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Violante Placido, che interpreta il ruolo di Anna Pozzo, dice: “sono una giovane donna che si ritrova a essere sindaco di una cittadina del Sud, dal nome immaginario di Calura. Il mio personaggio aveva lasciato il paese quando era ancora una ragazzina e adesso si ritrova ad affrontare tutte le difficoltà legate al suo ruolo di primo cittadino e amministratore della cosa pubblica. Inoltre Anna è anche una madre e deve crescere i figli in un un ambiente che non è certo tranquillo. A tutto questo si aggiunge il dolore che si porta dentro a causa della scomparsa della sua più cara amica della quale non si sa più nulla da anni”.
Il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta sottolinea: “si tratta della prima volta che Raiuno affronta il tema della politica e lo fa attraverso un grande romanzo che mescola il racconto civile, il melò e il mistery. E che è anche una storia di rapporti familiari”.
“Non a caso nella serie ci siamo io e mia figlia”, interviene Michele Placido. Che continua: “io interpreto il boss Giannino Cafuero. Violante era dubbiosa se interpretare il personaggio di Anna, non credeva esistessero davvero persone così”.
L’attore che ha conquistato una enorme popolarità internazionale nel ruolo del commissario Cattani nella saga de “La Piovra”, aggiunge: “In questa fiction mi ci sono ritrovato. Ai tempi de ‘La Piovra’, molti palermitani si indignarono dicendo che la mafia non esisteva. Oggi che ci sono imprenditori come quelli di Bagheria che trovano il coraggio di ribellarsi al pizzo, dobbiamo sostenerli, mandarli nelle scuole. Devono essere inattaccabili”.
Violante Placido fa ancora qualche altra osservazione sul suo personaggio: “Anna torna nel suo paese d’origine come se il destino la riportasse lì. Viene travolta dagli eventi e deve fare i conti con tutto quello che ha lasciato in sospeso fuggendo. A quel punto, si ritrova a ricoprire un ruolo di grande responsabilità per quella sua terra dalla quale era fuggita perché disgustata dall’impossibilità di cambiare le cose”.
Loredana Cannata, che interpreta un capitano dei Ros, sottolinea: “è importante fare film sulla mafia, perché dobbiamo ricordarci che esiste e non è ancora stata sconfitta”.
Sergio Friscia, infine, il Beppe Grillo di Striscia la notizia, conclude: “sono contento di avere lavorato in questo progetto. L’etichetta di comico è sbagliata, io sono un attore. E ho interpretato questa storia ben scritta che arriva dritta al cuore della gente. Mi auguro davvero che abbia successo”.