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“Al sicuro? Nessuno è al sicuro: in carcere, nel programma protezione testimoni, loro sono dappertutto. Nessuno è al sicuro, nemmeno lei, dice con voce tremante Anna Casali ad Emma La Torre (Claudia Pandolfi). Arrestata perché si scopre essere talpa di Buscemi, è in questo momento che inizia l’escalation del finale.
Salvo Buscemi (Ninni Bruschetta) è pronto a scatenare l’offensiva decisiva. Guardando il mare al tramonto, il boss lancia l’ultima sfida. “Dobbiamo dimostrare allo Stato che non mi possono toccare”, dice al fedele Salvo Rizzo. Ma non sa che sarà proprio il suo figlioccio, colui che ha cresciuto come un figlio, a rivoltarglisi contro.
Finalmente infatti, si scopre perché Buscemi abbia coltivato quel rapporto di affiliazione che l’ha reso qualcosa in più di un semplice pupillo. Il capitano Ettore Neri (Filippo Nigro) viene a conoscenza dei fatti, e ricostruisce il passato dell’uomo insieme al tenente Sergio Spada (Fabrizio Bentivoglio): anni prima, Buscemi era un sicario per conto dei corleonesi, per i quali compiva omicidi su commissione. In particolare, a Bagheria, con il viso nascosto dal casco, una volta trucidò la famiglia di un testimone: non ebbe però il coraggio di sparare al bimbo, di appena otto anni. Quel bambino era Salvo Rizzo, che sarebbe poi cresciuto in istituto fino a quando il boss non lo avrebbe adottato.
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Contattato dallo stesso Rizzo, sarà Neri a rivelargli la verità. Con una pistola puntata alla tempia, il capitano lo coglierà di sorpresa: ne seguirà una violenta colluttazione, ma il meccanismo criminale è compromesso. Rizzo non può rimanere insensibile alla notizia. Tenderà un trabocchetto a Buscemi, che però non si vendicherà, lasciandolo andare perché convinto che voglia semplicemente prendere il suo posto.
Ma Buscemi ha ormai le ore contate: i carabinieri scoprono il suo nuovo volto così come è stato ricostruito dalla chirurgia facciale. Spada riconosce la voce, accorgendosi di essere stato avvicinato diverse volte dal boss. È finita: non rimane che l’operazione di cattura.
“Io non alzo le mani davanti a nessuno, mettimi le manette”: così l’uomo si consegna alle forze dell’ordine, camminando incontro ai carabinieri che gli si contrappongono nel blitz. Faccia a faccia con Spada gli porge i polsi. Era stato lui il reponsabile della morte della moglie.
La serie si chiude con i festeggiamenti per l’arresto del pericoloso criminale. Tra Spada ed Emma La Torre è definitivamente sbocciato l’amore, ma non solo: la puntata si conclude in ospedale, con il bacio tra la ricoverata tenente Mutti (Vanessa Compagnucci) e il carabiniere Bruno Azzarello (Giuseppe Tantillo). La Mutti sarà promossa appena uscirà.