A tra poco con la diretta!
Inizia il programma. Salvo Sottile ci porta a Milano, in una palestra aperta h24. Qui intervista Fernando, un allenatore che insegna gli scacchi pugilato. Due sport agli antipodi che sono però stati uniti in Olanda nel 2003. Si inizia con round di scacchi e box alternati. La vittoria può avvenire per ko o per scacco matto.
Nella box non basta la forza ma serve anche l’intelligenza, come negli scacchi.
Prima di salutare i ragazzi della palestra, Salvo si fa coinvolgere e si offre come sparring partner. Sale sul ring anche lui e si entusiasma per l’esercizio “delle mani intelligenti”.
Si reca poi al Rione Monti di Roma in una liuteria. Mathias ama lavorare di notte perchè “riuscire a fare uno strumento di qualità significa avere la giusta frequenza e solo di notte si sente davvero bene”. Essere un liutaio richiede tanta pazienza.
Mathias ha questa passione sin da quando era piccolo; ha poi studiato in Inghilterra ed ha lavorato a Berlino, Parigi e New York. Ha trascorso un lungo periodo a Cremona, centro d’eccellenza di quest’arte. Salvo prova ad intagliare un violino.
Servono circa 200 ore di lavoro per produrre un violino. Precisione, pazienza ed abilità manuali, sono qualità indispensabili per svolgere questo mestiere.
Mathias ha un lavoro solitario, ma ha creato e cura il violino della sua compagna, che è musicista.
Salvo guarda ciò che resta del ponte Morandi a Genova. La città è divisa e paralizzata, gli spostamenti sono diventati faticosi per i cittadini. Alessandra ha organizzato un servizio di passaggi in macchina per i pendolari genovesi che ne hanno bisogno.
C’è la necessità di compattarsi per superare il difficile momento. E’ stato creato un gruppo Facebook, “Vado a Genova”, per fare diventare la solidarietà una moda. Condividendo l’auto queste persone cercano di far fronte ad un’emergenza ed allo stesso tempo provano a superare un lutto collettivo.
Sara è una commessa che, in seguito al crollo, non ha modo di tornare a casa dopo il lavoro. Patrizia è un’impiegata che vuole rendere la propria macchina disponibile per aiutare gli altri. Sono loro che si avvarranno dell’aiuto di Alessandra questa notte.
Nessuno dei protagonisti di questa storia è riuscito a tornare a guardare il ponte Morandi perchè soffrirebbe troppo nel vederlo distrutto. Il ponte faceva parte della vita dei genovesi.
Salvo si sposta nuovamente a Roma. Qui Maria – una dominatrice – lo condurrà nel mondo delle fantasie sessuali. BDSM è una serie di pratiche di bondage, sadismo e masochismo, basato sulla dominazione e l’umiliazione alla ricerca del piacere. I “mobiletti umani” sono uomini sottomessi che chiedono alle proprie dominatrici di sedersi sulla loro faccia. La pratica è molto pericolosa perchè questi uomini rischiano di soffocare e sono in balia delle loro padrone.
Il piacere è tutto psicologico, tra i protagonisti non c’è e non c’è mai stato alcun atto sessuale.
Sottile arriva sull’Isola di Budelli per incontrare Mauro, l’unico abitante. L’uomo lo conduce sulla Spiaggia Rosa. Era diretto in Polinesia, quando – costretto a fermarsi sull’isola a causa di un guasto – se ne è innamorato ed ha deciso di diventarne custode.
La sua esistenza è ormai legata a doppio filo con l’isola. Trascorre le sue giornate scattando fotografie.
La sua casa è un ex rifugio della Guerra mondiale, che ora è diventato completamente eco-sostenibile. “La mia dimora”, la definisce Mauro. Ha tutto in questo luogo: elettricità grazie ai pannelli solari, internet, televisione. Appena ha messo piede sull’isola ha capito che non se ne sarebbe mai più andato. “Questo è il mio amore” – racconta.
Nella sua vita c’è spazio per gli affetti. Ha una relazione a distanza con un’insegnante. Si vedono molto poco e lui sente la sua mancanza. Anche le sue figlie gli mancano tanto. E’ stato doloroso lasciarle, loro non hanno capito fino in fondo la sua scelta. Una di loro non gli rivolge più la parola.
Salvo e Mauro guardano l’alba insieme.
“Io sono un tramonto, lo sento molto più mio. L’alba è un bambino. I tramonti conoscono cose che le albe possono solo immaginare” – spiega Mauro.
La puntata termina qui. Appuntamento alla prossima settimana.