Al museo archeologico di Napoli si svolgerà la conferenza stampa per la presentazione di Stanotte A Pompei. Domani sera, sabato 22 settembre, Rai 1 intratterrà i suoi telespettatori con lo speciale di Alberto Angela dedicato ad uno dei siti archeologici più importanti del mondo. Interverranno Alberto Angela, il direttore di Rai 1 Angelo Teodoli, il direttore CPTV Rai di Napoli Francesco Pinto e il direttore del museo archeologico nazionale di Napoli Paoli Giulierini.
Appuntamento alle 12:00 per tutte le dichiarazioni.
In apertura Alberto Angela introduce un filmato antologico di ciò che andrà in onda domani sera. Il conduttore dichiara: “Quello che vedrete è il risultato del lavoro di mesi. Filmare di notte, per più di un mese, non è stato facile. Abbiamo cercato di dare un’orchestra, tanti strumenti, che riescano a darvi una sinfonia. Ercolano, Pompei, il museo archeologico Nazionale di Napoli proposti in un viaggio in cui saremo accompagnati da Giancarlo Giannini, Marco D’Amore. Quello che avverrà sabato è un evento unico. Rai 1, in sabato sera ed in prima serata, offre cultura. E’ un bellissimo messaggio, è una serata difficile. Per la prima nella storia della tv pubblica succede questo..e noi siamo felici che succeda proprio con Pompei.”
Parte il filmato, della durata di circa 20 minuti.
Si conclude il filmato ed inizia ufficialmente la conferenza stampa. Mentre Alberto Angela annuncia una sorpresa che svelerà solo a conferenza terminata, la parola va a Paolo Giulierini, direttore del museo archeologico: “Ringrazio i sindaci, i direttori, la Rai e Alberto Angela per la loro presenza. Siamo stati privilegiati nella scelta del museo quale sede di questa anteprima nazionale. Grazie all’attenzione della Rai riservata a questo museo è nato anche uno stimolo a successive ricerche, di cui poi si parlerà. Non solo il mezzo televisivo divulga, ma incentiva la ricerca. Voglio ricordare il contributo della facoltà di agraria, la persona di Antonio De Simone, che ci sostiene da sempre. Sono tornato da poco dalla Cina, ho mostrato una slide di Alberto Angela e c’è stato un riconoscimento unanime da tutte le nazionalità. Penso questo sia indice della portata dell’importanza della nostra storia, dei nostri reperti. Grazie a mezzi straordinari di veicolazione come questo programma auspico che potremmo competere a livello internazionale.”
La parola passa al direttore di Rai 1 Teodoli: “Con questo programma continuiamo un percorso che in Rai facciamo da tempo. Un’operazione con cui proviamo ad offrire al pubblico un’alternativa all’intrattenimento. Proviamo a cambiare il paradigma dell’intrattenimento. L’intrattenimento non è solo gioco, risate…con questo programma e l’aiuto di Alberto si completa questo quadro. Rai 1 ha già ottenuto consensi in questo sensi. Stanotte a Pompei è un grande evento, ma noi proseguiremo con queste serate e sempre con l’aiuto di Alberto Angela. Sabato vedremo una svolta radicale, ringrazio Alberto, ringrazio il direttore del Museo, le città che ci hanno ospitato, Ercolano, Pompei..e vediamo come andrà! La soddisfazione più grande è che questo programma è stato realizzato interamente con risorse Rai.“
La parola passa al direttore Rai di Napoli, Francesco Pinto: “Di solito si ringraziano i direttori della fotografia, i montatori , i tecnici. Quello che voglio fare io è ringraziare gli impiegati. Anche loro appartengono alla grande famiglia Rai e questo è stato un lavoro interamente interno. Quando abbiamo autorizzato questa produzione abbiamo mentito, non avevamo mai fatto un lavoro del genere. Ci siamo presi il rischio, siamo molto contenti di aver lavorato con Alberto Angela. Continueremo a lavorare nel futuro. Alberto nel momento in cui ti propone qualcosa è un motore che spinge un intero convoglio. Trasmetteremo noi con la nostra regia in 4K, siamo pronti per le prossime sfide e davvero grazie ad Alberto. Essendo napoletano voglio ringraziare il direttore di questo museo. E’ stato il primo museo che ho visitato, il primo museo che ho visitato con mio figlio. Questa conferenza stampa qui per me è una grande soddisfazione”
La parola torna ad Alberto Angela: “Questo programma è frutto di tante professionalità. Il nostro format prevede di girare di notte, di notte fa freddo. Alcune riprese erano alle 03:40 del mattino, non vi nascondo che abbiamo bevuto tanti caffè. Dietro questo lavoro c’è uno sforzo invisibile. Ho lavorato con un gruppo straordinario. Durante la produzione ci ha aiutato tanto l’aver formato un vero e proprio gruppo, c’è sempre stata una grande collaborazione e tanti sorrisi. Davanti ad un progetto di cultura c’è stata una grande attenzione di tutti. Dopo vi annuncio una signora sorpresa. Io nasco come studioso degli uomini preistorici, ai miei esordi in Rai credo che uno dei miei primi servizi avesse ad oggetto Pompei.”
Si parte con le domande:
“Quanto è stato difficile portare un programma del genere in prima serata di sabato sera su Rai 1?” – questa la domanda fatta al direttore di Rai 1, che risponde: “Nel DNA della Rai c’è il servizio pubblico. Il percorso è iniziato già con Piero Angela. Con lui è nato un vero è proprio almanacco dell’informazione pubblica.”
Ad Alberto Angela viene chiesto quanto sia cambiata la TV dal suo debutto e se in peggio o in meglio: “Per rispondere a questa domanda dovremmo ragionare su 20 anni di storia della Tv. L’Italia ha sempre avuto grande coraggio, in particolar modo il servizio pubblico. Il coraggio di promuovere la cultura in prima serata. Con un programma come il nostro lo spettacolo è nell’utilizzo di tecnologie come il 4K per fare cultura. Noi mettiamo la divulgazione storica su Rai 1 In prima serata non perchè è facile, perchè è difficile. Noi stiamo lavorando il massimo,credo che il messaggio che sta mandando la televisione pubblica sia molto importante.”
“Come è cambiato interfacciarsi, dopo 25 anni, con le istituzioni cittadine quando si realizzano questi progetti?”. Il conduttore risponde: “Nel caso di Pompei l’ho trovata molto migliorata rispetto a tanti anni fa. L’Italia è uno dei paesi con più siti Unesco. La verità è che bisogna far conoscere ciò che il nostro paese ha da offrire. Questo stesso luogo in cui ci troviamo..non è un caso che questa conferenza si stia tenendo qui. Questo è un museo che stupisce sempre.”
“Non posso svelare i segreti, ma l’idea c’è!” – così risponde Alberto Angela a chi gli chiede se ha in progetto di realizzare programmi dedicati alla città di Napoli, di cui ormai è considerato cittadino onorario. “Io amo il calore di Napoli. Raccontare una città è raccontare una cultura”
“VerRà venduto all’estero il programma?” – risponde il direttore di Rai 1: “Quello di cui stiamo parlando è un prodotto di altissima qualità. Lo abbiamo realizzato al massimo delle nostre possibilità, sia dal punto di vista della tecnologia che dei contenuti. Contiamo di poterlo vendere presto all’estero“.
Giunge il momento di svelare l‘annunciata sorpresa: “Durante le riprese che stavamo realizzando qui a Napoli abbiamo visto i depositi. C’era un affresco che rappresenta una bottiglia di quello che penso sia olio con una forma di pane. Durante le riprese questo era tra tanti reperti, la troupe si sposta..ma io cercavo un bicchiere, volevo fotografarlo, il mio sguardo è caduto su una bottiglia molto simile a quella dell’affresco. Era sigillata, è rimasta lì a riposare per generazioni. Questa bottiglia adesso ve la mostro, avevamo capito di aver scoperto un vero e proprio reperto. Su questa bottiglia sono ancora in corso gli esami degli esperti, presumiamo si possa trattare dell’olio di olivia più antico del mondo. “
Il conduttore, dopo aver mostrato il reperto, continua: “Mai mi sarei aspettato di fare una scoperta del genere, ma vi lascio alla parola degli esperti”
Parola dunque ai ricercatori del museo archeologico: “E’ stata una grande gioia poter lavorare a questa scoperta. Queste ricerche sono possibili grazie all’entusiasmo del direttore del museo e alla sua disponibilità. C’è un laboratorio a llavoro ed ora stiamo cercando di capire cosa effettivamente significa per questo territorio il reperimento di questi tesori.”
In chiusura Alberto Angela viene insignito ambasciatore del MANN dal direttore del museo. “Adesso mi manca solo di trasferirmi a Napoli”. Così conclude Alberto Angela, chiudendo ufficialmente la conferenza.
L’Appuntamento è per domani sera con Stanotte a Pompei, in prima serata su Rai 1.