Voyager- ai confini della conoscenza lunedì 8 gennaio
Roberto Giacobbo ha raggiunto ciò che resta ancora in piedi della diga del Gleno crollata il 1° dicembre del 1923. Un monumento affascinante e terribile per raccontare una storia inedita e piena di sorprese. Tutti conoscono il disastro della diga del Vajont quando una frana improvvisa creò un’onda che scavalcò, letteralmente, la diga causando quasi duemila vittime. Era il 9 settembre del 1963.
Ma c’è un’altra diga, quella del Gleno in Lombardia, che nasconde un segreto rimasto tale per quasi un secolo. Cosa è successo quella mattina di 94 anni fa? Cosa spezzò letteralmente in due la diga riversando 3 milioni di metri cubi di acqua sulla sottostante Val di Scalve? E perché qualcuno sostiene che le carte ufficiali non raccontano tutta la verità?
Perché la ricerca dell’Italia straordinaria ha portato le telecamere di Voyager in una miniera di sale sotterranea in Polonia? Cosa lega i due Paesi? Lo sapevate che in una strofa dell’inno di Mameli, poi censurata, era citata la Polonia? Roberto Giacobbo è sceso nelle viscere della terra per raccontare le meraviglie di un luogo dove si può ritrovare una parte d’Italia anche nella terra di papa Giovanni Paolo II, un viaggio avventuroso e affascinante.
E’ possibile che nel prossimo futuro ricorderemo tutto della nostra vita? Potremo migliorare la nostra memoria e combattere le malattie che possono rovinarla? Un viaggio per conoscere le ultime scoperte scientifiche insieme al premio Nobel Eric Kandel che ha concesso a Giacobbo un’importante intervista esclusiva.
L’appuntamento con Voyager – ai confini della conoscenza,è per lunedì 8 gennaio alle 21.20 su Rai2