Hanno vinto e sono diventati i Campioni di Reazione a catena per il 2017. Hanno battutto in una gara avvincente i diretti concorrenti “I parenti stretti” nella puntata andata in onda lunedì 21 agosto su Rai1 con la conduzione di Amadeus. Ma pur essendo diventati Campionissimi, Marco Burato, Francesco Nonnis e Michael Di Liberto, ovvero “I tre di denari“, restano disoccupati, dopo essere stati licenziati dal datore di lavoro a causa delle numerose assenze accumulate per prepararsi e partecipare a “Reazione a catena“.
Sono trascorsi pochi giorni dal ritorno de “I tre di denari” a Reazione a catena. I ragazzi , però, molto amati in rete, continuano ad infiammare il web. Lunedì sera,7 agosto nel corso della prima puntata di “Reazione a catena di sera“, i tre giovani campioni hanno vinto la gara ed hanno avuto accesso alla finale in programma il prossimo 21 agosto, quando va in onda l’ultima delle tre puntate previste in prime time.
Anche quest’anno Reazione a Catena avrà appuntamenti in prime time. In particolare saranno tre le prime serate che Rai 1 manda in onda nel mese di agosto. Ed infatti si comincia lunedì 7 agosto, e successivamente il 14 e il 21 con tre appuntamenti speciali nel corso dei quali si scontreranno tutti i più importanti campioni delle edizioni passate. Naturalmente i telespettatori italiani rivedranno anche “I Tre di Denari“, super campioni di tutte le edizioni del programma, con all’attivo circa 400.000 euro vinti e 26 parole individuate nel corso del gioco “l’intesa vincente“.
“I Tre di Denari” ovvero Marco Burato, Francesco Nonnis e Michael Di Liberto hanno perso il titolo di campioni di Reazione a catena lo scorso 19 giugno. Dopo 36 puntate e circa 400.000 Euro vinti i tre amici di Monza e Brianza sono stati sconfitti da “Le Caffeine“, tre ragazze di Modena attualmente nuove campionesse dal game show sulla lingua italiana condotto da Amadeus ogni giorno su Rai 1 alle 18:40. Abbiamo incontrato i tre ragazzi che ci hanno parlato a 360 gradi delle loro prospettive future. Parla per tutti Marco Burato.