A tra poco con la diretta.
Inizia W L’Italia, si parte da una storia difficile e pericolosa. Karima è una giornalista e pochi giorni fa si è vestita da migrante per infiltrarsi a Ventimiglia e li è stata adescata da alcuni trafficanti di migranti.”Per la prima volta ho vissuto come questi migranti irregolari passano per attraversare il confine” – dichiara Karima.
Ora un video della giornalista che tratta con alcuni trafficanti per cercare di arrivare in Francia. Nella stazione di Ventimiglia gli immigrati cercano di prendere il treno illegamente, poi Karima incontra un ragazzo che gli propone di passare il confine in auto, chiedendogli 150 euro.
Gerardo Greco interrompe la storia per presentare gli ospiti collegati in studio, Massimiliano Fedriga presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Michele Emiliano presidente della Regione Puglia. Fedriga dichiara che la colpa di questo è anche la miopia del presidente francese Macron e che l’Italia è lasciata sola nel confine Ligure. Emiliano invece pensa che i flussi migratori devono essere regolati e non fermati, bisogna indagare per scoprire gli illeciti di questi trafficanti.
Entra il Ministro della Difesa, Alfonso Bonafede. Greco chiede al Minsitro del caso Salvini sulla nave di Diciotti. Una clip racconta il caso e gli sfoghi e le ragioni del Ministro dell’Interno. Il conduttore chiede se si è esagerato o non su questo tema, il Ministro risponde di no, ma che si è trascurato e non affrontata a dovere questa situazione molto spinosa. “Il governo ha agito compatto, anche se tra i due partiti di governo ci sono delle differenze, adesso si stanno trovando dei punti in comune” – dichiara Bonafede.
Il Ministro della Difesa racconta del decreto spazza corrotti, con questa legge ci saranno degli agenti sotto copertura. Una clip docu fiction racconta la nuova figura. Gli agenti si occuperanno di smascherare i finti appalti, le mazzette e gli abusi edilizi. Chi si macchierà di corruzione sarà interdetto dalla vita amministrativa.
Riparte il serivizio di Karima, il trafficante gli spiega che per andare in Francia ci vogliono quaranta minuti di macchina, per organizzare il tutto ci ha impiegato un giorno. La giornalista ha dovuto fare tre scambi in macchina chiusa nel porta bagagli, insieme ad un ragazzo di diciasette anni.
Karima e il trafficante salgono sull’autobus, arrivati in un altra fermata di incontrano con l’altro passeggero e altri due complici. Arriva finalmente in vicino Nizza dopo un aviaggio d incubo.
Dopo l’intervista con il Ministro, Greco presenta gli ospiti in studio : Mario Giordano, Maria Stella Gelmini, Alessandra Moretti e Antonello Caporale.
Mario Giordano con la sua solita verve se la prende con in francesi che ci accusano di essere un paese di piccoli Mussolini.
Il conduttore mostra la copertina del Time con Salvini in copertina e chiede a Fedriga se vogliono cambiare l’Europa. Il politico della Lega risponde di si e che bisogna accordarsi per effetturare i rimpatri e non mangiarci sopra, per sfruttare una manodopera a basso costo.
Antonello Caporale dice che c’è un falso problema e che sulla paura del nero ci si è creata una politica, che dovrebbe cercare di risolvere i problemi veri del nostro paese. Ora una clip sul confine friulano, dove passano i clandestini verso il nostro paese.
Maria Stella Gelmini pensa che il taglio ai comuni sulle periferie, indebolisca i poteri di un sindaco, che non può intervenire per lasciare isolate queste zone periferiche usate dalla criminalità per il loro traffici.
L’esponente del PD in studio Alessandra Moretti è d’accordo con la collega Gelmini, ma viene attaccata da Giordano, visto che il suo partito il PD, che ha governato cinque anni non si sia mai occupato del tema periferie.
Emiliano parla della situazione migranti a Bari, che è li da dieci anni ma alcuni si sono mischati alla malavita cittadina. Caporale continua la sua battaglia a Salvini, che parla solo di immigrazione e non presta attenzione alla vera malavita che affligge il nostro paese.
Clip sulla visita di Salvini di oggi a Bari, che parla del futuro decreto immigrazione e viene accolto molto bene dalla cittadinanza locale.
Si passa ora a Valentina una miracolata del ponte Morandi di Genova, che era adiacente con la sua autovettura al punto di rottura del ponte prima del crollo. La donna si sente una sopravvissuta e anche un pò in colpa nei confronti di chi non ce l’ha fatta.
Un’ altra clip che racconta la testimonianza di Giuseppe il padre di una delle vittime, hce vuole un sostegno per i nipoti rimasti senza un padre e che dovranno affrontare un dramma senza spiegazioni. La Moretti afferma che ci dobbiamo sentire tutti genovesi, ma che non bisogna fare propaganda su questi temi.
Giordano invece punta il dito contro la società Autostrade e la famiglia Benetton, che per l’acceso giornalista facevano grigliate mentre crollava il ponte.
Nuovi ospiti in studio e in collegamento : Antonio Di Pietro, Clemente Mastella, Roberto D’Agostino e Luisella Costamagna. Un servizo a Roma sugli alimentari gestiti dai cittadini del Bangladesh che lavorano tutti i giorni anche la Domenica 24 ore su 24.
La Costamagna è d’accordo sulle chiusure domenicali e sulle regolazione delle varie attività irregolari o che svolgono una concorrenza sleale, verso chi rispetta gli orari concordati. Mattia Mor del partito democratico parla che bisogna separare il discorso centri commerciali dai negozi del centro che invece vanno incentivati.
Chiara Privitera inviata da Roma dal quartiere Tuscolano davanti ad una famosa catena di Super Mercati h 24, racconta le opinioni di chi di sera va a fare la spesa. Due preti a confronto sulla sacralità della Domenica, uno pensa che bisogna riposarsi, l’altro afferma che le famiglie non si riuscono e chiudendo gli esercizi la Domenica nelle periferia cosa fanno.
In collegamento Marco Predolin dal suo ristorante, l’ex conduttore televisivo si batte per le aperture della Domenica, visto che siamo un paese turistico, bisogna guardare avanti e non tornare indietro. Di Pietro pensa che uno deve decidere da solo se vuole lavorare o meno i giorni festivi e che non lo deve imporre nessuno con un decreto.
Gli Italiani che lavorano la Domencia sono 4,7 milioni e i commercianti aperti sono solo centinaia di migliaia. Una clip spiega che il vero problema è che se il giorno festivo venisse pagato di più, ai lavoratori andrebbe anhce bene, ma se aumentano solo le ore e la paga no è meglio rimanere chiusi.
Mastella preferirebbe che queste questioni venissero gestite dai sindaci e presidenti delle regioni, perchè conoscono le esigenze del territorio e non il governo che è lontano dai cittadini.
Un servizio, in Trentino tutto perfetto. Secondo gli abitanti può insegnare tanto al resto d’Italia nella gestione delle risorse.
Qualcosa che non va c’è, nei musei delle piccole città ci sono più dipendenti che visitatori. Giovanni Kezich direttore di uno di questi musei è in collegamento e pensa che con queste polemiche si svilisce l’attività di chi ci lavora e del museo. Nei musei si fa cultura e i costi sono giustificati, se la gente si vuole svagare può andare a Gardaland o nelle discoteche.
La Costamagna chiede chiarezza sulle spese effettive dei musei, perchè gestiscono denaro pubblico. Kezich rispondo che è spiazzato perchè nel suo museo si lavora e ritira premi in giro per l’Europa per l’efficenza della sua struttura.
Ora il faro si sposta sugli sprechi di un altra regione a statuto speciale la Sicilia. Nel piccolo paese di Comitini in provincia di Agrigento, un dipendente pubblico ogni 16 abitanti. Mastella rivendica il suo disdegno verso il decreto sulle periferie, che lo colpirà in prima persona, visto la sua carica da sindaco di Benevento.
La prima puntata di W L’Italia oggi e domani termina qui, appuntamento alla prossima settimana.