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Si comincia parlando della politica internazionale. Mosca avrebbe accusato la Turchia di comprare il petrolio dall’Isis. Lo stesso ha detto Erdogan a proposito della Russia. “Ma quanto costa questa benzina? Sarebbe interessante scoprirlo, così farei rifornimento anch’io lì!“, dice Crozza.
A proposito della possibilità che l’Italia partecipi alle operazioni militari in Siria, la satira cade sul Presidente della Repubblica Mattarella, che secondo la Costituzione è al comando delle forze armate. Crozza prende in giro l’aplomb del Capo dello Stato.
Poi tocca a Renzi: “Lui è bravissimo in guerra. Ha sconfitto gli esodati, i sindacati, i pensionati“, dice il comico. I ragazzi nati negli anni ’80 dovrebbero andare in pensione all’età di 75 anni con un assegno decurtato del 25%. “Una parola: disastro. Due parole: Giuliano Poletti“, afferma emblematicamente.
La critica al Ministro del Lavoro continua, specialmente per le sue ultime affermazioni su lauree e orari di lavoro. “Poletti è legato ad una visione del mondo arcaica e contadina“. Arriva l’imitazione da parte del comico. Il finto ministro risponde alle domande del finto giornalista (Andrea Zalone) che lo intervista facendo metafore sempre relative al mondo bucolico. E sui laureati dice: “Per il mercato del lavoro ci servono laureati con il minimo di diritti, e poi a 21 anni puoi già essere capo assistente ‘boaro’ in campagna“.
L’attenzione si sposta sul caso Vatileaks, che ha portato agli arresti di Francesca Chaouqui e monsignor Vallejo Balda. Crozza critica la stampa italiana perchè, invece di focalizzare l’attenzione sugli scandali che fanno tremare il Vaticano, ha secondo lui incentrato tutto sulle relazioni sentimentali tra i due inquisiti. L’accusa nei confronti della Chiesa è anche per l’esenzione dall’Imu degli immobili appartenenti alla Santa Sede.
E il Papa? Per lo showman, Bergoglio è paragonato ad “un fabbro“, perchè impegnato ad aprire porte sante in vista dell’imminente Giubileo. Non a caso, il Papa Francesco di Crozza entra in scena con trapano e pannelli. Lui stesso costruisce una porta del tutto particolare: essa svela tutti i peccati commessi da chi l’attraversa.
Tutti hanno fatto qualcosa, sia i finti cardinali che le suore, così come semplici sacerdoti che entrano in scena. “Nessuno di voi è degno di stare qua“, dice arrabbiato il Pontefice. Alla fine anche lui passa sotto la porta: il suo peccato è di aver assunto la Chaouqui per far parte della commissione finanze della Santa Sede.
Un’idea brillante ed originale per criticare con la satira tutto ciò che sta realmente succedendo in Vaticano.
Comincia la rassegna di personaggi. Ecco il finto Tim Cook con la sua Inc. Cool 8, la multinazionale delle fregature, spesso ad alta tecnologia. Siamo vicino alle feste ed uno dei “pacchi” rifilati dall’azienda sono i cestini natalizi, cari ma composti da alimenti e bevande scadute da anni. Si tratta di uno sketch tutt’altro che facile, magari meno esilarante rispetto ad altri, ma più raffinato nella sua portata critica.
Crozza parla di Luca Cordero di Montezemolo. Lo ritrae come un uomo che dovunque va combina qualche guaio, dalla vicepresidenza della Juventus in passato alla guida del Comitato Olimpico per Roma 2024. “Però è un uomo che non si perde mai d’animo“, dice sorridendo ed acccennando anche alla sua rivalità con l’attuale ad di FCA e presidente della Ferrari, Sergio Marchionne.
Poi, il comico veste i panni di Montezemolo: un imprenditore che nutre grande livore nei confronti di Marchionne e che è lontano dalle preoccupazioni delle persone meno abbienti di lui. Alla fine, nello sketch appare anche il finto Diego Della Valle, chiamato in causa dall’amico per spiegare cosa sia l’Italo Bus, il nuovo servizio di NTV. Naturalmente la spiegazione è fumosa, tra “cose” e “robe”. Per concludere, terzo personaggio: Gino Paoli, in una versione tutta particolare di “Senza fine”.
Immancabile la parodia di Vincenzo De Luca, governatore della Campania. Questa sera l’ex sindaco di Salerno dice di aver portato in Campania l’usanza di svestirsi. Prima invece le persone, secondo lui, bruciavano i panni che indossavano. In secondo luogo, dice che un altro suo merito è l’aver introdotto l’abitudine di bere cose liquide.
Consueta chiusura con il “Come l’ho fatto”. Prima di dare la linea ad Enrico Mentana per “Bersaglio Mobile”, ne improvvisa una breve imitazione. La caricatura del giornalista manca da qualche puntata e sarebbe bello rivederla per il gran finale.
L’ultima puntata di Crozza nel paese delle meraviglie andrà in onda venerdì 11 dicembre, sempre alle 21.10, su La7.