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“Il cinema è la mia grande passione” svela, “e sono particolarmente orgogliosa di premiare un grande artista come Carlo Verdone al quale, in passato, ho avuto il piacere di consegnare altri prestigiosi riconoscimenti per la sua carriera”.
Intanto ci spieghi il significato del Premio Bresson.
Si tratta di un riconoscimento istituito nel 2000, consegnato, ogni anno, all’interno del Festival del Cinema di Venezia, al regista che ha fornito una testimonianza significativa del difficile percorso necessario per trovare il significato spirituale della vita. Io ne sono la padrona di casa da sei anni.
Come mai questa passione per il grande schermo?
Amo il cinema fin dai tempi dell’Università Mi sono infatti laureata con una tesi specifica nel settore e, nel corso della mia carriera, ho condotto molte manifestazioni dedicate, tra cui il Taormina Film Fest e Il Biglietto d’oro. Inoltre sono stata in giuria alla Mostra del Cinema di Venezia per la sezione Premio Pari Opportunità, indetto dal Ministero delle pari opportunità nell’edizione del 2010 e del 2011.
Lei, oltre che testimonial per pubblicità, ha anche recitato per il grande e il piccolo schermo. Prevede un ritorno alla recitazione?
Le mie esperienze nelle fiction Una lepre con la faccia da bambina (Rai 1, 1988) e Carabinieri (Canale 5, 2004) sono state gratificanti. Come anche la partecipazione ai film La mia vita a stelle e strisce con Massimo Ceccherini e Prego, di David Murray. Ma per adesso sto benissimo nel ruolo di conduttrice verso il quale mi sento più portata. Però mai dire mai nella vita.
{module Google richiamo interno} A sua immagine, il programma da lei condotto, non si è praticamente quasi mai fermato durante l’estate. Ci sono novità per la nuova edizione autunnale?
Torniamo a metà settembre con una veste completamente rinnovata e uno sguardo più attento all’attualità. In particolare nella puntata che va in onda il sabato pomeriggio alle 17,10, racconteremo storie di vita vissuta. Si tratta prevalentemente di vicende difficili che hanno avuto una soluzione positiva. Le persone protagoniste sono state sempre accompagnate dalla fede in questo percorso di superamento degli ostacoli. Sono persone normali, uomini e donne che rappresentano la vita in tutte le sfaccettature, dall’inseguimento dei propri ideali, al superamento di malattie, momenti di crisi, fino alla ricerca della persona con la quale condividere la propria esistenza.
Che accadrà invece nella puntata domenicale?
Saremo, come sempre, in diretta dalle 10,30 del mattino. In questo appuntamento festivo avremo più attenzione alla stretta attualità, allargheremo i nostri orizzonti e ci guarderemo intorno a 360 gradi. Sarà una mattinata più densa di contenuti che avrà, naturalmente, al centro, l’appuntamento con Papa Francesco.
Come mai è tornata alla conduzione di “A sua immagine”?
Sinceramente non credevo di tornare. Ne ero stata la conduttrice dal 1999 al 2005. Pensavo di aver esaurito un ciclo. Ma quando me l’hanno proposto ho capito che avevo ancora tanto da dare. Essendone anche autrice, so di avere un compito ancora più importante.
Lei ha incontrato più volte il Pontefice. Quale è stata l’emozione più forte?
In ognuno dei tre incontri che ho avuto con il papa, mi ha emozionato notare nella sua persona, grande fierezza, forza e tenerezza. E’ un personaggio fonte di continua ispirazione, una figura indispensabile nel mondo di oggi.