Apre Tinni Andreatta, che introduce il Ministro Pinotti: “Questa fiction non racconta storie di vite militari, però si svolge in parte nell’Accademia di Livorno, un luogo molto importante per la Marina”.
“Romanzo Famigliare è un feuilleton”, dichiara la regista: “Adesso è diventata una parola brutta, ma io penso ai cliffhanger di Balzac o Dickens”. Girata a Livorno, con la collaborazione della Marina mIlitare, “a 50 anni ho dovuto cambiare lavoro, perché il cinema è un’altra cosa” .
Due anni di scrittura, “alcuni attori sono stati scelti; altri hanno scelto me”. Tra questi Giancarlo Giannini: “Posso finire con la tv. Qui abbiamo girato come un film. Non anticipo sul personaggio, però è uno che cambia ’malattia’ continuamente, perciò mi sono divertito a cambiare anch’io, cosa che fa parte dell’avidità dell’attore”.
E Paolo Mieli, il produttore, esplicita un’ispirazione a Gomorra: “Che è un po’ come la famiglia, del resto”.
Quindi Vittoria Puccini: “Ho subito riconosciuto il mondo di Francesca, sentivo un po’ di responsabilità. Si dice sempre che l’esperienza è stata bellissima, ma io la sento davvero speciale”. “Sono molto affezionata ad Emma -prosegue l’attrice- e alla mia famiglia sul set. sono grata a Francesca per questa opportunità lavorativa”.
Interviene Guido Caprino, che interpreta un tenente di vascello: “Da un lato il senso di libertà che può dare il mare, dall’altro la famiglia dove gli individui si sommano. Il legame tra questi poli è l’amore”.
Interviene Guido Caprino, che interpreta un tenente di vascello: “Da un lato il senso di libertà che può dare il mare. Caprino approfitta per ringraziare la Marina Militare, grazie a cui ha potuto navigare per una settimana sull’Amerigo Vespucci.
Pamela Villoresi, dopo anni di teatro, è approdata in tv grazie alla Archibugi: “Questo è un film lungo, girato con tanta poesia. I più noti lo sappiamo già, ma i giovani sono straordinari: di una bravura eccezionale. Non ultima, ho avuto la gioia di parlare con la Marina: per un legame familiare, conosco la famiglia De Giorgi, so quanto siete importanti, so delle vita che salvate”.
Fotinì Peluso, cioè la figlia di Emma: “Sono quasi due amiche, si dicono tutto. Io non riesco a nasconderle niente. Lei all’inizio non accetterà la coazione a ripetere per cui io sto ripetendo i suoi stessi errori, cioè rimanere incinta adolescente”.
Marco Messeri è l’autista Vanni: “Un personaggio che non è di famiglia, ma sa tutto della famiglia protagonista”.
Andrea Bosca dà vita a un “vitellone di provincia”: “Uno che la Porsche ma non ha i soldi per metterci la benzina”. “A volte -ironizza- non si capisce quanto stupido e quanto genio”.
Infine Anita Kravos: “Natalia vive nell’ombra. Sul set siamo diventati amici perché Francesca ci ha fatto fare le prove tutti insieme, tre giorni prima che iniziassero le riprese”.
Elena Bucaccio firma la sceneggiatura: “In due anni, Francesca Archibugi mi ha fatto a pezzi. Ma poi mi ha e ci ha ricostruito”. Il formato è di 12 episodi da 50 minuti, cioè il taglio internazionale classico.
La conferenza si conclude qui.