Nella parte iniziale Massimo Giletti non ha rinunciato al consueto dibattito politico. Questa volta, argomento della discussione era la presenza dei componenti delle commissioni comunali di bilancio. In studio c’erano: Ernesto Carbone del PD, Giancarlo Cancellieri del M5S, lo scrittore Mauro Corona, la giornalista di Libero Elisa Calessi, Giuseppe Milazzo e, in collegamento, il sindaco di Milazzo Renato Accorinzi.
Il dibattito è stato gestito dal padrone di casa, sempre calato nel ruolo di “paladino dei cittadini”. Lo stesso atteggiamento, Massimo Giletti ha cercato di mostrarlo nell’intervista con il premier Matteo Renzi.
{module Pubblicità dentro articolo}
Per dare spazio all’intervento del presidente del Consiglio, la prima parte, quella politica, si è conclusa in anticipo. E alle 15.20 circa, Renzi ha “parlato agli italiani”. Gli schemi con i quali è stata gestita l’intervista, hanno mostrato un Massimo Giletti che tentava di tener testa alle osservazioni del premier.
Più che uno spazio dedicato alla politica, sembrava un lungo segmento spettacolare. Ci è venuta in mente l’osservazione fata qualche tempo fa da Pippo Baudo nel programma Un giorno da pecora: secondo il conduttore, Matteo Renzi sarebbe stato perfetto per il Festival di Sanremo. Ed infatti il lungo monologo del premier ha cercato di toccare tutte le corde emozionali di uno spettacolo di varietà, anche quando il discorso è caduto necessariamente sugli istituti di credito e sulla Banca Etruria, al centro delle ultime polemiche per il coinvolgimento del ministro Maria Elena Boschi.
A questo proposito, le osservazioni di Giletti sono state molto flebili in verità. Dal “paladino dei cittadini” ci si attendeva che incalzasse di più il premier su un argomento così scottante.
Lo spettacolo è continuato con la presenza questa volta di Placido Domingo. Il maestro era presente a L’Arena per reclamizzare l’ultimo lavoro realizzato insieme al figlio.
Giletti non è stato parco di complimenti verso il grande maestro. Anche qui l’ospite ha parlato in grande libertà, pungolato solo da alcune domande, quelle necessarie per stimolare il racconto e i ricordi. Giletti gli ha ricordato che detiene il record di 45 minuti continui di applausi, poi il discorso coinvolge Il Volo. Domingo svela di aver conosciuto i tre ragazzi attraverso i suoi nipotini, che addirittura si vestivano e si pettinavano come loro.
Una confessione ci è piaciuta di Domingo: nonostante il successo, ha detto, ogni volta che va in scena, la paura non manca mai.
Così, in un’atmosfera natalizia caratterizzata dal grande albero presente in studio, Giletti si è accomiatato dal pubblico. Ma niente paura: lo ritroveremo tra sette giorni in un nuovo appuntamento, l’ultimo del 2015.