Quasi quasi rischiatutto, la prima puntata del 15 febbraio

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La puntata inizia con la presentazione del primo concorrente, che si racconta davanti alla telecamera come avviene nei momenti confessionale dei vari reality.

Ludovico Peregrini e Fabio Fazio intanto, attendono i candidati nella Sala degli Arazzi della sede Rai di Roma insieme al resto della commissione. In sottofondo, il jingle storico del programma portato al successo da Mike Bongiorno.

Uno per volta, i protagonisti entrano nella stanza proponendosi come esperti di una materia.

Il primo concorrente ad essere esaminato, è un biologo grande fan di Al Bano. Oltre a rispondere ad alcune domande, viene messo alla prova con il pulsante da pigiare in trasmissione, per verificare come si comporterebbe durante la registrazione dello show. Ma è troppo emozionato, perciò non passa: una simile incapacità di gestire la propria agitazione infatti, si rivelerebbe un problema.

I provini vanno avanti con Nicolas, che sbaglia il numero di opere di Maigret, poi con una ragazza esperta in farfalle e coleotteri. È figlia di un ex concorrente, anche lui presentatosi con la stessa materia. La corsa però finisce qui, perché non si dimostra molto ferrata sull’argomento.

Al termine di ogni colloquio, Fazio e gli altri si consultano sull’aspirante giocatore. Il format della striscia è ricalcato sui provini dei talent show che vengono generalmente trasmessi prima che il talent entri nel vivo. Qui inoltre, la funzione è anche quella di reintrodurre una trasmissione storica al pubblico televisivo: un percorso che avverrà in maniera lenta e graduale, dato che ad aprile ci si sposterà su Rai 1 e solo ad ottobre avverrà il debutto vero e proprio.

Naturalmente lo show dovrà essere attualizzato, e la via viene già segnata da questi primi casting, che dimostrano come si sia cercato di avvicinarlo a prodotti entrati nelle abitudini quotidiane della platea televisiva. 

I titoli di coda scorrono dopo pochi minuti, confezionando un pillola che ci traghetta verso la prima serata. L’inquadratura finale è sulla tazza brandizzata ad hoc con la scritta Rischiatutto, a rafforzare ulteriormente l’operazione revival.