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Si apre in bellezza con Andreanne Thibutot, una ballerina con formazione teatrale che si esibisce in un numero spettacolare con l’hoola hop, aumentandone gradualmente la quantità.
Ci spostiamo poi all’esterno, per assistere a una singolare performance di paracadutismo. Si tratta di una disciplina a sé, in cui un forte getto di aria da terra, spinge le persone in alto. Prova anche la De Filippi, che torna a terra giurando “mai più”.
Salvo the best
Finora, valgono tutti. E vale anche “Salvo the best”, insegnante che fa ballare tutto il pubblico: in studio lo amano e lo promuovono.
Il gruppo dei Bundamove porta il ritmo del funky in salsa salentina. Subito dopo tocca a Davide e Deborah Fumagalli, coppia professionista di ballo latino americano.
In equilibrio sui due lati di una leva, i Baskulto danno vita ad un’esibizione che conquista tutti.
I Bundamove
A Tu Sì Que Vales torna poi il bislacco Roberto Deri, maestro di fitness che unisce più attività mentre esegue gli eserci alla macchina dello step. La sua ostinazione gli consente di superare il turno.
La De Filippi rimane sorpresa davanti alla coppia successiva: in parte per il loro utilizzo insolito dei piedi, un po’ perché scopre che continuano a lavorare insieme senza “scannarsi” dopo la separazione.
Piace anche il comico Matteo Cesca, che parla di donne toccando una serie di consolidati cliché: permalose sulla questione peso, gelose delle ex e incapaci di seguire un film dall’inizio alla fine perché si addormentano.
Sher Kan, che in realtà si chiama banalmente Massimiliano, pensa che si il microfono ad avergli impedito di cantare bene: i giudici lo assecondano, ma per puro divertimento.
Les Beaux Freres
Il duo canadese dei Les Beaux Freres si presentano sul palco con il solo asciugamano addosso: unendo comicità e coordinamento, i due lasciano tuti a bocca aperta temendo che ogni tanto cada l’asciugamano. Ed ogni tanto, effettivamente, pur velocemente, qualche natica si vede.
La serata va avanti con Francesco Conte, 23enne con un monologo autobiografico in cui, con garbo e ironia parla della propria sordità. Peccato il pietismo dei giudizi, che non rende onore all’assoluta mancaza di autocommiserazione presente nel pezzo. Il ragazzo “vale”.
Giovanni Montis incarna un eroe della sua terra: Super Sardus. Mostra muscoli e preparazione atletica: inizialmente una serie di pose, poi si scatena sulla musica. Si anche per lui e per il gruppo gospel dei Gospel Shock.
Francesco Conte
Gaspare è una vera calcolatrice umana, capace di compiere in pochi secondi calcoli complessi. Kabal invece, che secondo Scotti ha un aspetto “Maori”, è un contorsionista: gli dicono tutti di si.
Finalmente qualcuno che non supera il turno: le scarse doti attoriali di Cesare Morrone, che identifica il talento ocn la giovinezza, sono un misto “tra il dramma e la comicità” per Scotti. Quando l’uomo poi sostiene che la recitazione non paga, Zerbi gli fa notare che, al limite, se pagasse, a teatro non pagherebbero certo lui.
Vale invece Caterina Fort, che entra in scena con un vestito dalla gonna ingombrante, da cui si libera arrampicandosi su una corda e compiedno evoluzioni in aria.
Giada e Kevin
Giada e Kevin ballano il boogie woogie, ma non bisogna lasciarsi ingannare dalla giovane età: sono già campioni mondiali, pur avendo iniziato da appena un anno.
I Badabimbum Bam entrano vestiti da frati: sembrano inquietanti, ma poi attaccano a suonare un’energica versione di The Final Countdown.
Entra poi Marco, che scrive qualcosa su un foglio: non si capisc ebene cosa. Al termine dei due minuti, si legge “Sandra”; rovesciandolo invece, con grande stupore dei giudici, si legge “Raimondo”. La De Filippi confessa che non ha ancora avuto il coraggio di cancellarne il numero di telefono.
Vengono stroncate le aspirazioni da cantautore impegnato di Mimmo Raia, mentre la danza di Tania e Serena e, poi, la visual art di Jean Garin conquistano giudici e pubblico.
Gli Ultralight Crew
Marco Levi pensa di essere una rock star, ma la Defilippi e Zerbi gli sugggeriscono di esibirsi senza chiatarra: le rime della sua canzone infatti, se proposte come battute comiche, troverebbero una collocazione molto più efficace.
Infine, l’impatto visuale degli Ultralight Crew. Appuntamento a sabato prossimo.