I conduttori sono direttamente a Venezia per respirare l’aria del Festival: Marco Giusti dà le sue impressioni sui film presentati alla Mostra e che ha visto in anteprima. Lo storico ideatore del programma intervista il Padrino di questa 75esima edizione, Michele Riondino.
50 anni fa usciva nelle sale italiane uno dei più noti film di Sergio Leone, C’era una volta il West. Per ricordarlo, si utilizza anche materiale d’archivio, come ad esempio interviste di molti anni fa al regista del film. Inoltre, Giusti in studio ascolta l’opinione di Christopher Frayling, studioso di cinema. Il soggetto di quel film fu scritto anche da due grandi registi della contemporaneità, Dario Argento e Bernardo Bertolucci, allora quasi trentenni. Curiosità sul film vengono date anche dallo sceneggiatore Sergio Donati.
Altri dettagli sulla lavorazione del film vengono forniti dall’aiuto regista di Sergio Leone, Giancarlo Santi. Claudia Cardinale invece in un filmato racconta che la scena d’amore girata con Henry Fonda fu girata a Roma, alla presenza di giornalisti e della moglie dell’attore americano che si era posta affianco alla macchina da presa. Sul set Sergio Leone era meticoloso e preciso, amatissimo dalla troupe. Gran parte del film venne girato in America, nella zona della Monument Valley. Altre riprese vennero effettuate in Spagna e in Italia.
Nel corso della lavorazione del film, si suicidò uno degli attori del cast: Al Mulock. Questi si lanciò dalla finestra della sua stanza d’albergo a Guadix, in Spagna, dove si trovava il set. Pare che questa scelta estrema fosse stata dettata da problemi di tossicodipendenza. Questo inevitabilmente creò problemi nella lavorazione del film. La pellicola fu apprezzata molto da un giovanissimo Quentin Tarantino e rappresentò la molla che lo spinse ad intraprendere il percorso per diventare regista.
Terminato l’approfondimento sul capolavoro di Sergio Leone, è tempo di tornare a Venezia. Fabrizio Biggio e G-Max si aggirano nella mostra snocciolando titoli dei film in concorso: a loro è affidata lo spazio intrattenimento all’interno del programma: Andrea Delogu invece si è vista pochissimo, soltanto nella parte iniziale della puntata per introdurla. Giusti invece intervista Roberto D’Antonio, noto hair stylist. In passato ha curato le acconciature di noti personaggi dello spettacolo come Mara Venier e Roberto Benigni, ma anche esponenti della politica come Maria Elena Boschi, Marianna Madia e l’attuale senatrice della Lega Nord Lucia Borgonzoni.
A Venezia c’è stata l’occasione anche per celebrare uno dei grandi attori comici del passato, Buster Keaton. Stracult cerca la chicca riproponendo un’intervista del 2001 a Ennio Antonelli, noto caratterista del cinema italiano: l’attore romano racconta che Keaton, durante la lavorazione di un film con Franco Franchi, beveva molto e non poche volte si ubriacava.
Alla mostra del cinema di Venezia è stato presentato l’atteso film Sulla mia pelle, che vuole raccontare la storia della misteriosa morte di Stefano Cucchi. Nei panni del giovane romano c’è Alessandro Borghi. Nel cast anche Jasmine Trinca. I due attori, insieme al regista Alessio Cremonini, raccontano le loro impressioni sulla pellicola e la storia che essa vuole raccontare.
Il Leone d’oro alla carriera è stato assegnato quest’anno a Vanessa Redgrave: intervistata da Marco Giusti, l’attrice londinese ricorda l’esperienza nel film Blow Up di Michelangelo Antonioni. Il montaggio alterna il dialogo con una vecchia intervista risalente agli anni ’60, quando la pellicola era stata appena conclusa. La Redgrave ricorda anche i film girati con Elio Petri e Tinto Brass.
Termina qui la prima puntata stagionale di Stracult. Prossimo appuntamento giovedì 6 settembre, in seconda serata, su Rai 2.