Nell’attesa di vedere quanto accadrà questa sera, l’impressione avuta sette giorni fa, è che si siano voluti apportare cambiamenti allo schema originale. Ma questa piccola rivoluzione si è dimostrata alla fine la riproosizione di altri schermi. In particolare Io canto appare un mix tra The Voice e Amici di Maria De Filippi. Infatti c’è introduzione dei tre coach Mara Maionchi, Claudio Cecchetto e Flavia Cercato che hanno il compito di scegliere tra i talenti che si esibiscono, i componenti delle proprie squadre. E questo è proprio un elemento caratterizzante del talent show di Rai2 con la Carrà, Pelù, Cocciante e Noemi come coach.
Per quanto riguarda la conduzione, Gerry Scotti è apparso intento a produrre battute finalizzate ad infarcire la serata e a spezzare la tensione che animava i piccoli concorrenti. Ma troppo spesso le sue battute sono apparse ripetitive e dejà vu, come quelle che di solito fa sulla sua imponente stazza fisica. Inoltre sembrava che il conduttore avesse un rapporto privilegiato con Cecchetto con il quale interagiva frequentemente, lassciando in una posizione di secondo piano la Maionchi ma soprattutto la Cercato. Quest’ultima appariva anche in imbarazzo, mentre la Maionchi con la parlantina che tutti le conoscono bene, si faceva spazio da sola.
Un discorso a parte meritano i bambini che cantano. Fatta salva la bravura di tutti e sottolineando ancora che queste trasmissioni non sono adatte ai piccoli, c’è da sottolineare che persino la scelta dei brani è discutibile e fuori luogo. Domenica scorsa, ad esempio, il programma si apriva con un concorrente che cantava Se si potesse non morire. Subito dopo, c’è stata una bimba maltese dai virtuosismi vocali davvero eccezionali che ha cantato in inglese. E subito dopo una ragazzina di 15 anni si è esibita in Vedrai di Luigi Tenco. Canzoni difficili e dalle tematiche molto particolari non adatte alla fragilità psicologica di un’età molto difficile.
Si è cercato anche di riempire lo spettacolo con piccoli ballerini che si sono esibiti in performance dagli stili differenti, portando nel programma anche un pizzico di “Ballando con le stelline”. Era questo il titolo del segmento danzante dedicato agli undert 15 che Milly Carlucci inseriva anni fa nel suo programma Ballando con le stelle.