La novità ulteriore di questi tre appuntamenti e la presenza del produttore segreto, il gallese Paul Bradley Couling, meglio conosciuto in Italia come Mal dei Primitives. Il documentario ha quindi come voce narrante proprio quella di Mal che in Italia ha legato il suo nome e la sua popolarità a molti brani tra i quali in particolare “Furia cavallo del west“. Ma non tutti in Italia sanno che all’anagrafe è Paul Bradley Couling.
Altra voce narrante dello “Speciale Elio – non tutti i Mal vengono per nuocere” è quella della modella Tatiana Barbashova. “Modella di intimo” ci tengono a precisare Elio e i colleghi delle Storie Tese.
Il documentario proposto in tre appuntamenti differenti ripercorre le fasi che hanno portato alla creazione dei primi tre album della notissima band. I titoli sono: “Elio Samaga Kariyana Turu”, “Italyan” ed “Esci dal mio corpo ed ho molta paura“.{module Pubblicità dentro articolo}
Elio e le Storie Tese hanno rielaborato vari generi musicali tra i quali la musica pop italiana incrociando e mescolando il rock, il kitsch e il grottesco creando così un genere autonomo inimitabile e difficilmente ripetibile nell’universo delle sette note made in Italy.
Nei tre episodi non ascolteremo soltanto la musica e le canzoni della notissima band, ma ci saranno anche interviste a tutti i componenti del gruppo. Ognuno esprimerà il proprio parere e la propria opinione sul percorso artistico realizzato dagli inizi fino ad oggi. Ma il piatto forte delle tre puntate è rappresentato soprattutto dai video dei tre primi esperimenti musicali e teatrali. Sono comprese anche immagini inedite di backstage e frammenti live dei primi concerti della formazione: anche questi rigorosamente inediti e mai approdati in video. {module Pubblicità dentro articolo}
Le tre puntate inoltre faranno capire ai telespettatori quando la band sia vicina alle mothers di Frank Zappa.
Ricordiamo inoltre che Elio e le Storie Tese parteciperanno alla prossima edizione del Festival di Sanremo. La più nota partecipazione di Elio e le Storie Tese alla kermesse canora di Sanremo risale al 1996: con il brano “La terra dei cachi” si classificano al secondo posto aggiudicandosi il premio della critica Mia Martini.