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Vi segnaliamo alcuni dei servizi in onda nella puntata odierna:
– Reportage di Nadia Toffa sulla Terra dei Fuochi. Dal 2013 la Iena indaga sulla drammatica situazione in cui riversa il territorio tra Napoli e Caserta, dove da decenni la camorra seppellisce e sversa illegalmente rifiuti tossici. Qui i roghi quotidiani per lo smaltimento di questi scarti edili e industriali hanno contaminato l’intera area con sostanze nocive, innalzando in modo allarmante il tasso di mortalità tumorale.
In questi anni la Iena ha incontrato sia diversi coltivatori, i quali hanno evidenziato il serio pericolo di coltivare frutta e verdura nei terreni inquinati, che molti abitanti malati di cancro, alcuni dei quali purtroppo non ce l’hanno fatta. Inoltre, ha intervistato il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, da sempre in prima linea nella lotta ai roghi tossici e alla malavita organizzata; Roberto Mancini, poliziotto che ha perso la vita a causa di un tumore che lo ha colpito svolgendo le indagini sui rifiuti inquinanti, e il pentito, ex boss dei Casalesi, Carmine Schiavone, colui che nel 1997 denunciò questa pratica illegale. È cambiato qualcosa negli ultimi tre anni? Si sono spenti i roghi ed è iniziata l’opera di bonifica?
– Enrico Lucci racconta la storia di Michele, il docente di matematica e fisica di un liceo di Cervignano, in provincia di Udine, passato alle cronache come il “professore che va in classe con gonna e tacchi”. La Iena incontra Michele, la moglie e intervista anche il preside della scuola e alcuni dei suoi alunni.
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– Per anni le Vele di Scampia sono balzate agli onori della cronaca per le guerre della camorra. Ma in questo quartiere esiste un piccolo posto di eccellenza che è riuscito a guadagnarsi il rispetto di tutto il territorio senza il ricorso alla violenza e che continua a salvare molti ragazzi dalla strada offrendo loro un’alternativa alla malavita. Si tratta della palestra gestita dai Maddaloni, che, attraverso lo sport, vorrebbero dare un’opportunità a chi sbaglia e insegnare la legalità.
Gianni Maddaloni, padre e coach di Pino, vincitore della Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney del 2000, è un allenatore di judo – chiamato “O’ maestro” – che ha vissuto tutta la vita a Scampia formando centinaia di ragazzi, alcuni dei quali sono diventati veri e propri campioni. Allo “Star Judo Club” si allenano persone che hanno un passato difficile e che ora hanno voglia di ricominciare, oppure ragazzi con incredibili storie alle spalle, come figli di boss mafiosi o giovani delle case famiglie. La palestra è frequentata anche da figli di poliziotti o di finanzieri.
Qui solo chi se lo può permettere paga la retta mensile di 20 euro e, senza finanziamenti di nessun tipo, spesso mancano i soldi persino per pagare le bollette. Servizio di Giulio Golia.