Le motivazioni che hanno spinto la struttura diretta da Eleonora Andreatta e l’attuale direttore di Rai2 Ilaria Dallatana, a questo cambiamento, non sono chiare ma intuibili. Mortal combact forse evocava troppo chiaramente combattimenti mortali (la traduzione in italiano del titolo in inglese) in un periodo in cui l’informazione e i media riversano nelle case degli italiani solo notizie “mortali” di tragedie e di dipendenze dalla droga che avvengono anche nel mondo dello sport
Ed infatti Mortal Club è basato proprio su una storia di dipendenza da stupefacenti in un centro di allenamento per pugili.
Come vi abbiamo raccontato, nel centro di Bologna vaga un energumeno seminudo che indossa soltanto un berretto rosso da Babbo Natale. Per catturarlo vengono impegnati tutti gli equipaggi di numerose volanti. La rincorsa è molto dura e si trasforma in una vera e propria lotta senza quartiere. Alla fine l’uomo crolla a terra morto. Nel frattempo, il nipote della signora moldava che fa le pulizie a casa di Coliandro, ex campione di pugilato disoccupato ma da un po’ di tempo pieno di soldi, muore in un misterioso incidente.
Coliandro scoprirà un giro di combattimenti estremi, con lottatori che, per raggiungere le massime prestazioni, vengono tenuti sotto l’effetto di forti dosi di stupefacenti. Accanto a lui Veena, una bella e atletica lottatrice, fuggita dall’arena.
Con questa prima puntata, torna su Rai 2, Coliandro, il poliziotto più singolare della fiction made in Italy. Non è il santino perfetto come poteva esserlo Il maresciallo Rocca nella serie omonima interpretata da Gigi Proietti. Ma, pur essendo pasticcione, testardo, opportunista, ha una serie di qualità che lo riscattano: è ligio al dovere ed è incorruttibile.
Nella serie in arrivo lo vediamo alle prese con criminali e cattivi di ogni sorta in sei nuove avventure.
Coliandro non gode della fiducia dei suoi superiori. Per questo motivo gli vengono affidate mansioni d’ufficio senza importanza. Accede però, che lui riesca sempre a infilarsi nelle storie di cui è protagonista sia volutamente, sia casualmente.
Per questo si ritrova sempre in vicende più grandi di lui, nelle quali inevitabilmente incontra una donna di cui si innamora e dalla quale viene, altrettanto inevitabilmente, lasciato.