestra: nessuno apre la porta, la polizia intima di andare via.
Adesso però, si sa precisamente dove si trova il bambino.
Poi l’intervista a una sorridente Nadia Toffa: la iena racconta di essere caduta a terra nella hall dell’hotel. Un black out totale, da cui si è risvegliata in ambulanza: intanto l’aveva raggiunta un autore, che ha ritrovato proprio nell’ambulanza.
Sorvolando in seguito le città nell’eliambulanza, la Toffa ha pensato ai vari servizi che aveva girato in ogni luogo, come se stesse ripercorrendo la propria vita. La iena è commossa dall’affetto della gente comune, così come i messaggi ricevuti da alcuni politici con cui aveva un rapporto conflittuale: è arrivata persino la telefonata di Berlusconi.
“Io ho un marito impegnativo: si chiama Iene”, scherza la Toffa riguardo l’infermiera che le diceva di riposarsi. E continua: “Noi facciamo show, facciamo tv, però c’è tanta passione ed è come se il problema fosse anche mio”.
È la volta di Giulio Golia: Finalmente il biotestamento è legge. Marco Cappato è stato imputato per aver accompagnato dj Fabo in Svizzera: al processo è stato chiamato a deporre anche Giulio Golia, di cui è stato proiettato il servizio integrale girato a casa di Fabo. Viene quindi raccontata la mattinata in aula, la commozione dei presenti, Golia che ammette di essere stato “segnato” da Fabo,la determinatezza di Fabiano Antoniani.
Cappato spiega quindi in cosa consiste la legge sul testamento biologico appena approvato: si può andare da un notaio e predisporre le proprie scelte, così come revocarle in un secondo momento. Ci vorrà ancora tempo per predisporre tutto, ma l’ostacolo legislativo ora non c’è più.
Gaetano Pecoraro conosce Theò, un bambino affetto da varie malformazioni: L’Europa decide di non essere ecologica. I problemi di Theò sono stati subito messi in relazione dai medici col glisofato, una sostanza usata come concimante in agricoltura.
Quando era incinta, la mamma ha usato il glifosato credendolo persino una sostanza ecologica: così infatti era pubblicizzata la sostanza. Adesso la famiglia ha fatto causa ad una delle più grandi multinazionali che produce il diserbante.
Da quando questo erbicida viene utilizzato su larga scala, nelle aree è cresciuto il tasso di tumori. L’autorità europea ha approvato l’uso del glifosato basandosi su studi che si erano dimostrati falsati; ora l’approvazione è stata rinnovata per altri cinque anni.
Al rientro in studio si cambia completamente atmosfera: i tre conduttori salgono sul bancone e iniziano a togliersi i pantaloni. Il motivo è coinvolgere gli spettatori, che potranno accaparrarsi una divisa seguendo le istruzioni sulla pagina Facebook del programma. Una sorta di regalo di Natale, insomma.
Alessandro De Giuseppe smaschera l’ennesimo “porcone” che tiene colloqui di lavoro che non sono colloqui: Il porcone con la fissa del pelo.
Debora si presenta al colloquio per un lavoro di telemarketing: vista l’avvenenza della ragazza, le viene proposto di fare le promozioni su una rete locale piemontese. E naturalmente, per testare le capacità di presentatrice, bisogna appartarsi su un divano e spogliarsi. Però Debora ha un problema: non si depila le parti intime.
Al secondo appuntamento, stavolta a casa della ragazza, dopo un po’ si presenta De Giuseppe.
Dino Giarrusso si occupa di una storia di violenza su bambine dai 10 anni in su: Lo credevano santo ma abusava delle bambine. Piero Capuana, a capo di una comunità religiosa, teneva messe ed incontri: una sorta di setta, con tanto di “12 apostoli” e momenti di “trance” in cui i fedeli dovevano rilassarsi. Ritenuto vicino a Dio, un santo, molti genitori hanno mandato le loro figlie da lui persino a dormire a casa sua. Ma con queste figlie, Capuana ha ballato in maniera spinta e chiesto, quando non c’erano i genitori, se fossero disposte a tutto pur di soddisfare questa incarnazione dello Spirito Santo.
Le ragazzine venivano rassicurate da tre donne, chiamate “i tre pilastri”: veniva detto loro che erano delle prescelte, che era un modo di stare vicino a Gesù. C’erano dei veri turni: una volta a settimana, bisognava andare a casa di Capuna e lasciarsi toccare, baciarlo, leccarlo, masturbarlo, praticargli sesso orale. Le testimonianze sono agghiaccianti: una ragazzina di 13 anni ha avuto rapporti sessuali completi con lui per anni, e le era stata data pure la pillola del giorno dopo.
A scoperchiare il sistema è stata Lisa, dieci anni: picchiata per “gelosia”, perché le piaceva un coetaneo, ha raccontato tutto alla mamma. La donna si è confidata col parroco in confessione, ma lui ha riportato subito a Mimmo Rotella, politico locale del ragusano e marito di una dei “tre pilastri”.
La vicenda è stata poi denunciata alle autorità competenti, fino all’arresto di Piero Capuana per violenza sessuale.
Antonino Monteleone è vicino Sassari: Giù le mani dai minatori sardi.
Gli operai della miniera di bauxite si sono barricati dentro perché da un giorno all’altro la Olmedo, l’impresa di cui sono dipendenti, ha detto loro di rimanere a casa. A volto coperto, nelle viscere della terra, gli occupanti vanno avanti da 80 giorni: vivono a 100 metri sotto terra. L’estrazione è ferma da gennaio 2015, ma ai minatori era stato assicurato che sarebbe stata riaperta a breve. I macchinari presenti, spiegano, valgono migliaia di euro: la bauxite inoltre, è richiestissima.
La miniera è “una ricchezza nostra” ed è ferma: nessuno dà la possibilità di sfruttarla. Non avendo niente da perdere, i minatori sono sul piede di guerra.
Dopo la visita di Monteleone, il presidente di Regione è andato alla miniera: gli occupanti sono usciti dopo quasi tre mesi sotto terra, alla promessa che il problema sarà risolto.
Sabrina Nobile ha chiesto ai politici: Mai stato con una prostituta? Qualcuno è visibilmente in difficoltà: dato che le statistiche dicono che un uomo su due va a prostitute, la iena verifica.
La puntata si conclude qui, con i tre conduttori ancora in canottiera dopo lo spogliarello. Era l’ultima della domenica 2017.
Correzione su servizio Iene “Il porcone con la fissa del pelo”: è il contrario, Debora si depila ma lui non vorrebbe.