LA PARTITA – Una finale mascherata da normale partita di girone di qualificazione; così si presenta la sfida di questa sera al Bernabau. Italia e Spagna comandano il raggruppamento G con 16 punti, ma la peggiori differenza reti (+18 a +14) obbliga gli azzurri a battere gli iberici. In caso di parità, risultato comunque di tutto rispetto, bisognerà sperare in un difficile, se non impossibile, passo falso delle furie rosse.
Nel match d’andata (terminato 1-1) l’Italia ha sofferto per un’ora di gioco per poi rischiare di vincere nel finale, dopo aver cambiato modulo e lanciato alcuni volti nuovi. La Spagna è ancora superiore agli azzurri ma sicuramente non è quella ingiocabile di qualche anno fa. Pur avendo estratto dal cilindro nuovi fenomeni come Asensio, le Furie Rosse stanno pagando il ricambio generazionale, soprattutto in difesa.
Le armi in più dell’Italia devono essere l’entusiasmo, l’aggressività e l’intelligenza tattica. Scoprirsi e andare sotto in terra iberica vorrebbe dire abbandonare subito i sogni di gloria. Il ct Giampiero Ventura studia soluzioni tattiche per imbrigliare gli spagnoli ma oltre alla tenuta difensiva le sorti del match sono legate a 3 uomini: Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e Andrea Belotti. I nuovi terribili attaccanti azzurri.
La strada da seguire, in poche parole, è quella degli Europei di Francia 2016, quando la squadra guidata da Antonio Conte ammutolì la Spagna negli ottavi di finale, battendola per 2-0. Calma con gli entusiasmi, parola di Giorgio Chiellini: “Hanno un nuovo allenatore e diversi giocatori giovani interessanti: sarà un’altra squadra rispetto a quella che abbiamo affrontato a Parigi”.
LE STATISTICHE – Nei 39 precedenti internazionali tra le due nazionali regna una situazione di grande equilibrio con gli azzurri comunque in vantaggio 13 a 12. 14 i match terminati in pareggio. L’ultima sfida è quella del 6 ottobre di Torino terminata sull’1-1 con le reti di Vitolo e Daniele De Rossi.
Negli ultimi 10 anni però sono poche le gioie dell’Italia contro gli iberici e altri 2 dati statistici peggiorano la situazione: la Spagna non ha mai perso un match casalingo di qualificazione ai Mondiali ed in generale non esce sconfitta dal 1993, quando perse per 1-0 a Copenhagen dalla Danimarca campione d’Europa in carica. Inoltre gli azzurri hanno sconfitto la Spagna a domicilio in un solo frangente.
LE ULTIME DAI CAMPI – Niente BBC, l’infortunio al polpaccio di Giorgio Chillini inguaia il ct Giampiero Ventura che dovrebbe comunque puntare sul 3-4-1-2 con Daniele Rugani a sostituire il toscano. A Marco Verratti il compito di accorciare il centrocampo e illuminare le due punte. Dovrebbe partite dalla panchina Lorenzo Insigne, quasi certo il ritorno tra i titolari di Riccardo Montolivo.
In casa spagnola torna tra i convocati dopo diverso tempo l’esperto bomber David Villa, che attualmente gioca negli USA. Per lui sarà panchina. Il ct Lopetegui schiererà il 4-3-3 e sta valutando l’ipotesi di schierare un falso nueve. Al momento però Alvaro Morata dovrebbe guidare l’attacco iberico: bagarre per gli altri due posti, ma difficile in questo momento rinunciare ad Asensio.
Per chi è fuori casa, sarà possibile seguire il match o grazie alla tradizionale radiocronaca di Radio Uno o anche collegandosi al sito internet http://www.raiplay.it/dirette/.
PROBABILI FORMAZIONI:
SPAGNA (4-3-3): De Gea; Carvajal, Ramos, Piqué, Jordi Alba; Busquets, Iniesta, Koke; Asensio, Morata, Silva. Ct Lopetegui.
ITALIA (3-4-1-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Rugani; Conti, De Rossi, Montolivo, Darmian; Verratti; Belotti, Immobile. Ct. Ventura.