Le puntata trasmesse si intitolano La tartaruga non abbandona la sua corazza e Quando si è caduti nel fango non si nega di essersi sporcati.
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La scorsa settimana abbiamo visto Annamaria, intepretata da Lorenza Indovina, confessare una breve avventura con il cognato quando era ragazza: si era così scoperto il motivo che aveva allontanato i due fratelli, Walter e lo scomparso Filippo. In particolare, il timore della donna era che il primogenito Paolo (Giuseppe Maggio) fosse figlio di Walter anziché del marito. Ma Walter l’aveva rassicurata confidandole di essere sterile, deciso a tornare in Africa.
Invece, al termine del secondo episodio, era arrivato il colpo di scena destinato a rimescolare le carte in tavola: Annamaria infatti, aveve ascoltato per sbaglio la conversazione tra Walter e un amico africano. E alla notizia che Walter avrebbe posticipato la sua partenza, l’uomo aveva risposto “Lo sapevo che non potevi lasciar solo tuo figlio Paolo”.
Stasera dunque, si riparte da qui. Vedremo Annamaria tormentata dopo aver scoperto la verità: motivo questo che la spingerà a chiedere al cognato di andarsene da casa. Rimasto solo, Walter chiederà ospitalità a Laura (Lucia Ocone), collega alla clinica e amica sin dai tempi delle scuole superiori. La donna dovrà prendere atto dei suo sentimenti, finora ignorati.
Sarà l’incontro di Walter con una vecchia conoscenza, Donatella, a farle realizzare di essere inaspettatamente gelosa.
Nel frattempo il giovane Paolo, dopo il momento di passione con Serena, chiarisce che non ci sarà un seguito: il ragazzo tiene troppo ad Elena, che di Serena è la figlia. Se Elena venisse aconoscenza d una simile notizia, ne uscirebbe devastata e lo odierebbe a morte.
Per quanto invece riguarda gli amici di Paolo, Sara viene spronata dal professore di lettere a partecipare ad un concorso letterario, così da uscire allo scoperto e mettersi in gioco con il suo talento di scrittrice. Intanto, la storia tra Federica e Adriano prosegue e Sara è costretta ad osservare l’amica di cui è invaghita insieme ad un’altra persona, oltretutto impossibilitata a ricambiare i suoi sentimenti.