Il viaggio notturno di Salvo Sottile inizia da Rimini. Il giornalista cammina per le vie della città durante la notte rosa, dove c’è musica, eventi e tanta voglia di divertirsi. Per far sì che tutto vada bene, è necessario che venga garantita la sicurezza: per questo, Sottile segue l’attività della polizia che con un sistema di telecamere monitora la situazione. Lo fa ispezionando anche la spiaggia: sotto la sabbia gli spacciatori spesso nascondono sostanze stupefacenti o può capitare che avvengono scambi tra pusher e clienti. Per questo è importante l’ausilio di cani, capaci di scoprire se in zona si sono tracce di droga.
Durante la notte, l’attività della polizia può essere intensa: è il caso, ad esempio, del caso di un ragazzo ubriaco che dà in escandescenze. Sottile sale su una gazzella per seguire il suo arresto e il successivo trasporto in questura. Scelta vintage per la colonna sonora: viene riproposta quella dei film poliziotteschi degli anni ’70, quando Maurizio Merli, nei panni di un commissario, inseguiva in auto i malviventi di turno.
Da Rimini ci si sposta in Costa Smeralda, a Porto Cervo. Un luogo che in estate è meta di ritrovo di molti personaggi facoltosi, italiani e stranieri. Per l’occasione Sottile incontra Luca Gentilini, un organizzatore di eventi di lusso. Non è semplice assecondare le loro richieste (talvolta bizzarre), perché spesso chi le fa vuole che vengano esaudite nel giro di poco tempo.
La Sardegna non è solo movida: Sottile è a Samugheo. Qui, in estate, si mette in scena una sfilata in cui la gente veste abiti e maschere molto particolari. Una sorta di Carnevale estivo, dove vengono celebrate tradizioni ancestrali della cultura agropastorale del luogo. Attraverso questo approfondimento, Sottile vuole evidenziare le diverse realtà folkloristico-culturali della regione insulare.
Risalito in auto, Salvo Sottile arriva a Poltu Quatu (in provincia di Olbia – Tempio). Stavolta incontra dei sommozzatori intenti a prepararsi ad un’immersione notturna. E lui stesso decide di prendervi parte insieme a loro. Prima, però, è interessato a capire in cosa consista il loro lavoro e come ci si siano avvicinati. Arriva il momento di andare al largo e di immergersi: perfetta la scelta della colonna sonora, The sound of silence di Simon e Garfunkel.
Dalla Sardegna a Genova: Sottile intervista alcune persone che ricordano il disastro del ponte Morandi, crollato in parte lo scorso 14 agosto. Una tragedia che ha causato la morte di 43 persone. L’approfondimento è dedicato anche ad accendere i riflettori sulle persone costrette a lasciare le loro case perché situate nei pressi del viadotto. La gente prova a reagire e a organizzarsi in questa situazione di emergenza anche con l’aiuto di volontari.
La notte avanza e l’auto del conduttore siciliano raggiunge Roma. Nella Capitale c’è chi, munito di bombolette, di notte segnala la presenza di buche sulle strade: a farlo è un’associazione di motocicliste che di fatto svolge una funzione di pubblica utilità. Poi, vengono avvisati dei volontari, semplici cittadini, che muniti di appositi strumenti provvedono a tappare le buche per prevenire ed evitare incidenti, anche fatali. Ciò avviene senza l’ausilio del Comune. Per l’occasione, Sottile raccoglie la testimonianza di una donna che ha perso sua figlia per un incidente in moto proprio a causa del dissesto della strada.
Dalla Capitale alla provincia: eccoci a Monte Porzio Catone. Qui c’è uno specifico osservatorio astronomico e Sottile ha deciso di raggiungere il posto per osservare l’eclissi dello scorso 27 luglio, quella della famosa “Luna rossa”. Il conduttore visita l’osservatorio insieme ad un’astronoma che lo guida all’interno della struttura raccontando in cosa consiste la sua professione, dando dettagli tecnici sulla suggestiva eclissi.
Si resta in Lazio ma più a nord, a Vignanello (Viterbo). Durante la festa padronale è previsto il concerto di Cristina D’Avena. Tanta la gente interessata ad ascoltare le sue canzoni, grandi in particolari. Salvo Sottile la incontra per le vie del paesino prima di esibirsi. La cantante racconta com’è nata la sua carriera, partita dagli anni ’80 e ancor oggi di successo. Il suo brano del cuore è Kiss me Licia, uno dei pezzi più noti del suo repertorio.
Il tragitto notturno va avanti, e stavolta l’auto di Sottile arriva a Vittoria, in provincia di Ragusa. Le campagne della zona sono ricche di serre dove vengono impiegati moltissimi lavoratori stagionali, molti dei quali rumeni. Da qui provengono anche storie di degrado: ragazze straniere costrette a prostituirsi, torturate e ridotte in schiavitù. Storie di caporalato che rappresentano un male di alcune specifiche zone d’Italia, dove chi subisce è costretto a vivere in condizioni estreme. Sottile parla con un uomo rumeno che con la sua famiglia lavora nelle serre a 4 euro all’ora, per poi approfondire la questione con il capo della squadra mobile di Ragusa, Antonio Ciavola. Indagini hanno portato a scoprire un traffico illegale di esseri umani arrivati in Italia dall’Est Europa: c’è chi è stato messo di fatto in schiavitù, chi invece, come non poche donne, ha subito tanti soprusi, anche sessuali.
Dalla Sicilia al lago di Garda: siamo a Cassone, in provincia di Verona, dove si svolge ogni anno il Palio delle Bisse. Si tratta di una gara in cui equipaggi di vari paesi si sfidano in una gara a colpi di remo in apposite imbarcazioni, dette appunto bisse. Da alcuni anni è stato creato anche un apposito campionato femminile. C’è molta rivalità tra i protagonisti della manifestazione, come Sottile ha modo di capire mentre cerca di capire in cosa consista la gara e cosa la contraddistingue.
Si ritorna nel riminese, a Saludecio. Qui si trova una villa dove adulti si dedicano agli scambi di coppia. Sottile si aggira all’interno dell’edificio e incontra persone attratte dalla trasgressione, come una coppia che spiega perché si eccita con pratiche sadomaso. Nella villa c’è spazio per tutte le tipologie di trasgressione.
L’alba si avvicina e il giornalista siciliano stavolta arriva a Capo Colonna, in provincia di Crotone. Lì c’è un faro, una vecchia struttura risalente al 1874. Salvatore Sestito, che da anni si occupa della manutenzione dell’edificio come in passato hanno fatto anche i suoi parenti, mostra a Sottile la sua vita all’interno della struttura raccontandogli la lunga storia del faro, testimoniata anche da vecchie foto e pagine di giornali incorniciate. Sottile, insieme al guardiano, assiste all’alba: con lo spuntare del sole, la luce del faro si spegne. Ma tornerà ad accendersi con l’avvicinarsi della notte come guida per i naviganti.
Termina qui Prima dell’alba speciale estate. Il programma tornerà nella sua collocazione abituale, alle 23.10, a partire dal prossimo 22 ottobre.