La quinta puntata del docureality di Canale 5 ha finalmente mostrato il suo reale valore. Basta con le battutine, l’etichetta di trash, di Uomini e donne in salsa estiva, di programma popolato da bellocci manipolati da autori che li portano all’esasperazione emotiva.
Temptation Island ha definitivamente svelato il suo alto valore catartico: una valenza quasi terapeutica, oseremmo dire. Davanti alle immagini che scorrevano sullo schermo infatti, Temptation Island ci ha dimostrato un’evidenza incontestabile: riguardo all’affettività, noi telespettatori ce la passiamo molto meglio dei protagonisti.
Procede sempre più spedito verso la distruzione totale, Temptation Island. In assenza di Aurora, la bionda superficiale che molla il fidanzato per il primo bellone incontrato, il ruolo di “cattivo” si moltiplica e si sposta sui ragazzi.
Sono loro adesso i villain di questa edizione del docureality di Canale 5. Su quattro coppie rimaste in gioco infatti, al termine della quarta puntata, tre sono in crisi: Alessandra non vuole più sposare Emanuele, Isabella si reputa ormai single e Alessia è furiosa nei confronti di Amedeo.
Esiste una landa desolata di dolore televisivo, in quel di Sardegna. E poco possono le acque di un azzurro imbarazzante, se l’area è popolata da una fauna di aitanti giovanotti e pulzelle dall’invidiabile stacco di coscia.
A Temptation Island, docureality di Canale 5 in cui vengono rievocate le atmosfere di Uomini e donne, il concetto di patimento si trasfigura in una forma ben precisa: quella di due villaggi vacanze.
Ieri sera su Rai5, in diretta streaming dalle ore 20 in poi, è stato trasmesso il concerto per l’Expo di Lang Lang al Teatro Arcimboldi di Milano. Che Lang Lang abbia concluso la sua tournée italiana- iniziata nel novembre 2015 e intitolata pretenziosamente ‘Viaggio in Italia’ -proprio a Milano, in piena Expo 2015, invece che a Lampedusa come previsto inizialmente, ossia in un luogo altamente simbolico di un vero impegno sociale, la dice lunga sulle reali finalità del concertismo, proiettato su scala planetaria, del trentatreenne pianista cinese.
Con il 3,91% di share e 321mila telespettatori, si è conclusa su Rai Tre la seconda stagione di Nemico Pubblico Live, il programma che unisce il linguaggio della candid camera a quello della stand up comedy in stile anglosassone.
Giorgio Montanini, comico con alle spalle una prima stagione di sei puntate da mezz’ora e due copertine di Ballarò, nel 2015 è approdato nella seconda serata di Rai Tre con un minutaggio allungato: 50 minuti di show per otto appuntamenti.
Con la solita conduzione di Fiammetta Cicogna e Carlton Myers, ha esordito ieri sera Wild Sun: La prima puntata ha fatto registrare 954.000 telespettatori con 4,89%.di share. Un risultato, fortunatamente, molto scarso che fa ben sperare per una chiusura anticipata del programma all’insegna di scene violente intrise di crudele spettacolarità. Al centro della trasmissione di Italia 1, il rapporto tra l’uomo e gli animali più pericolosi.
Sarà dunque per amore della natura che ieri, al debutto di questa versione estiva, dopo i primi minuti, sullo schermo passava la sequenza di un toro che incornava un uomo in un recinto.
I David di Donatello sono gli Oscar del cinema italiano. Certo il paragone appare improbabile dopo aver assistito alla serata di assegnazione dei riconoscimenti annuali ad attori, registi, autori e maestranze del cinema made in Italy: la Rai non ha saputo fare di meglio che realizzare una malinconica e monotona “consegna premi” priva di ogni guizzo spettacolare.
Il cinema è stato relegato ad orario da aperitivo su Rai Movie, mentre su Rai 1 la cerimonia è stata trasmessa in seconda serata, totalizzando uno share del 9,59% e un pubblico di 933mila telespettatori.
Sembrava destinato a salire al Colle e invece, anziché con i corazzieri al suo fianco, Giancarlo Magalli potrebbe ritrovarsi con lo zaino in spalla. Per l’esattezza, quello della quarta edizione di Pechino Express, l’adventure show di Rai 2 condotto da Costantino Della Gherardesca in arrivo a settembre.
La trasmissione in diretta di ieri 3 giugno alle 21,15 su Canale 5, in prima serata, con la conduzione di Paolo Bonolis – “Arena di Verona 2015- lo spettacolo sta per cominciare” – non è stata l’anteprima di uno spettacolo di lirica, uno di quelli in programma per la prossima stagione estiva della splendida Arena veronese. E’ stata la realizzazione puntuale, curata, amata, di un progetto teorico studiato a tavolino col soprintendente della Fondazione Arena di Verona Francesco Girondini, con Gianmarco Miazzi, Sergio Rubino, Marco Salvati, Paolo Biamonte.
L’esperimento è stato così gradito dal pubblico di Italia 1 che la rete non attende la prossima stagione e manda in onda una puntata in più della trasmissione. Dopo i risultati d’ascolto soddisfacenti per i vertici di rete, arriva una puntata in più per “Shark Tank” il business format di Italia 1 che ha conquistato una notevole visibilità non solo sul piccolo schermo ma anche sui social e ha consentito investimenti di oltre 3 milioni di euro di soldi veri in start up e idee innovative.