I giudici, come sempre, cercano di ottenere i migliori risultati dalle loro squadre: Fedez ha fatto di tutto per rimanere in gara ed è sempre più agguerrito nel difendere e portare avanti le sue due creature.
A Renza, forse la sua cantante più fragile, assegna un pezzo di Luigi Tenco – la eterna “Mi sono innamorato di te”. Un brano che emoziona sempre e cantato da Renza prende quell’energia malinconica che ti soffoca e fa soffrire allo stesso momento.
Naomi è l’asso nella manica di Fedez, con lei il cantante milanese va sempre sul sicuro e stavolta le assegna un brano importante, pronto ad esplodere tra le corde vocali potenti delle cantante. Naomi canta “Think” della divina Aretha Franklin, un brano che interpretato nella giusta maniera e con il giusto tempo è sempre una bomba ad orologeria sul palco. Lei è poi avvantaggiata dalla sua presenza scenica e dal trasformismo musicale che le permette sempre di arrivare su ogni nota come un tir lanciato ad alta velocità sull’autostrada. Non si ferma.
Manuel Agnelli deve dosare bene le sue tre perle Under Donne, ognuna di loro possiede una sua particolare predisposizione e non è sempre facile indovinare i brani da assegnare.
Martina ormai sta diventando una pop star gentile. Forse non si rende conto nemmeno lei di quanta classe possiede. Manuel sta cercando di farla diventare una tigre e non più un bel gattino. In questa puntata interpreta “Material Girl” di Madonna, un brano che sembra facile, ma non lo è perché va cantato con sentimenti opposti: si passa dall’atteggiamento sexy e provocatore a quello ingenuo e svampito. Martina ha già tutte queste peculiarità ed esalta vocalmente il pezzo, riportandoci indietro negli anni, prendendoci per mano e facendoci riscoprire un mondo sospeso quasi ovattato, piatto, ma pieno di sfumature.
Sherol si è scrollata di dosso i panni dell’emotiva in crisi, si è resa conto grazie a Manuel di quanto vale e di quanto sia sconfinato il suo talento. Ormai Agnelli ha capito come gestirla e piano piano vuole farle fare il giro del mondo, per poi riportarla al suo genere preferito. Sherol canta un pezzo che è come una montagna da scalare “La voce del silenzio” di Mina. E’ curioso sentirla cantare finalmente in Italiano. Il brano è nelle corde della cantante brasiliana, che riesce ad arrivare in cima ed a confrontarsi con Mina, senza farsi troppo male e senza fare troppa fatica. Riesce a dribblare le spigolature ed i picchi del brano, come un esperto scalatore gestisce il suo percorso.
Luna è ancora l’ibrido della squadra delle Under Donne, sembra troppo forzata nel suo rappare ed a volte può diventare una caricatura delle pop star internazionali. Certo sul palco sa difendersi sempre bene, grazie alla sua energia e carica infinita. Luna canta “Blue Jeans” di Lana del Rey, un brano sensuale, pieno di ammiccamenti, con dolcezza e pacatezza. Il pezzo porta Luna molto vicino all’originale.
Mara Maionchi era partita nell’ombra questo anno, ma sembra essersi veramente legata a questi giovani ragazzi di belle speranze, che stanno migliorando ad ogni live. Per Emanuele ha scelto, questa settimana, un brano di Post Malone, “Congratulations”. Una possibilità per il cantante di staccarsi dall’etichetta di sosia vocale di Rag’n’Bone Man. Emanuele non riesce a cambiare il suo modo di approcciarsi a nuovi brani, sembrano tutti uguali, sia nel modo di cantare che nelle emozioni che trasmette.
Il fuoriclasse di Mara è senza ombra di dubbio Anastasio, poeta rapper della strada, che ci fa strappare pezzi di cuore quando canta quello che scrive. Una tecnica invidiabile abbinata ad una emotività sconfinata, lo rendono difficile da battere. Anastasio canta “Mio Fratello è figlio unico” di Rino Gaetano e riesce ad inserire anche in questo brano nuove frasi che si vanno a completare con l’originale. Senza cambiare il contenuto ed il messaggio, Anastasio amplifica i contenuti degli altri senza imitarli, ma mettendoci del suo.
Lodo è forse quello più in difficoltà. La sua squadra “ereditata” è difficile da gestire e molto distante dal suo mondo. Nonostante questo però il cantante sembra aver capito i Bowland, che affrontano una sfida difficile: la prima canzone in italiano. “Senza un perchè” di Nada è un brano adatto a loro. L’effetto delle esibizioni dei Bowland è sempre straniante ed alieno, ma di grande impatto.
I Seveso Casino Palace se la giocano sempre fino all’ultimo minuto. Il ballottaggio è la loro croce, ma in un modo o nell’altro riescono sempre a cavarsela. Questa settimana non sono da duello finale; interpretano “Take on me” degli a-ha con carisma ed il giusto groove. Il pubblico non sembra della stessa idea, ma poi li salva. Anche stavolta continuano il loro percorso. Per quanto tempo però?