Laura Luchetti ci aveva già conquistati con ‘Bagni’, realizzato sempre in stop motion, che aveva come protagonista la custode dei bagni Lea ben caratterizzata, bisbetica e al contempo generosa tanto che non ci si poteva non affezionare.
Con Sugarlove la regista sceglie di parlare di amore declinandolo in un modo molto particolare – e non ci riferiamo solo alla tecnica d’animazione (realizzata da Moonchausen).
“Gemma e Marcello stanno per sposarsi. Hanno desiderato a lungo questo momento. Manca pochissimo alla cerimonia e loro sono pieni di emozioni, paure, aspettative. Come tutti gli sposi si fanno coraggio l’un l’altro, fantasticano sul proprio futuro. Come tutti gli sposi si promettono amore eterno” (dalla sinossi ufficiale). Dietro, però, un plot così lineare risiede proprio la bellezza di questo lavoro: Gemma e Marcello sono due statuine di zucchero, a cui danno rispettivamente voce Annna Ferzetti e Pierfrancesco Favino.
Si potrà pensare che sia “buffo” affibbiare certi pensieri a loro, eppure proprio gli elementi che funzionano contengono una dolcezza che, probabilmente, noi umani non ricordiamo più – e non è un caso che le persone vengano rappresentate come delle ombre.
“Sugarlove nasce da una considerazione molto semplice: a volte le bomboniere durano più dei matrimoni”, ha esordito così la Luchetti – e come darle torte – durante il CineCocktail di approfondimento condotto dalla giornalista Claudia Catalli. “Spesso le cose che rappresentano l’amore, in questo caso due statuine nuziali”, ha continuato, “hanno una vita più lunga dell’amore che incarnano. In stretta collaborazione con gli animatori abbiamo creato i personaggi, scegliendo tra trenta teste per ciascun ruolo. Ho pensato che per i protagonisti volevo due attori che si amassero veramente, Anna è una mia amica e sono una sua grandissima fan perciò l’ho proposto a lei e a Pierfrancesco. Il tempo di lavorazione è stato molto lungo, abbiamo girato complessivamente otto mesi in momenti diversi”.
Ed è proprio la Ferzetti ad aver aggiunto dettagli sulla realizzazione: “ho chiesto a Laura di non doppiare nello stesso momento in cui era previsto mio marito perché, anche dopo sedici anni insieme, c’era un imbarazzo. È stata un’esperienza particolare perché quando ti ritrovi – per la prima volta per quanto mi riguarda – a dare la voce a un pupazzetto splendido, è stato emozionante vederlo animarsi. Le ho chiesto di vedere il lavoro breve e poi spegnere, ho cercato di creare quella storia d’amore senza vedere il corto proiettato”.
La Luchetti ha svelato come l’attrice, alla fine, si sia commossa.
Eleonora Russo, invece, ha raccontato di aver voluto doppiare con il suo compagno sullo schermo, Fabio Caninino (danno voce agli ospiti indesiderati). Quest’ultimo ha affermato: “mi sono molto affezionato a questo ruolo: effettivamente l’amore vero è davvero difficile da trovare, spesso vivo di luce riflessa sognando coi film. In questo corto, nonostante la brevità, c’è una grande storia d’amore, narrata molto bene e quando termina si pensa: è vero sono personaggi, è finzione, però l’amore esiste”.
Completano il cast delle voci Andrea Bosca e Claudia Potenza (gli sposi reali) e Fabrizia Sacchi (la governante).
Non aggiungiamo alcuni dettagli rivelati durante l’incontro proprio perché vorremmo che vi gustaste la visione di questo progetto e l’epilogo.
Gli artisti presenti hanno annunciato i prossimi progetti professionali:
Laura Luchetti è l’unica italiana al Toronto International Film Festival (7- 17 settembre) con la sua seconda opera ‘Fiore gemello’.
Anna Ferzetti ha rivelato di avere diversi progetti all’attivo: ha nuovamente una piccola partecipazione nella seconda serie di ‘Rocco Schiavone’ e a breve comincia a girare un remake con Marco Giallini e Valerio Mastandrea, tratto da ‘Truman’.
Fabio Canino ha confermato il ritorno su Radio2 con ‘Miracolo italiano’ e in giuria a ‘Ballando con le stelle’, ma lo troveremo anche nei teatri italiani con due spettacoli, tra cui un musical.
Eleonora Russo è, invece, nel cast dell’opera seconda di Emiliano Corapi ‘L’amore ha domicilio’ con Miriam Leone.