La puntata si apre con delle persone che mangiano in cucina: c’è gente a cena. Appena il tempo di mandarle via perché sono arrivati i padroni di casa, ed è già il momento della Mistery Box: sotto ci sono dei piatti numerati. Ad ogni piatto corrisponde il piatto di portata dei commensali: i concorrenti devono cucinare con gli avanzi.
Si va dal pesce alla pasta e fagioli, fino alle lasagne e al salame di cioccolato: le pietanze trovate sulla tavola sono le più varie.
Si tratta di reinventare un avanzo, aggiungendo degli ingredienti (massimo quattro) da prendere in dispensa. 45 i minuti a disposizione.
Per qualcuno parte della difficoltà già riconoscere gli ingredienti con cui lavorare. Cannavacciuolo stoppa Italo, che ha iniziato troppe preparazioni senza trovare una rotta precisa. Bastianich invece va dal verace Fabrizio: colui che si è proposto come abruzzese doc, si è “infighettito” a milanese che frulla.
È arrivato il momento di vedere cosa è stato preparato. Ludovica ha trasformato l’arrosto con cipolline in agrodolce in un ripieno per raviolo, Marianna ha rivisitato la lasagna in arancina, Kateryna ha ideato delle praline al caramello partendo dal salame al cioccolato: sono loro le tre migliori.
Vince proprio Kateryna, la quale si aggiudica un grande vantaggio: andrà in balconata, seguendo l’Invention Test da spettatrice.
Giovanna, Simone Marianna invece devono abbandonare i loro posti: ma solo perché serve la prima fila libera. Rientrano i commensali di prima: si tratta di tre ex concorrenti che sono stati eliminati a un passo dall’indossare il grembiule. Per due di loro c’è in ballo la possibilità di entrare in gara. Mentre i tre si danno da fare ai fornelli, gli altri guardano.
Alla gara si aggiungono così Michele e Matteo, mentre Lenka ha di nuovo perso con il fritto che le era costato l’esclusione in precedenza. Abbiamo un deja vu: una cucina con 2° aspiranti chef. Si passa perciò all’Invention Test: in 45 minuti, realizzare un piatto che abbia una parte cruda, una cotta e sia leggero e croccante.
Al loro posto, Cannavacciuolo farebbe una “caponata di pane”: Barbieri gli chiede di dare indietro una stella Michelin.
Cominciano gli assaggi, e i giudici non sono molto entusiasti della prova. Ha soddisfatto tutti i requisiti richiesti il piatto di Alberto: il ragazzo sarà capitano di brigata nella prova in esterna.
Hanno invece fallito completamente Antonino, Francesco ed Eri: esce Eri. Antonino va al Pressure Test con i peggiori della prova in esterna.
Per l’esterna siamo a Milano, non in una zona qualsiasi. I giudici hanno infatti scelto via Sarpi, cuore della Chinatown della città: la comunità cinese è di 28mila persone.
Le due squadre blu e rossa dovranno cucinare piatti della tradizione italiana quali spaghetti alle vongole, risotto allo zafferano, pollo alla cacciatora, oppure dolci come tiramisù e panna cotta. Le brigate cucineranno per 100 cinesi, perciò Bastianich suggerisce di tenere in conto i gusti asiatici: nei suoi ristoranti italiani a Hong King ad esempio, la pasta viene cotta più a lungo e con meno sale.
Alberto sceglie i componenti della sua brigata, la rossa: dice di non volere le personalità che creano problemi.a capo della brigata rossa viene scelta Denise. Mancano due ore alla cena: si va subito ai fornelli.
Mentre i concorrenti vengono controllati da Barbieri, Klugmann e Cannavacciuolo, Bastianich ha un appuntamento per manicure e pedicure in via Sarpi.
Nella brigata rossa Italo insiste per aggiungere il curry nello spezzatino: Denise è molto irritata. Non a torto, del resto: più tardi Cannavacciuolo si arrabbierà per la quantità abbondante di spezie, dato che dall’odore intenso i cinesi non avranno l’impressione di un piatto della tradizione italiana.
Inizia il servizio in tavola: il risotto alo zafferano viene rivisitato con l’aggiunta di anacardi, mentre lo spaghetto alle vongole aromatizzato con zenzero. Poi pollo alla cacciatora con ananas, spezzatino con patate e spezie. Per i dolci: pannacotta con crema di arancia e mandarino, tiramisù in bagna di thè verde con ananas.
Vince la brigata blu: alla rossa tocca il Pressure Test con Antonino. Una volta in cucina, Denise spiega il motivo del fallimento: la maleducazione di Italo, che ha imposto il curry nonostante lei si fosse opposta. Bastianich fa notare a Italo che il curry è indiano: “Da New Dehli a Shangai sono 5mila chilometri”.
Ad ogni modo, non c’è tempo per discutere: è tempo di cucinare il piccione ripieno. Di volta in volta, occorre eseguire scrupolosi passaggi: il primo che termina ogni passaggio urla lo stop, costringendo così anche gli altri a fermarsi e a ripartire senza poterlo ultimare. Qualcuno non capisce bene il regolamento del Pressure Test.
Salgono in balconata Italo e Matteo: nonostante qualche imprecisione, i loro erano i migliori. Un piccolo errore di sale per Simone e Giovanna, ma comunque prova superata. Passano anche Manuela e Denise.
Per i grembiuli neri rimasti in gara, un altro ostacolo da superare: la preparazione di quattro tipi di ravioli cinesi. Sotto la cloche, tuti gli ingredienti necessari: a spiegare quali sono i tipi, la chef Wang. Si tratta di raviolo di gamberi, di manzo, di maiale e quello vegetariano: ciascuno ha le relative spezie, oltre che una chiusura a spiga che mette in difficoltà i concorrenti.
Dopo Eri, l’altro eliminato della serata è Jose. La puntata si conclude qui.