Prima però, nelle sole date del 23 e del 24 gennaio, ci sarà una versione per il grande schermo distribuita da Nexo Digital e prevista in moltissime sale italiane.
Fabrizio De Andrè. Principe libero, il cast
“Fabrizio De Andrè. Principe libero” è interpretato da Luca Marinelli (“Lo chiamavano Jeeg Robot“) nel ruolo del protagonista. Nel cast ci sono anche Valentina Bellè (già vista in “Sirene“), Elena Radonicich (“La porta Rossa” e “Luisa Spagnoli“), Davide Iacopini (“Squadra Antimafia 8“, “Che Dio ci aiuti 4” e “Non Uccidere 2“) e Gianluca Gobbi (I Cesaroni 6). Da segnalare inoltre la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini (“Squadra Antimafia 8 – il ritorno del boss“).
Le date della programmazione non sono naturalmente scelte a caso. Sono infatti in concomitanza con i due anniversari, quello della scomparsa l’11 gennaio 1999 e quello della nascita il 18 febbraio del 1940.
Anche il titolo ha un suo preciso significato. Infatti le parole principe e libero raccontano in maniera perfetta la personalità di Fabrizio De André. L’artista aveva l’aplomb naturale e il prestigio di un principe sempre pronto a cercare e raccontare storie di personaggi molto differenti tra di loro. De André amava in particolare i diversi, gli ultimi, i diseredati e i versi a loro dedicati sono vere e proprie preghiere trasportate in musica. La parola libero rappresenta la ricerca della libertà, un altro elemento della personalità di De Andrè. Per questo nel corso degli anni è diventato il testimone ed il cantore di tutte le creature umane al di là di qualunque differenza. Libero per lui significava promuovere valori come la comprensione, il rispetto, l’amore e il perdono.
Fabrizio De Andrè. Principe libero, la trama
Le due puntate ripercorrono tutta la carriera artistica di Fabrizio De André con moltissimi riferimenti anche alla sua vita privata. Il prodotto somiglia ad un lungo excursus nell’avventura umana del protagonista in tutte le sue sfaccettature. Si parte dall’infanzia che viene raccontata in maniera più fugace rispetto agli anni della maturità. Si arriva proprio alla maturità passando attraverso il tempo trascorso da De Andrè a Genova. Si approfondisce poi il rapporto con la famiglia, l’affetto che aveva per i caruggi della sua città dove già in quegli anni c’era Paolo Villaggio. Ricordiamo che è stato l’interprete del Ragionier Fantozzi a coniare per Fabrizio De André il termine Faber con cui ancora oggi viene conosciuto e riconosciuto.
Le tappe successive sono i grandi successi iniziati con “La canzone di Marinella” interpretata magistralmente da Mina che la eseguì anche in televisione. Seguono le prime esibizioni dal vivo e successivamente l’incontro determinante per la sua vita con Dori Ghezzi. Le ultime drammatiche pagine sono incentrate sul rapimento e sul successivo ritorno alle scene.