«Prima dell’alba torna nella collocazione originale della seconda serata televisiva sulla terza rete» anticipa il conduttore. Salvo Sottile spiega inoltre i progetti futuri e svela di essere stato interpellato da Mediaset.
Questa è l’intervista rilasciata a maridacaterini.it.
Siete soddisfatti del 5% conquistato dallo speciale in prima serata?
«È la conferma che il format funziona ed è stato gradito ai telespettatori. Il risultato dell’Auditel non era per nulla scontato. Ma il pubblico ci ha gratificato perché lo speciale spaziava a 360 gradi nella notte italiana. Abbiamo voluto realizzare un vero e proprio film sull’estate. Il direttore di rete Stefano Coletta ci aveva raccomandato di rappresentare la notte dell’estate 2018 in tutte le sfaccettature».
La nuova edizione di Prima dell’alba torna dunque in seconda serata…
«Saranno quattordici nuovi appuntamenti suddivisi in due tranche: la prima andrà in onda dal 22 ottobre al 3 dicembre. Le altre sette puntate sono previste in primavera. La collocazione sarà sempre al lunedì e saremo in palinsesto dopo la puntata settimanale di Report. Il lunedì di Rai 3 sarà così dedicato interamente all’informazione».
Ci sarà qualche altro appuntamento in prima serata?
«Stiamo valutando un’altra sperimentazione in prime time con il direttore Coletta. Sarà ancora un format della Stand by me di Simona Ercolani che dovrà essere giornalisticamente innovativo. Per realizzarlo faremo tesoro del lavoro fatto in Prima dell’alba. Stiamo trovando una formula su cui lavorare».
Lei ha vissuto un anno in ombra. Come mai?
«In effetti ero stato contattato da Daria Bignardi appena diventata direttore di Rai 3. Ma dopo una breve esperienza sono stato da lei completamente abbandonato. Con Stefano Coletta il discorso è stato differente. Essendo un bravo autore ha gradito subito l’idea di raccontare la notte. E siamo stati gratificati dall’audience nonostante il 5 settembre scorso avevamo in concorrenza interna Rocco Schiavone che cattura anche molto pubblico da Rai 3».
«Avremo un nuovo studio e, tra le altre novità, cercheremo di interagire in maniera più intensa con il pubblico. In particolare stiamo studiando di realizzare qualche puntata fuori dallo studio. Ad esempio se c’è una storia molto importante da raccontare, mi piacerebbe essere sul posto insieme alle persone che ne sono state protagoniste. Penso ad una puntata sulle vacanze di Natale o sui viaggi. Un esperimento simile è stato fatto la scorsa stagione con una puntata su Rimini che conquistò l’8% di share».
È vero che ha avuto contatti con Mediaset?
«Sì, ci sono stati alcuni contatti. Con l’azienda di Cologno Monzese sono in ottimi rapporti. Ma ho deciso di restare in Rai perché mi interessava portare avanti Prima dell’alba. Mediaset è stata la mia famiglia e Quarto grado mi ha dato la grande popolarità. Non escludo che in futuro ci possiamo rincontrare».