Per il resto, la seconda serata del Festival di Sanremo 2018 vedrà salire sul palco molti ospiti e l’esordio di quattro artisti delle Nuove Proposte. La puntata inizierà alle 20:45 e dovrebbe terminare tra le 00.30 e le 00:40.
Le Nuove Proposte che potremo ascoltare questa sera sono, nell’ordine:
Lorenzo Baglioni
Giulia Casieri
Mirkoeilcane
Alice Caioli
Secondo quanto è dato sapere al momento, saranno proprio loro ad aprire la serata.
Ma questa sera ascolteremo nuovamente anche dieci dei Campioni che già hanno cantato ieri:
Le Vibrazioni
Nina Zilli
Diodato e Roy Paci
Elio e le Storie Tese
Ornella Vanoni – Bungaro – Pacifico
Red Canzian
Ron
Renzo Rubino (sostituisce Ermal Meta e Fabrizio Moro)
Annalisa
Decibel
Per quanto riguarda gli ospiti, invece, sarà la serata degli internazionali Sting e Shaggy. Canterano insieme la loro “Don’t make me wait”, contenuta nell’album “44/876”, scritto insieme dall’insolita coppia. Poi Sting sarà protagonista anche di un tributo a Zucchero.
Per quanto riguarda gli italiani, sarà la serata di Pippo Baudo – a 50 anni dalla sua prima conduzione del Festival – di Roberto Vecchioni – che duetterà con Claudio Baglioni – di Franca Leosini e del Mago Forest. I ragazzi de Il Volo canteranno due volte: una sarà il tributo a Sergio Endrigo, con l’interpretazione di “Canzone per te”, l’altra una loro versione del “Nessun Dorma”. Anche Biagio Antonacci sarà protagonista con due canzoni e un duetto con Claudio Baglioni.
Nella conferenza stampa di questa mattina, in molti hanno fatto notare a Claudio Baglioni e al Direttore di Rai1, Angelo Teodoli, che l’esordio di ieri si è prolungato per quaranta minuti oltre il previsto. I due hanno detto che questa sera si dovrebbero limare alcune decine di minuti. USccederà sia per la diversa compostizione dela scaletta, sia perché ci si impegnerà maggiormente per rispettar l’orario.
Ricordiamo che stasera si conoceranno le votazioni degli artisti da parte della Sala Stampa. Le modalità saranno le stesse con cui ieri sera abiamo conosciuto quelle della giuria demoscopica. Non una classifica numerata, bensì una collocazione in tre zone: blu (riservata ai migliori), gialla (per chi è più o meno a metà classifica), rossa (per chi è agli ultimi posti).