A tra poco con la diretta.
Inizia Fratelli di Crozza, con l’orchestra del programma che suona la sigla.
Maurizio Crozza parla del Def, della manovra del popolo e dei fantastici quattro: Tria,Conte Di Maio e Salvini. Il Def (documento economia e finanza) è stato bocciato dall’Europa.
Conte ha promesso di abbassare il deficit in più anni e ha mandato Tria a trattare con l’Europa. Il politico, accerchiato e messo sotto assedio da Di Maio e Salvini, per fare la manovra. Secondo Crozza Tria è nervoso quando è accerchiato dai capi del governo, adesso proverà ad imitare il Ministro dell’economia.
Crozza imita un Tria assediato dai media dopo la presentazione del Def, che balbetta e parla a sproposito, senza sapere come spiegare la manovra azzardata. Si contraddice di continuo sugli aumenti del deficit, cercando di indicare i capi del governo che lo hanno lasciato solo nel confronto con i giornalisti. Cerca di dribblare le domande di continuo e chiede aiuto come se fosse stato rapito.
Poi Crozza smette i panni di Tria e continua il suo monologo sul Def. Nel decreto è stato salvato il reddito di cittadinanza e prende in giro Di Maio per la sua frase sulle spese morali da effettuare con il futuro reddito. Racconta che hanno cambiato idea più volte su chi dovrebbe percepire il reddito.
Crozza poi manda una clip sulla deputata dei 5 Stelle, Castelli, sui suoi strafalcioni sul reddito di cittadinanza che non si può mettere da parte e non si può spendere da UniEuro. Poi il comico ripunta il dito su Di Maio, ormai uno dei suoi bersagli preferiti visti gli spunti che gli offre ogni settimana.
Il comico genovese ora imita Napalm, un personaggio che ha combattuto il sistema su internet e che controlla sempre le email per vedere se gli arriva il reddito di cittadinanza. Apre poi una scatola con una mazza per vedere cosa ci sia all’interno, lui aveva ordinato un teaser, ma gli è arrivato un libro. Napalm è un esaltato che vuole il cambiamento a tutti i costi; è armato, pensa che il reddito di cittadinanza gli arrivi con un furgone portavalori.
Controlla sempre i post su Facebook ed è contro il sistema, ha paura di essere spiato e quindi spia gli altri. Torna Maurizio Crozza che parla di armi e della loro vendita più semplificata in Italia. Il governo del cambiamento non ci manderà mai in default, perchè il governo si miscela bene: Salvini è il poliziotto cattivo e Di Maio il buono.
Crozza racconta dello staff di Salvini, che ci costa mille euro al giorno per curargli i media e la comunicazione. Salvini ha un algoritmo dal nome “Bestia”, che gli indica i temi da trattare sui social. Il comico fa un’imitazione veloce del Ministro dell’Interno che dà notizie a caso su argomenti virali.
Poi parte una difesa dell’ex sindaco Mimmo Lucano, che è stato arrestato per favoreggiamento all’immigrazione. Scherza sul fatto che è stato penalizzato per buone azioni; a questo punto si poteva premiare eleggendolo a segretario del PD, visto che ha ripopolato Riace, poteva ripopolare anche il Partito Democratico.
Crozza passa a De Luca un suo vecchio pupillo, manda un video del Presidente della Regione Campania che chiede i documenti ad uno straniero.
Imita De Luca, che parla di Rocco Casalino e dei suoi cospicui guadagni, di come ha raggiunto la sua posizione e perchè guadagni cosi tanto. Poi passa a “Di Maietto suo”, che con la sua arroganza troverà i soldi per le sue manovre.
De Luca – Crozza racconta del suo atto eroico contro le gang nigeriane, a mani nude; il giorno diventa notte a causa dell’asse terrestre storto in Campania. Tutto questo mentre risolveva un sudoku ad un’anziana e riparava la bicicletta ad un giovane.
Crozza indossa i panni di Feltri e parla dell’arresto del Sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Secondo il giornalista è un’ottima notizia e propone di stappare una bottiglia di prosecco. Se la prende poi con Veronica Gentili, che l’ha accusato di bere fuori onda. Parla poi di migranti, “terroni” ed omosessuali, ha “una buona parola” per tutti. Abusa inoltre del termine “fatuale”.
Crozza si scusa con Fedez per un messaggio lanciato la scorsa settimana durante la sua imitazione di Leone. Il comico ha lasciato intendere che il rapper e la Ferragni lucrino sull’immagine del bimbo, facendogli indossare abiti griffati. Dopo aver visto la puntata Fedez ha mandato un sms a Crozza per mettere in chiaro che così non è. Leone indossa capi firmati, ma i genitori non hanno introiti commerciali. Pur scusandosi, Crozza sembra essere dubbioso ed ironico a riguardo e decide di raccontare una fiaba, la storia dei fratelli Griffe – chiara parodia dei Fratelli Grimm.
Il comico si trasforma poi, ancora una volta, nel piccolo Leognez. Il bimbo non può dormire e piange in diretta Facebook. Usa poi una scarpa col tacco a spillo come ciuccio e gioisce perchè sta facendo tanti soldini con gli sponsor. Quando gli viene rivelato che così non è si dispera: non ha privacy ed “è pure gratis”.
La puntata termina qui. Appuntamento alla prossima settimana.