Il protagonista della prima storia è Marco Simone, condannato per un fatto che non aveva commesso. La condanna è stata dura: sedici anni per l’accusa di aver assassinato una signora anziana del suo paese, Mignano, vicino a Cassino. Nel corso del processo si era trovato un solo testimone che cercava di incastrarlo. Ciononostante Marco continuava a proclamare a gran voce la sua innocenza e non si è mai arreso, tentando di ottenere giustizia. Alla fine, dopo essere stato assolto, la persona che, durante tutti quegli anni, lo aveva pesantemente accusato è scomparsa nel nulla, facendo perdere le proprie tracce. E naturalmente anche del vero colpevole non si è mai saputo nulla.
La seconda storia è quella di Chico Forti, campione di vela e protagonista di una triste e ancora irrisolta vicenda giudiziaria. Nel febbraio del 1998 Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Chico stava acquistando il Pikes Hotel a Ibiza, viene trovato assassinato sulla spiaggia di Sewer Beach a Miami. Chico viene accusato di avere avuto un ruolo fondamentale in questo omicidio e viene condannato all’ergastolo senza possibilità di rilascio sulla parola. Attualmente sta scontando la pena nel Dade Correctional Institution, Florida City. Chico Forti dichiara di essere vittima di un errore giudiziario e non smette di lottare per vedere riconosciuta la propria innocenza. A combattere al suo fianco perchè finalmente possa avere giustizia, ci sono, oltre la sua famiglia, molti amici in Italia e nel mondo. Un gruppo compatto di sostenitori che anche attraverso i social network cerca di mantenere viva l’attenzione sul caso di Chico Forti e di sollecitare una giustizia che, dopo tanti anni, tarda a venire.
La puntata di questa sera, si conclude con la storia di Aldo Scardella, un innocente a cui un errore clamoroso ha trasvolto completamente l’esistenza, fino a rubargliela definitivamente. La sua unica colpa era di abitare troppo vicino al luogo in cui è avvenuto un omicidio. Un delitto in cui Scardella non c’entrava niente. Quando è uscito dal carcere non respirava più. Il giovane aveva solo 24 anni e studiava con profitto all’università. Il suo desiderio era soltanto di avere una vita serena, come tutti i ragazzi della sua età. Ma dopo 185 giorni di carcere non ce l’ha fatta più e si è ucciso, impotente a far fronte ad un’ingiustizia più grande di lui.
Siete ridicoli.