Padre egiziano, madre sarda, Mahmoud ha raccontato di essersi sentito in una situazione di stallo: “fino a poco tempo fa passavo la mattina facendo cappuccini al bar di mio zio, poi, il pomeriggio a scrivere canzoni, perché volevo fare il cantante”. Una vita che per mesi è andata avanti così, lasciando frustrate le sue ambizioni professionali.
{module Google ads}
Ai tempi di X Factor infatti, era un diciannovenne che usciva dal liceo linguistico senza un suo background artistico. Se da un lato era certo di voler proseguire sulla via del canto, motivo per cui non si era iscritto all’università, dall’altro non aveva maturato un proprio profilo. Fino a quel momento si era solo cimentato con l’esecuzione di cover, mai con un proprio brano: insomma, si trovava a un punto in cui c’era solo la ferma intenzione di fare della musica una carriera.
Ora invece, proveniente da Area Sanremo, sta affrontando un percorso diverso, più completo.
X Factor e Sanremo sono due esperienza completamente differenti: “il problema è che i talent ti espongono, ti danno la spinta, ma se cadi male ti fai male” afferma. E aggiunge: “li consiglio a chi ha già basi solide, a chi sa già cosa fare della propria vita”, perché in quel caso diventano una vetrina per persone che hanno già una loro consapevolezza. Al contrario, ammette, lui era tutt’altro: aveva bisogno di maturare e studiare.
Mahmoud esca da Area Sanremo, approdato di diritto alla kermesse insieme a Miele. Riguardo l’errore tecnico che ha portato all’esclusione della collega, è convinto che col tempo i risultati arriveranno. Certo, immagina la delusione cocente dell’amica, che si è vista revocare la notizia di aver superato il turno, ma sicuramente questo ostacolo non fermerà la carriera di una ragazza talentuosa da cui, per sua stessa ammissione, ha imparato tanto durante l’esperienza che hanno vissuto insieme.